domenica 27 ottobre 2013

In "Confartigianato Latina" attivo lo "Sportello Anatocismo".



Latina 27 ottobre 2013

Nuovo servizio per le imprese di tutela aziendale.

“Sportello Anatocismo” in Confartigianato !

“Non si può lasciare solo il piccolo imprenditore dinanzi alle tante difficoltà del momento!”

Presso la “Confartigianato Imprese” è operativo lo “Sportello Anatocismo” a disposizione delle piccole attività d’impresa della provincia di Latina.
Lo “Sportello”, supportato da avvocati, commercialisti, consulenti anche con l’autorevole supporto della “SDL Centro Studi”, ha come fine quello di supportare i piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani nei rapporti di analisi su costi e conti con il mondo bancario-creditizio, anomalie finanziarie, irregolarità fiscali e verso tutti quegli Enti/Agenzie che impongono balzelli e tasse, atti impositivi.
L’ attività è di consulenza e di analisi, rilevazione di anomalie contabili e strategie di supporto per la tutela dell’imprenditore e della sua azienda. Il metodo è quello SDL che prevede una preanalisi e un check-up completamente gratuito per le imprese e attività associate, o che si associano, alla Confartigianato.
Il metodo di lavoro della Confartigianato è quello che punta ad una azione sinergica propositiva tra l’impresa, il consulente e il mondo bancario. Dinanzi ai problemi bisogna analizzarli e quindi trovare una strategia vincente per affrontarli e risolverli.
Quando parliamo di “anatocismo”, intendiamo –in riferimento all’ art. 1283 del codice civile- quella azione in virtù del quale si realizza la produzione di interessi sugli interessi già maturati sul capitale iniziale.
Chi avesse l’esigenza di un confronto, può contattare la “Confartigianato Imprese Latina” al numero 0773.666593 o inviare una e mail a: latina@mail.confartigianato.it, chiedendo un appuntamento con lo “Sportello Anatocismo”.
“In questi momenti di profonda difficoltà, sottolinea il direttore della Confartigianato Ivan Simeone, il piccolo imprenditore, il titolare di una attività commerciale o artigiana, non può essere lasciato in balia di se stesso e, continua Ivan Simeone, il nostro compito è quello di cercare di sostenerlo con tutti i mezzi disponibili. L’Associazione di categoria deve essere un valido supporto per l’ imprenditore –piccolo o grande che sia-  che non può e non deve sentirsi da solo in questo mare di incertezze e di difficoltà d’ogni genere.”

venerdì 18 ottobre 2013

Confartigianato: i principali bandi ancora aperti. Info al numero 0773.666593 ufficio finanziamenti.



Comunichiamo l’elenco dei principali bandi ancora aperti.
L’ ufficio finanziamenti della “Confartigianato Imprese latina”, è a disposizione per maggiori informazioni, assistenza, compilazione ed inoltro degli stessi.
Info al numero 0773.666593 o latina.credito@mail.confartigianto.it


- NOVITA': POR FESR Lazio 2007-2013: “Fondo di promozione dell'efficienza energetica e della produzione di energia rinnovabile”, 50 milioni di euro a disposizione delle PMI (in forma singola o aggregata
- POR FESR Lazio 2007-2013: Sostegno a investimenti innovativi in impianti, sistemi e apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale.
- Sostegno all’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Bando ESA -BIC Lazio.
- POR FESR Lazio 2007-2013 - Misure per favorire l'accesso delle imprese regionali al Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo dell'Ue (VII PQ).
- POR FESR Lazio 2007-2013 - 'Insieme X vincere': mette a disposizione delle imprese del Lazio 50 milioni di euro a fondo perduto, con l'obiettivo di incentivare la condivisione di conoscenze, la razionalizzazione dei costi, la capacità di innovazione.
- POR FESR Lazio 2007-2013 - Fondo Capitale di rischio: investimenti preferenziali a favore delle start up e delle imprese innovative.
- L.R. 10/06 - Fondo per il microcredito: sostegno a microimprese, crediti di emergenza a persone fisiche e  sostegno a persone sottoposte a esecuzione penale.

“Confartigianato Imprese Latina” Notizie – 18 ottobre 2013



“Confartigianato Imprese Latina”
Notizie – 18 ottobre 2013




LA REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA NEGLI APPALTI
DOPO IL DECRETO DEL FARE

Il Decreto del Fare (convertito nella Legge 98/2013) è intervenuto, tra l’altro, in materia di DURC, l’attestazione che l’impresa che concorre per ottenere un appalto di importo pari o superiore ad € 20.000,00 deve possedere al fine di attestare la regolarità con gli adempimenti contributivi, previdenziali ed assicurativi riguardanti i propri dipendenti.

