domenica 31 maggio 2020

Microcredito per imprese in CLAAI Assimprese Lazio Sud....


Microcredito in “CLAAI Assimprese”
per supportare start up e nuove attività

Sottoscritto il protocollo d’intesa 
con l’ Ente Nazionale Microcredito

Il Microcredito a sostegno delle nuove imprese e start up del nostro territorio.
E’ stato sottoscritto il protocollo di collaborazione tra la CLAAI Assimprese Lazio Sud, Associazione di categoria delle imprese artigiane e MPMI, con l ‘Ente Nazionale del Microcredito. A sottoscrivere gli accordi il Presidente dell’ Ente, Mario Baccini, ed il Legale rappresentante della CLAAI Assimprese, Ivan Simeone.
La CLAAI Assimprese, con questo nuovo importante accordo di collaborazione, promuoverà il microcredito sul territorio, come strumento di sostegno alle tante realtà giovanili che vogliono dare vita ad esperienze imprenditorialil, in sinergia con gli Istituti di Credito convenzionati.
“Le associazioni come CLAAI Assimprese sono uno strumento fondamentale sul territorio per diffondere la cultura microfinaziaria e sostenere le attività di microcredito per sviluppare imprese e tessuto produttivo”, ha dichiarato Mario Baccini, presidente ENM in merito all’accordo.
Mai come in questo momento di difficoltà e di emergenza economica, evidenzia il Direttore e legale rappresentante della CLAAI Assimprese Ivan Simeone, il microcredito è uno strumento essenziale per dare una prospettiva ai tanti giovani che vogliono “fare impresa”.
Con il microcredito si opera in un ambito di finanza etica con progetti di sviluppo imprenditoriale, accompagnati da appositi tutor selezionati e professionali, con interventi economici che raggiungo i 40 mila euro per microcredito imprenditoriale e microcredito rurale, anche supportati da una attività formativa imprenditoriale.
Gli interventi economici di microcredito sono rivolti anche per attività d’impresa che sono costituite da non più di 5 anni.
Ovviamente a monte vi è una valutazione dell’attività e del progetto imprenditoriale e bisogna non essere segnalati nelle banche dati come "cattivi pagatori".
Possono accedere al microcredito, conclude Ivan Simeone, lavoratori autonomi titolari di partita IVA, imprese individuali titolari di partita IVA, Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA”.
La procedura comprende una prima analisi amministrativa e documentale, una eventuale relazione tecnica e business plan, istruttoria e tutoraggio per i primi anni dell'attività.
Gli Uffici provinciali della CLAAI Assimprese sono a disposizione per avviare le procedure.

Per informazioni e fissare un primo appuntamento, si può inviare una mail allo Sportello provinciale CLAAI Assimprese di Latina: credito@claai-assimprese.it o contattare il numero 331.8659785.
Sportello di Gaeta: presso lo "Studio Grasso", tel. 320.4851697 - 0771.465478 studiograsso.gaeta@virgilio.it

domenica 24 maggio 2020

News CLAAI Assimprese: Fondo Perduto per PMI - Decreto Rilancio


“Decreto Rilancio”, contributi a fondo perduto per le Pmi

“CLAAI Assimprese Lazio Sud” accompagna le aziende e le piccole e medie imprese all’accesso al credito e ai finanziamenti agevolati. Nel “Decreto Rilancio” è prevista una line di interventi a fondo perduto. Di seguito riportiamo alcune news in merito elaborati dalla Unione Artigiani della CLAAI di Milano.

Tali aiuti sono riconosciuti a soggetti “esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA”, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. 

Fondi stanziati e obiettivi della misura
Il decreto, in particolare, mette in campo 6 miliardi per gli indennizzi a favore delle piccole medie imprese e per gli autonomi che hanno conseguito ricavi o compensi per importi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019 e, appunto, che hanno subito una riduzione del fatturato del 33%.
Tale misura dovrebbe colmare le criticità emerse in merito ai finanziamenti a tassi agevolati con garanzia dello Stato fino a 25mila euro precedentemente stanziati, implementati in maniera non uniforme e dall’erogazione tutt’altro che puntuale. Altro problema rilevato, il fatto che tutte le misure emanate prima del Decreto Rilancio contemplassero un iter burocratico piuttosto complesso, che ha contribuito a determinare i già rilevati ritardi. 

