Pubblichiamo il manifesto costituente il "Forum 015" di Confartigianato, CISL, ACLI, Mcl, Confcooperative e Compagnia delle Opere.
DOCUMENTO
Dare una risposta all’Umano !
Costituzione di un
coordinamento permanente delle Associazioni
di ispirazione cattolica
nel mondo del lavoro della provincia di Latina”.
Premessa
Dinanzi
all’attuale situazione internazionale, nazionale e
provinciale, le sottoscritte associazioni e movimenti, che si riconoscono nella
comune esperienza valoriale del magistero sociale della Chiesa Cattolica,
ritengono essenziale dare vita, a livello provinciale di Latina, al Forum 015, delle Associazioni economiche e del lavoro di ispirazione cattolica della provincia di Latina.
Vogliamo farlo alla luce del manifesto nazionale “La Buona Politica
per tornare a crescere”, alla recente Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco.
Nei mesi
scorsi, il Santo Padre Francesco, ha evidenziato come il cattolico deve fare
politica. "Di fronte alla cultura
della illegalità, della corruzione e dello scontro, - ha evidenziato il
Santo Padre- voi siete chiamati a
dedicarvi al bene comune, anche mediante quel servizio alle gente che si identifica
nella politica …… Se i cristiani si disimpegnassero dall'impegno diretto nella
politica, sarebbe tradire la missione dei fedeli laici, chiamati ad essere sale
e luce nel mondo anche attraverso questa modalità di presenza".
Il nostro territorio provinciale
Se partiamo da una analisi dei dati, possiamo renderci conto di una realtà
economica e sociale alquanto complessa e che racchiude non poche risorse e
potenzialità oggi non espresse al meglio.
Il comparto imprenditoriale conta complessivamente 57.563 imprese iscritte
alla CCIAA, di cui attive n. 47.043. Si registra una contrazione delle nuove
imprese, nonostante una saldo attivo dello 0,66%.
Riguardo ai settori, a parte quello dei servizi che registra un saldo
positivo, tutti gli altri sono negativi. In aumento le imprese gestite da
imprenditori stranieri ( 3.700 unità dati CCIAA) e quelle aziende gestite da
imprenditrici che hanno toccato quota 14.600.
Segnali negativi (-1,45%) anche per
l’artigianato che in provincia di Latina conta oltre 9 mila 300 imprese, misura
¼ del tessuto produttivo locale, al netto dell’agricoltura. Ogni giorno nascono in provincia 3 imprese
artigiane, il chè dimostra una certa vivacità del settore…nonostante tutto.
Riguardo alle imprese agricole (registrate al 12/2014 n. 10.409 unità), si
segnala un saldo negativo pari al -1,58% rispetto al 2013.
Altro dato interessante è quello relativo alle dimensioni del nostro
sistema economico locale: le imprese fino a 10 addetti
(microimprese) sono il 95,8 % del totale con una dimensione occupazionale di
68.205 lavoratori ( 60,6%). La nostra economia è di fatto “tirata”
dalle piccole e piccolissime aziende, molte a carattere familiare.
Riguardo all’occupazione la
situazione non è certamente rosea.
Il tasso di disoccupazione è del
15,9% mentre è in aumento il
fenomeno dei Neet ( i giovani che
non studiano e che non cercano occupazione)
che a livello regionale è del 24,3% pari a 211.245.
(dati fonte ricerca Uff. Studi Confartigianato nazionale “Territori 2015”,
dati CCIAA Latina e dati CISL Latina))
Famiglia,
educazione e sussidiarietà
In questi tempi riteniamo riqualificare
quelli che sono alcuni punti di riferimento essenziali come l’Istituto
familiare, il ruolo educativo in primis della famiglia e quindi delle “agenzie”
educative come le realtà scolastiche e il principio di sussidiarietà che,
riteniamo, debba essere attualizzato nelle diverse attività di carattere
economico e sociale.
La Famiglia
è’ l’asse portante cui far ruotare le nuove scelte della politica in campo
economico e sociale. Famiglia che oggi è
un “ammortizzatore sociale” atipico ed indiretto, luogo di supporto per i
soggetti deboli della nostra società come i giovani e la terza età.
Nuovo benessere e nuove tutele possono
maturare solo se, accanto all’iniziativa pubblica – che va razionalizzata e
ottimizzata – si aprano spazi alla libera
auto-organizzazione sociale.
E’ necessario, sviluppare, un nuovo “terziario sociale” per soddisfare
bisogni e domande non coperte dal welfare statale, attraverso la sussidiarietà
orizzontale.
Il modello a cui fare riferimento può essere
riassunto nello slogan di “meno Stato più Società”.
In un paese che invecchia rapidamente e che è
tentato di guardare alla longevità come a un handicap e non come a una risorsa,
la coesione sociale non può essere solo affidata alla impersonale e
necessariamente uniforme azione del pubblico.
Più auto-regolazione della famiglia e più
protagonismo aggregativo significa fare rete sul territorio, attività molto
citata sulla carta, ma poco praticata nei fatti. Qui sono le basi per una reale
integrazione tra politiche e tra soggetti.
Mettere
al centro la famiglia significa inoltre ricomprendere le nuove condizioni su
cui re-indirizzare il nuovo patto intergenerazionale.
Quindi: prevenzione del disagio, libertà di
scelta nelle politiche di cura e di accudimento, valorizzazione della
domiciliarità, responsabilizzazione della società civile.
A tal
proposito riteniamo si debba ri-ragionare ruolo ed operatività degli
assessorati comunali ai servizi sociali e del ruolo della provincia stessa, se
pur nella attuale incertezza di ruolo.
Riteniamo si debba dare concreto respiro al
mondo dell’associazionismo familiare (quello reale e verificato).
In
questo contesto individuiamo la “sussidiarietà”
come reale e concreto strumento operativo. “In base a tale principio, tutte
le società di ordine superiore devono porsi in atteggiamento di aiuto - quindi
di sostegno, promozione, sviluppo — rispetto alle minori. In tal modo, i corpi sociali intermedi possono
adeguatamente svolgere le funzioni che loro competono, senza doverle cedere
ingiustamente ad altre aggregazioni sociali di livello superiore, dalle quali
finirebbero per essere assorbiti e sostituiti e per vedersi negata, alla fine,
dignità propria e spazio vitale.” (dsc)
Lavoro
e Impresa
La finanziarizzazione dell’economia degli
ultimi decenni ha deteriorato, in primo luogo, il senso stesso del lavoro.
Il lavoro ha perso centralità, persino
nell’immaginario collettivo.
Occorre
restituire valore all’economia del fare, cioè alle condizioni e ai requisiti che,
pur in un quadro di competitività del mercato e nel mutato scenario
economico-sociale, quello delle nuove tecnologie, plasmato da nuove competenze
e professionalità, garantiscano occupazione. “Purtroppo sono tante le situazioni di maltrattamento e di sfruttamento
che si verificano attorno a noi, sia nei confronti di stranieri che di
connazionali. Quelle riguardanti il lavoro nero sembrano esser molto diffuse
nel nostro territorio Pontino” ( + Mariano CROCIATA, Convegno Caritas, Latina
7/11/2014)
Riteniamo si debba dare forza alle tante “aziende familiari” e alle piccole attività
che, oggi nella nostra provincia di Latina, rappresentano oltre il 90% del
totale delle imprese iscritte al registro camerale. Bisogna guardare ad una
nuova visione del lavoro, come dell’impresa.
Dobbiamo riuscire a garantire ai nostri
giovani una maggiore prospettiva nel mondo del lavoro e delle professioni.
Anche a livello locale bisogna
rafforzare la cultura del “saper fare” ed il rapporto “scuola-formazione
lavoro”.
Bisogna ridare senso ad una visione etica del lavoro e dell’impresa. “Fa
parte di quest’opera educativa instillare il senso della dignità di ogni
persona, qualunque sia il colore della pelle, la lingua e la cultura, la
religione e il modo di vivere. Abbiamo bisogno di imparare l’arte
dell’accoglienza e del dialogo”. (+
Mariano CROCIATA, ivi)
Nuove
povertà ed emergenze sociali
Per chi come noi, con le nostre
Organizzazioni, i nostri Patronati, i nostri sportelli di segretariato sociale,
vive la realtà del quotidiano, può testimoniare di un crescente stato di
emergenza sociale territoriale. Molte le situazioni di disagio familiare,
personale e legate al mondo dell’anziano.
Nella nostra provincia sono ormai una realtà,
nuove forme di povertà silenziosa e
dignitosa. Molte le famiglie in difficoltà, come molti gli anziani che, realmente, non riescono
più a far fronte ai numerosi impegni economici quotidiani, mettendo a rischio
la propria sopravvivenza. Ne sono
testimonianza anche gli oltre 250 pasti che quotidianamente la mensa Caritas di Latina distribuisce alle persone,
straniere ed italiane, queste ultime sempre più in aumento in questi ultimi
anni.
La mancanza di prospettive occupazionali per
molti giovani e le incertezze contrattuali, quando si ha la fortuna di averle,
non permettono la realizzazione di una propria famiglia. L’emergenza casa è uno dei primi problemi.
Nella nostra provincia necessita una nuova
politica abitativa, nonché una calmierizzazione dei costi dell’edilizia
residenziale privata.
Occorre quindi un forte rilancio delle iniziative sociali di sostegno all’acquisizione o al
mantenimento di adeguate soluzioni abitative, per tutti.
Il
nostro impegno sul territorio provinciale di Latina
Con la
costituzione del “Forum 015” della provincia di Latina, si vuole dare corso ad un processo
di confronto, analisi e proposta per
una politica più attenta alle esigenze della nostra
comunità locale; politica vista come servizio concreto alla persona; politica
che non sia occupazione di posti di potere (o pseudo tali)
ma strumento per dare una risposta
all’Umano.
Siamo
convinti, con il nostro Vescovo Mariano che in questo momento “C’è bisogno al di sopra di tutto di una
profonda opera educativa. Certamente di uno sforzo per affrontare efficacemente
i vari problemi. La bonifica dei terreni è stata compiuta una volta per tutte,
così che dei suoi effetti potremo
continuare a godere ancora a lungo; della bonifica spirituale, morale e legale
delle persone e dei loro cuori, invece, abbiamo bisogno sempre, perché è
un’opera che non finisce mai”. (+ Mariano CROCIATA, ivi)
Il
“Forum” non è, e non vuole essere,
un partito politico ma un laboratorio
propositivo che guarda al bene comune del territorio, bene comune che non vuole
essere un concetto astratto ma prassi quotidiana. Bene comune sono i
servizi sociali alla famiglia e alle persone tutte, bene comune è la crescita
economica del nostro territorio, bene comune è offrire un territorio a
dimensione dell’umano.
Latina 24 settembre 2015
UST CISL Latina
Confartigianato Imprese Latina
Confcooperative
ACLI
Mcl Movimento Cristiano Lavoratori
CdO Compagnia delle Opere
Riferimenti:
Enciclica
di Papa Francesco “Laudato sì”
Enciclica
“Caritas in Veritate” di Benedetto
VI
L. Giussani
– “L’io, le opere e il potere” Ed. Marietti
C. Lubich
– “L’ Economia di Comunione” Ed. Città
Nuova
L. Bruni – “Benedetta
Economia” Ed. Città Nuova
J. Tischner – “Etica
della solidarietà e del lavoro” Ed. Itaca
V. Havel – “Il potere
dei senza potere” – Ed. Itaca
A. Olivetti – “Il
Cammino della Comunità” – Ed. di Comunità
A. Olivetti – “Il
mondo che nasce” Ed. di Comunità
Charles Pèguy –
“Denaro” Ed. Paino B
Documento nazionale
del Forum “La buona politica per tornare a crescere”
Documento nazionale
di Comunione e Liberazione “”Ripartire dal Basso”
Documento regionale
del Lazio del Forum “Programma di Intenti”
Ricerca “Territori 2014”
Ufficio Studi Confartigianato nazionale.
Settembre 2014
“Rapporto Latina 2014”
Studio CCIAA Giugno 2015
Compendio di Dottrina
Sociale della Chiesa.