La mancanza o l’irregolarità del DURC determina non solo l’esclusione della possibilità di partecipare agli appalti e firmare i relativi contratti ma, se rilevata nel corso dei lavori, consente alla P.A. di trattenere i pagamenti all’impresa per l’importo corrispondente all’inadempienza contributiva o assicurativa e di pagare con tali somme gli Enti in luogo dell’appaltatore inadempiente.

La nuova disciplina prolunga da 90 a 120 giorni il termine di validità del DURC rilasciati dopo il 21 agosto.

La validità quadrimestrale del DURC è necessaria per:
- la partecipazione a gare d’appalto pubblico;
- l’aggiudicazione del contratto ai sensi dell’art. 11, c. 8, D. Lgs. 163/2006;
- la stipula del contratto;
- il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori o delle prestazioni relative ai servizi e forniture;
- il certificato di collaudo, il certificato di regolare esecuzione, il certificato di verifica, di conformità, l’attestazione di regolare esecuzione e del pagamento del saldo finale.

La durata quadrimestrale del DURC subisce una deroga per il pagamento del saldo finale del contratto; in tal caso infatti l’impresa, pur se in possesso di DURC emesso nei quattro mesi precedenti, dovrà ottenere una nuova documentazione di regolarità contributiva.

Altra novità introdotta in materia di DURC dal Decreto del Fare è che è sufficiente un solo documento per dar corso a tutti gli adempimenti connessi ai contratti di appalto in corso tra un’impresa e la P.A.; non serve, dunque, un DURC per ciascun contratto o gara di appalto.

Da ultimo, è stato previsto che la P.A. acquisisca direttamente d’ufficio presso gli Enti interessati il DURC dell’appaltatore e dei subappaltatori eventualmente coinvolti nei lavori.

In materia di DURC negativo, invece, la norma in vigore prevede che ora gli Enti preposti debbano avvertire l’interessato attraverso PEC, indicando analiticamente le cause dell’irregolarità ed invitandolo a regolarizzare la propria posizione entro un termine non superiore a 15 giorni.




IL COSTO DEL LAVORO NEGLI APPALTI PUBBLICI
DOPO IL DECRETO DEL FARE

Come noto, il Decreto del Fare (convertito nella Legge 98/2013) è intervenuto in materia di determinazione del prezzo più basso negli appalti pubblici prevedendo che “il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva […], delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Nella determinazione dell’offerta migliore, pertanto, devono escludersi i costi relativi alle retribuzioni del personale ed agli adempimenti previsti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

La nuova previsione trova applicazione sia per le procedure al di sopra che per quelle al di sotto della soglia comunitaria, laddove il criterio di aggiudicazione sia quello del prezzo più basso. Nelle gare realizzate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, invece, tale norma non troverà applicazione posto che, per l’aggiudicazione, le aziende non solo dovranno offrire un prezzo inferiore ma anche variazioni e migliorie rispetto al progetto messo in gara. La norma non trova applicazione nemmeno nel caso in cui la P.A. si procuri direttamente i materiali e poi ricorra a lavoratori esterni per la realizzazione dell’opera.
Quanto sopra genera dubbi di applicabilità atteso che il costo del personale non è un dato che possa valere per tutte le imprese, tenuto conto della circostanza che si deve far riferimento anche alla contrattazione integrativa di secondo livello. Inoltre, con tale previsione, sembrerebbe concedersi un’eccessiva “intromissione” del committente nella determinazione dei costi che l’azienda sostiene per il personale.

La disciplina sopra delineata è stata oggetto di due diverse interpretazioni che, comunque, non appaiono idonee a chiarire l’esatta portata della norma.
Secondo una prima ricostruzione, la stazione appaltante dovrebbe indicare l’importo del costo del lavoro nel bando di gara.

L’importo complessivo posto a base di gara, pertanto, dovrebbe essere suddiviso in tre parti:
1) costo del lavoro;
2) costo della sicurezza;
3) costo dei materiali, dei noli, delle attrezzature e delle spese generali.

Di tali costi, sui primi due non sarebbero consentiti ribassi in quanto “non comprimibili”.
Tale interpretazione ha il limite di scontrarsi con i principi di concorrenza tutelati dalla Costituzione, dalla normativa comunitaria e dal Codice dei contratti pubblici, in quanto le imprese non sarebbero più autonome nel decidere l’organizzazione delle lavorazioni e delle maestranze, dovendosi uniformare a quanto stabilito nel bando di gara. Inoltre, non è sempre agevole stabilire in anticipo il costo del personale al fine di operare lo scorporo.

Non è mancato chi ha proposto di considerare come “non ribassabile” in sede di gara non il costo totale del lavoro per l’esecuzione della prestazione ma il costo minimo orario, lasciando alle imprese la libertà di individuare il numero delle ore di lavoro necessarie per l’esecuzione dell’opera. Ma anche tale via non sembra percorribile.

La seconda ricostruzione, invece, è stata fornita dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici in riferimento alla disciplina del precedente decreto del 2011, ora abrogato. Secondo tale impostazione, dovrebbero effettuarsi due verifiche:
1) verifica della produttività presentata dal concorrente;
2) verifica del livello e del numero del personale necessario a garantire la produttività indicata e verifica dei corrispondenti minimi salariali previsti nella giustificazione.

In tal modo, la congruità delle offerte dovrebbe accertarsi sulla base della verifica della compatibilità delle scelte organizzative e produttive effettuate dal concorrente con la normativa concernente i minimi salariali contrattuali della manodopera.

Tale interpretazione, seppure meno “invasiva” rispetto alla precedente, ha il limite di attribuire un valore molto limitato alla norma del Decreto del Fare atteso che, differentemente dal passato, con l’entrata in vigore della stessa il costo del lavoro andrebbe calcolato anche nel caso in cui non vi siano offerte anomale ovvero nei casi di esclusione automatica delle offerte.

Alla luce di tutti i dubbi sollevati dalla disciplina attualmente in vigore in materia di costo del lavoro negli appalti pubblici, si attende una Circolare di interpretazione da parte del Ministero che stabilisca i criteri per la corretta applicazione della norma.

Latina 18 ottobre 2013

(da comunicazione di Confartigianato Imprese Lazio)

sabato 12 ottobre 2013

Credito e Impresa 2013. Forum ad Aprilia


"Credito e Impresa 2013"
Iniziativa di Confartigianato e CCIAA
Aprilia 9 ottobre 2013




Confartigianato: Accompagnare la piccola impresa al credito agevolato.

Iniziativa ad Aprilia con Camera di Commercio,
Artigiancassa, Ordine commercialisti e banche locali.


Organizzato dalla Confartigianato, con la Camera di Commercio di Latina e l’Ordine dei commercialisti di latina, si è svolto il forum di aggiornamento e di formazione sul credito rivolto alle imprese locali. L'incontro si è tenuto presso l'hotel Enea di Aprilia, nella giornata di mercoledì 9 ottobre scorso. Hanno aderito e partecipato i vertici nazionali della direzione economica della Confartigianato , l' Artigiancassa SPA, BNL Lazio e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna (già Banca Popolare di Aprilia).
Il presidente della camera di commercio Vincenzo Zottola ha inviato un intervento evidenziando l'esigenza di un maggior confronto propositivo tra il mondo del credito e le piccole imprese. Momenti di confronto propositivo si sono avuti tra i partecipanti e i relatori. Sono intervenuti la responsabile del credito di Confartigianato Angela de Tursi, Sperotti responsabile dell'area Lazio di BNL, Zito per la BPER , Bonacci per il nazionale di Confartigianato e Colello per Artigiancassa. I lavori sono stati introdotti dal presidente di donna impresa Rossana Carrano che ha evidenziato le difficoltà delle micro imprese dinanzi agli attuali meccanismi di reating messi in campo dall'attuale sistema creditizio. Ha coordinato Ivan Simeone, direttore di Confartigianato e ha portato il saluto dell'ordine commercialisti il presidente  Efrem Romagnoli.
Nell'incontro si sono evidenziate le possibilità messe in campo da Confartigianato per accompagnare le imprese e locali al credito, con una profonda azione di consulenza, analisi aziendale e di verifica delle migliori condizioni presenti negli istituti bancari locali; un vero tutto raggio professionale messo in campo dalla Confartigianato di latina che ha posto sul territorio provinciale di versi sportelli cui le imprese.
Associate possono rivolgersi: Formia, Aprilia, latina, fondi, Sermoneta, Pontinia, oggi Terracina e quanto prima anche a Sabaudia. Una vera rete di assistenza per le tante piccolissime imprese familiari della nostra provincia. Il tutto supportato dai professionisti che hanno una funzione vitale e che devono fare un gioco di squadra e sinergico tra l'impresa, l'attività professionale e l'associazione di categoria. In questi momenti di profonda difficoltà economica solo facendo una azione concertata e con il supporto chiaro e trasparente del sistema bancario locale si può cercare di dare una risposta alle aziende locali. Il resto e pura demagogia che non serve a nessuno. In tutto questo parole di sconforto sono uscite dinanzi a parte del mondo politico che non riesce ancora a comprendere le reali esigenze del tessuto economico.
Durante l'incontro, cui è seguito un momento di meatching tra imprese e operatori.
Si sono anche analizzati i meccanismi di approccio al sistema creditizio e si sono illustrati i principali mezzi di supporto per le aziende messi in campo dalla Confartigianato anche con il prezioso supporto dei confidi.

Latina 11 ottobre 2013

Confartigianato Imprese Latina