Aiuti fondo perduto: come e a chi fare richiesta
Nel caso invece dei contributi a fondo perduto previsti dal Dl Rilancio, come spiega il testo del decreto per ottenerli bisognerà presentare domanda all’Agenzia delle Entrate in modalità digitale, autocertificando la sussistenza dei requisiti previsti. I controlli da parte dell’Agenzia e della Guardia di Finanza verranno effettuati solo in seguito, in modo da accorciare i tempi di erogazione. 
I beneficiari potranno presentare la richiesta entro 60 giorni dalla data che sarà comunicata dall’Agenzia delle Entrate, e la domanda dovrà essere accompagnata dalla autocertificazione di regolarità antimafia. A quel punto, il contributo verrà erogato tramite accredito diretto sul conto corrente o postale del beneficiario.

Controlli successivi all’erogazione
Solo in seguito all’erogazione del contributo, l’Agenzia delle Entrare comunicherà i dati ricevuti alla Guardia di Finanza, che li riscontrerà con quelli in possesso dal Ministero dell’Interno. E se si verificasse che ai beneficiari non spettavano contributi richiesti, nella loro totalità o in parte, il rischio è quello di incappare nell’accusa di indebita percezione e truffa ai danni dello Stato. L’importo erogato sarebbe recuperato e sarebbero applicate le sanzioni previste dalla legge.

Come calcolare i contributi
Il parametro da applicare per calcolare l’ammontare del contributo dipende dall’ammontare dei ricavi o compensi dell’impresa. Per i richiedenti che contano ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro, tale parametro è il 20%; il 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione e, infine, il 10% per ricavi o compensi oltre 1 milione e fino a 5 milioni.
Una volta ricavata la percentuale, essa dovrà essere applicata alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

giovedì 21 maggio 2020

News CLAAI Assimprese: Ecobonus 110% - Edilizia

Ecobonus 110% 
e pratica Enea


Pubblichiamo la nota riepilogativa sull'Ecobonus 110% tratta dagli amici della CLAAI di Milano. CLAAI Assimprese è a disposizione per affiancare le ditte edili e privati per le procedure del caso. 

Per informazioni e contatti:

Il Superbonus 110% ha ricevuto la conferma ufficiale con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 19/05/2020, n. 128 – Supplemento ordinario n. 21/L), ma per il quale si dovranno attendere i provvedimenti attuativi che con ogni probabilità arriveranno solo dopo la legge di conversione del Parlamento prevista entro 60 giorni.

Non tutti gli interventi previsti soprattutto per la riqualificazione energetica potranno accedere al superbonus del 110% e, aspetto molto importante, queste nuove detrazioni fiscali per essere davvero operative necessiteranno:

·         dellaconversione in legge entro 60 giorni (arco temporale che generalmente viene utilizzato tutto) del decreto legge n. 34/2020 (arriveramo a metà luglio);

·         della pubblicazione dei provvedimenti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate (entro 30 gior ni, quindi arriveremo ad agosto).

L’attuale versione della misura fiscale inserita nel Decreto Rilancio 2020 prevede che la nuova detrazione fiscale del 110% si applichi alle spese documentate e rimaste a carico del contribuente sostenute dall’1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

E’ possibile optare, per il cliente finale, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione nella dichiarazione dei redditi, alternativamente:

·         per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;

·         per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Riportiamo di seguito un resoconto di quelli che saranno gli interventi che potranno accedere al nuovo superbonus del 110%.

·         interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo;

·         interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati:
o    a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;
o    a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi;
o    geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo;
o    di microcogenerazione;

·         interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti:
o    a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi;
o    geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo;
o    di microcogenerazione.

·         tutti gli altri interventi di efficientamento energetico previsti all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013 (come ad esempio l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto), a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi descritti nei suddetti punti.

Nel caso si fruisca di una delle suddette detrazioni, è possibile utilizzare il superbonus al 110% anche per:

·         l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici;

·         l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con il superbonus, alle stesse condizioni negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo.

Altro aspetto che chiarisce definitivamente il Decreto Legge n. 34/2020 è quello relativo ai soggetti che possono godere dei superbonus del 110%. In particolare, l’art. 119, comma 9 del Decreto Rilancio inserisce tra i beneficiari:

·         i condomini
·         le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
·         dagli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati nonché agli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea di “in house providing” per interventi realizzati su immobili di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
·         La soluzione migliore per beneficiare dei bonus previsti è quella di affidarsi a un tecnico qualificato che, dopo avere effettuato un sopralluogo, possa consigliare il contribuente nella scelta migliore, con la redazione di un progetto che contenga costi certi e simulazioni economiche, ma che garantisca anche la redazione professionale della pratica Enea.

Per consentire il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico ottenuto grazie alla realizzazione degli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e che accedono alle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie, la legge prevede l’obbligo di trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus).