sabato 30 luglio 2011

Falsi controlli per dichiarazioni dei redditi.

“Dichiarazione dei redditi: falsi controlli”.

Riportiamo una importante nota da PMI.IT, circa il tentativo di truffa.

“L'Agenzia delle Entrate avvisa i contribuenti di una potenziale truffa in atto, perpetrata attraverso false lettere - che in questi giorni stanno raggiungendo un numero non precisato di persone - con l'indicazione di una incongruità in relazione alla dichiarazione dei redditi 2007, 2008 e 2009, in particolare per l'affitto di immobili. Le lettere comunicano l'imminente ispezione da funzionari del Fisco ed ha per oggetto "Accertamento fiscale-tributario" (vedi sotto il fac-simile). Obiettivo dell'inganno, mirare ai contribuenti meno avvezzi con le procedure dell'Agenzia delle Entrate in merito alle anomalie sulle dichiarazioni dei redditi percepiti e dichiarati. Di fatto, l'organizzazione di questo genere di truffe è spesso complessa e calcolata nel dettaglio, tanto che è stato necessario il contributo delle forze di Polizia per farla emergere. Attraverso il sito ufficiale, dunque, l'Agenzia delle Entrate ha voluto informare i contribuenti della nuova minaccia, sottolineando la propria estraneità a questo tipo di comunicazioni. Con la stessa nota l'amministrazione invita gli eventuali destinatari delle infondate missive a rivolgersi, tempestivamente, a qualsiasi ufficio delle Entrate e alle forze di Polizia.” Il rischio è anche quello di “aprire” alla visita di falsi funzionari; rischio soprattutto per le persone anziane nel periodo delle ferie. Quindi si invita all’attenzione e a verificare sempre la veridicità delle comunicazioni.

giovedì 28 luglio 2011

Confartigianato Informa: nuovi finanziamenti per le PMI del Lazio. Una nuova opportunità!


"Confartigianato" informa : Nuovi finanziamenti per le PMI del Lazio.

"Confartigianato", Ufficio Credito, comunica che, con la determinazione n. 5248 del 30 giugno 2011, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 27 del 21 luglio 2001 (parte terza) la Regione Lazio ha approvato le schede prodotto e l'avviso pubblico relativi al “Fondo Rotativo per le Pmi - Attività Produttive” per il sostegno all’accesso al credito delle Piccole e medie imprese. Il bando è rivolto a micro, piccole e medie imprese costituite anche in forma cooperativa e in consorzi di imprese, industriali, artigianali, commerciali e di servizi, con sede operativa nel territorio della Regione Lazio. Sono ammissibili progetti di investimento per l’ampliamento, la riconversione, la riqualificazione e l’ammodernamento produttivo delle imprese. L’agevolazione è concessa sotto forma di finanziamento agevolato per il 50% al tasso di interesse dello 0,50%, e per il restante 50% a tasso di interesse ordinario con copertura di garanzia regionale da parte di Banca Impresa Lazio. Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’investimento ammissibile (fino a un massimo di un milione di euro). Gli aiuti concessi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche ottenute per le medesime spese. Per ulteriori informazioni e consulenza per la compilazione dei progetti e domande, l 'Ufficio Credito della "Confartigianato Imprese Latina", Tel. 0773666593 - e mail: latina@mail.confartigianato.it, è a disposizione.



venerdì 22 luglio 2011

Confartigianato Latina: Lunedì partono i nuovi corsi sulla sicurezza.....

SICUREZZA & FORMAZIONE

Lunedì il via, in Confartigianato, dei corsi sulla sicurezza aziendale.

Lunedì prossimo, 25 Luglio, presso la sede provinciale della Confartigianato di Latina (Via S. Palumbo n. 38), partiranno i corsi per la sicurezza, in riferimento al D.Lgs 81/08. In particolare i corsi, organizzati dalla “Confartigianato”, riguardano il RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), RSPP (titolari) e antincendio (modulo base). Il corso è in collaborazione con l’ Ente bilaterale “EBLART” – Comitato Paritetico Regionale, e con la Soc. Ausilia. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione, ai sensi delle vigenti disposizioni legislative. Per informazioni contattare la Confartigianato al numero tel. 0773.666593 o e mail: latina@mail.confartigianato.it


giovedì 21 luglio 2011

Incontro panificatori in "Confartigianato Latina".


IN "CONFARTIGIANATO" SI E' SVOLTO IL SECONDO INCONTRO DEI PANIFICATORI.

Si è tenuta, questa mattina, la seconda riunione del gruppo dei panificatori aderenti alla Confartigianato di Latina. Il confronto è stato incentrato su alcuni aspetti importanti per la categoria, come il problema del costo della farina e, conseguentemente, della lavorazione del pane; il problema degli orari e gli eccessivi costi che la categoria deve sopportare per fiscalità e per l'attività ordinaria. Nel corso dell'assemblea è stato designato il coordinatore dell'associazione panificatori nella persona di Massimo Galandrini. Erano presenti il Direttore dell'Associazione Ivan Simeone con il coordinatore delle categorie Salvatore Cartolano. Ai primi di settembre la prossima riunione con la definizione del programma di attività sindacale del settore.

lunedì 18 luglio 2011

Ricerca di Confartigianato sul credito alle PMI.

Credito alle Pmi - Tra giugno 2010 e aprile 2011 cresce gap Nord-Sud. Classifica di Confartigianato sul trend dei finanziamenti bancari: in Calabria -1,5%, Liguria la più virtuosa, + 4%

Ad aprile 2011, lo stock di credito erogato dalle banche alle imprese con meno di 20 addetti è pari a 172.451 milioni di euro, che equivale al 19% del totale dei finanziamenti concessi alle aziende italiane. Rispetto a giugno 2010 si è registrato un aumento medio nazionale dell’1,8%. Ma si aggrava il divario Nord-Sud nei finanziamenti bancari alle piccole imprese. A livello regionale, i più penalizzati sono gli imprenditori della Calabria che, tra giugno 2010 e aprile 2011, hanno ricevuto l’1,5% in meno di credito. A livello provinciale, maglia nera per Avellino, dove il volume dei prestiti alle piccole imprese è diminuito del 7,2%. Sul versante opposto la Liguria è la regione in cui gli istituti di credito sono stati più generosi: i finanziamenti alle piccole aziende sono infatti aumentati del 4%.

La classifica regionale e provinciale del credito alle imprese è stilata dall’Ufficio studi di

Confartigianato che ha misurato l’andamento dei prestiti al sistema imprenditoriale negli ultimi 10 mesi e ha fotografato anche le differenze territoriali nella quantità di credito ricevuta dalle piccole imprese. A fronte di una quota media nazionale del 19% del credito per le aziende con meno di 20 addetti sul totale dei finanziamenti alle imprese, si stacca nettamente il Trentino Alto Adige con una quota del 35,8%. All’altro capo della classifica, la regione e le province dove le piccole imprese hanno ricevuto una quota minore di finanziamenti rispetto al totale del credito erogato a livello provinciale sono il Lazio (8,6%) e Milano (5,5%) e Roma (6,3%). Secondo lo studio di Confartigianato, i rubinetti del credito non sono uguali per tutti i settori. Il comparto delle costruzioni è quello che ha registrato la maggiore crescita del volume di finanziamenti: +4,3% tra giugno 2010 e aprile 2011, con punte del +37,5% per le imprese di costruzione di Teramo, del +25,8% a Genova e del +24,8% a Verbano-Cusio-Ossola. Tra i motivi di questo aumento dei finanziamenti vi è anche la necessità delle imprese di costruzione di reperire maggiori risorse per far fronte ai sempre più gravi ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione e delle aziende appaltanti. Segno positivo anche per il settore dei servizi che ha visto un aumento medio nazionale dello 0,8% dello stock di finanziamenti, con un picco positivo del +33,7% a Reggio Emilia e un primato negativo del –11,9% a Siena. Per il comparto manifatturiero la crescita media nazionale dei finanziamenti è contenuta allo 0,3%, ma la forbice tra nord e sud del Paese è molto ampia: si va dall’aumento del 21,4% a Monza e Brianza al calo del 62,5% del credito per le imprese manifatturiere di Siracusa. L’Ufficio studi di Confartigianato ha calcolato anche la situazione creditizia e il livello di indebitamento delle famiglie italiane. Ad aprile 2011 lo stock di finanziamenti a loro concesso è pari a 481.739 milioni di euro, con una crescita del 3,4% rispetto a giugno 2010. Cinque regioni assorbono oltre la metà (59,4%) dei finanziamenti totali alle famiglie: al primo posto troviamo la Lombardia (22,2%), seguita dal Lazio (12,1%), dal Veneto (9,0%), dall’Emilia-Romagna (8,6%) e dal Piemonte (7,5%). Tutte le regioni mostrano degli aumenti, in testa abbiamo il Lazio con il 5,4%, la Basilicata con il 5,2% e il Friuli-Venezia Giulia con il 4,4%. Le dinamiche meno intense sono quelle di Trentino-Alto Adige dove lo stock sale dell’1,4%, Marche a +2,3% e Abruzzo a +2,5%. Sul fronte dell’indebitamento, le famiglie italiane fanno registrare un’incidenza media nazionale del debito sul reddito pari al 45,9%. Valori superiori a quello medio in Lombardia (54,3%), seguita dal Lazio (53,5%), Trentino-Alto Adige (49,0%), Toscana (47,1%) e Veneto (46,2%). All’opposto troviamo, con valori del debito inferiori ad un terzo del reddito disponibile, la Basilicata (26,1%), il Molise (28,7%), la Valle d'Aosta (28,9%) e la Calabria (31,0%). In pratica, ogni famiglia italiana è esposta per 18.712 euro e 7 regioni registrano valori superiori alla media nazionale: in testa la Lombardia (24.493 euro), seguita dal Lazio (23.884 euro) e Trentino- Alto Adige (23.060 euro). Agli ultimi posti, troviamo le regioni del Mezzogiorno: Basilicata (9.127 euro), Calabria (10.100 euro) e Molise (10.238 euro).

martedì 12 luglio 2011

SISTRI proroga 2012 per piccoli produttori.

SISTRI proroga 2012 per piccoli produttori.

nota da PMI.it
SISTRI proroga 2012 ufficiale da giugno, per le imprese fino a 10 dipendenti, dopo il varo definitivo del decreto sviluppo. L'entrata in vigore del sistema per la tracciabilità elettronica dei rifiuti «non può essere antecedente al 1° giugno 2012» (non più gennaio 2012, come aveva stabilito il decreto del Ministero dell'Ambiente del 26 maggio di quest'anno). Dunque, fino alla data che sarà stabilita, le aziende interessate opereranno utilizzando sì registri e formulari obbligatori, ma dove possibile, anche il SISTRI. Slitta pertanto anche la data per l'applicazione delle sanzioni, rimandata al giorno successivo alla scadenza del doppio regime. Questo solo per le micro e piccole imprese. Per tutte le altre restano validi gli scaglioni già stabiliti:
  • 1° settembre 2011 per i produttori di rifiuti con più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento e simili e per i trasportatori autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate;
  • 1° ottobre 2011 per i produttori di rifiuti da 250 a 500 dipendenti e Comuni, Enti e imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Campania;
  • 1° novembre 2011 per i produttori di rifiuti da 50 a 249 dipendenti;
  • 1° dicembre 2011 per i produttori di rifiuti da 10 a 49 dipendenti e per i trasportatori autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate.

lunedì 11 luglio 2011

Venerdì 29 luglio, in Confartigianato Latina, incontro sul nuovo "Decreto Sviluppo" per le imprese.

Il "Decreto Sviluppo" è legge per le imprese !

Venerdì 29 luglio, alle ore 18.00 presso la Confartigianato di Latina, via Sante Palumbo n. 38 - Latina, si terrà un incontro informativo sul nuovo decreto e le opportunità per le imprese. interverrà il commercialista Maurizio Catone, consulente Confartigianato. Informazioni al numero tel. 0773.666593.

Di seguito, pubblichiamo una nota di PMI.it su decreto.

Il Decreto Sviluppo riceve il via libera del Senato e diventa legge (162 a favore, 134 contrari e 1 astenuto) con votazione sulla fiducia al provvedimento. Diventa così ufficiale il credito di imposta per la ricerca scientifica, le nuove assunzioni di lavoro al Sud e gli investimenti nel Mezzogiorno, nonché diverse misure per la semplificazione fiscale. Per le imprese che investono tra il 2011 e il 2012 in progetti di ricerca scientifica in favore di Università o altri enti pubblici, il credito d'imposta sarà pari al 90%. Per i datori di lavoro del Sud che usufruiranno dei bonus assunzione - sottoscrivendo contratti a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi lavoratori "svantaggiati" o "molto svantaggiati" - andando ad incrementare la propria base occupazionale, il credito d'imposta sarà pari al 50% dei costi salariali sostenuti. Sempre nel Mezzogiorno, per le imprese che investono in nuovi beni strumentali per le strutture produttive è previsto un bonus proporzionale alla quota dei costi sostenuti. Sul fronte della semplificazione, gli accertamenti fiscali devono ora essere coordinati tra i vari organi accertatori (unificati), non possono più avere cadenza inferiore al semestre. Per le imprese in contabilità semplificata e per i lavoratori autonomi, non possono durare più di 15 giorni lavorativi. Niente comunicazione di inizio lavori per opere di ristrutturazione edilizia, per le quali è possibile richiedere la detrazione del 36%. In pù non è più necessario indicare separatamente il costo della manodopera in fattura dei lavori eseguiti. Eliminato l'obbligo di segnalare i pagamenti sopra i 3.600 euro effettuati con carte di credito, debito o prepagate ai fini del monitoraggio dello "spesometro". Il regime di contabilità semplificata viene esteso alle imprese i cui ricavi non superino i 400mila euro nel caso siano attive nel settore dei servizi e inferiori a 700mila euro per le altre tipologie. Vene portata a 10mila euro la soglia di valore dei beni d'impresa che è possibile eliminare dal ciclo produttivo previa attestazione dell'avvenuta distruzione degli stessi mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Innalzato anche l'importo massimo delle fatture (anche autofatture) valide per l'annotazione cumulativa, a 300 euro, prendendo in considerazione le fatture emesse e ricevute nell'arco del mese.

sabato 9 luglio 2011

Indagine “Confartigianato” sulla microimpresa nella provincia di Latina.

Indagine “Confartigianato” sulla microimpresa

nella provincia di Latina.

Meno burocrazia, più concertazione, meno gabelle, maggiore pianificazione, bene comune….le esigenze delle piccole imprese che rappresentano il 99,5% !

Ivan Simeone -Direttore "Confartigianato Imprese Latina"-

Confartigianato ha “fotografato” la realtà delle piccole imprese della provincia di Latina e il quadro che ne è emerso evidenzia come la micro e piccola impresa “conta” sull’economia locale, ma non è sufficientemente supportata. L’economia locale si basa sulle piccole attività d’impresa dell’artigianato, del commercio, PMI. Secondo lo studio Confartigianato, le microimprese, fino ai 10 addetti, sono il 95% del totale, pari a 37.936…un vero esercito della produttività…., mentre salgono al 98,3% se si considerano le imprese fino a 20 addetti. Un numero importante che non può essere non considerato e al 99,5% se comprendiamo anche quelle fino a 50 addetti. Di fatto la piccola attività d’impresa (sia essa artigianale, commerciale o servizi…) è la maggioranza assoluta della produttività della nostra provincia. Ma oggi le imprese della nostra provincia, secondo i dati dell’Ufficio Studi della Confartigianato nazionale, sono anche quelle con un peso fiscale più alto della media: il peso della fiscalità locale su una micro impresa tipo è del 7,87% del valore aggiunto, contro una media nazionale di 3,76%. L’ aliquota effettiva Irap regionale è del 5% contro una media nazionale del 4,26%. L’aliquota effettiva regionale Irpef è del 1,39% contro una media nazionale del 1,18%. L’addizionale comunale media Irpef è del 0,57%, l’aliquota media Ici ordinaria del 6,91 per mille e l’addizionale provinciale energia elettrica del 11,36%. Sul fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, rappresenta il 34,6%, mentre il tasso di occupazione è del 17,6% (sempre prendendo in considerazione la fascia tra i 15 e i 24 anni). Gli Apprendisti, nella provincia di Latina raggiungono quota 4.237. Sul fronte dell’artigianato, la situazione è certamente “pesante” e la difficoltà delle piccole attività d’impresa si sente tutta! Le imprese artigiane (al 31.12.2010) hanno registrato n. 9.766 unità, con un saldo negativo di -136 aziende. Il trand continua ad essere negativo per il secondo anno consecutivo.

Il “peso” delle attività artigianali nella provincia di Latina, è di oltre il 16% del totale delle imprese iscritte alla CCIAA e, nella nostra provincia, vi è una incidenza sociale dell’artigianato pari a 1,8 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 4,4 ogni 100 famiglie. Gli imprenditori artigiani sono nella nostra provincia 12.981 di cui 11.815 sono titolari e 1.166 collaboratori. Le imprenditrici artigiane sono 2.369, pari al 18,2% degli imprenditori. I giovani artigiani, sotto i 35 anni sono 2.690. Altro dato significativo è il numero dei dipendenti delle imprese artigiane che hanno raggiunto quota 9.882; un numero considerevole, tenendo anche presente che la dimensione media è di 2,4 addetti per impresa artigiana. I numeri sono significati ma ancora non si ha la percezione dell’importanza che le piccole imprese sono una rete di protezione dell’economia locale. I problemi e le criticità sono sempre le stesse: mancanza di infrastrutture adeguate, difficoltà di accesso al credito, eccessiva burocrazia nei rapporti con le Istituzioni locali, lavoro nero… Ecco che, il tessuto imprenditoriale locale chiede alla politica una maggiore attenzione propositiva. Allora quali le prime cosa fare ? 1) Costituire un tavolo permanente di confronto, a livello provinciale e uno a livello comunale, sulla micro impresa, attività artigianali e del commercio. Luogo propositivo di concertazione, confronto e analisi dei problemi quotidiani. 2) Rendere operativi gli sportelli SUAP…realmente ! 3) Monitorare le “fiscalità locali”, analizzarle e valutare le possibili iniziative per una concreta riduzione. 5) Promuovere una nuova organica politica di sviluppo per il territorio pontino e per E’ ora che si riprenda il cammino della produttività e dell’efficienza.

Le piccole imprese del territorio pontino, necessitano di risposte chiare e precise dal mondo politico!

venerdì 8 luglio 2011

Assicurazione di tutela legale per PMI.

Assicurazione di tutela legale per Pmi.

da PMI.it

L'art. 24 della Costituzione italiana garantisce il diritto di difesa per chiunque. Nella realtà, purtoppo, intraprendere un'azione giudiziaria per difendersi e tutelarsi richiede costipiccole imprese. Per indicare alle Pmi italiane come orientarsi in caso di necessità, abbiamo chiesto un parere, e qualche consiglio, all'Avvocato Corinne Ciriello dello Studio Legale Associato Ciriello-Cozzi di Milano, specializzata nell'ambito responsabilità civile, contrattualistica e diritto del condominio. eccessivi, non sostenibili per moltissime

1. Esistono delle soluzioni ad hoc per le Pmi?

Esiste uno strumento valido e decisamente accessibile, ad oggi ancora poco utilizzato, per chi voglia far valere i propri diritti nelle controversie legali o nei contenziosi giudiziali: la tutela legale: una vera e propria polizza assicurativa che aiuta ad affrontare le questioni legali o conflittuali che possono verificarsi per fatti attinenti la sfera professionale.

In genere, la garanzia assicurativa copre le spese di difesa nei procedimenti civili, penali e per illeciti amministrativi e può essere modulata a seconda delle esigenze dello stipulante.

2. Quali sono i vantaggi di una polizza legale?

I vantaggi della copertura legale sono di immediata percezione. L'imprenditore si vede garantita una consulenza di elevato profilo professionale multidisciplinare: per la gestione della propria vertenza ha infatti a disposizione sia il legale che il consulente tecnico (architetto, ingegnere, medico, commercialista) individuato a seconda delle necessità, senza dover sostenere alcun esborso.

L'assicurazione sopporta anche i costi di giudizio della controparte, se l'assicurato risulta perdente e condannato al ristoro delle spese legali dell'avversario.

3. Ci può fare un esempio concreto?

Prendiamo in considerazione l'ipotesi più frequente: il recupero del credito. Il recupero crediti è l'attività che più di tutte rende sgradito al creditore, che già non ha ricevuto il dovuto dal debitore, il fatto di doversi accollare ulteriori costi per cercare di recuperare il proprio denaro: quando si dice "oltre al danno, la beffa”.

Poniamo un caso pratico, in cui molti purtroppo si riconosceranno.
Il piccolo imprenditore edile non riesce a conseguire il prezzo stabilito nel contratto di appalto, perché il committente lamenta – a torto o a ragione – difetti nella realizzazione delle opere. L'imprenditore non ha, a questo punto, grandi disponibilità economiche, in quanto ha utilizzato gli eventuali anticipi ricevuti dal committente per acquistare i materiali e per pagare i dipendenti; il suo utile, è spesso rappresentato dal saldo delle opere.

A fronte del rifiuto del committente di versare il dovuto, l'imprenditore deve rivolgersi a un legale che attiva la procedura del recupero del credito: una lettera di messa in moradecreto ingiuntivo, ossia un ordine che il Tribunale dà al debitore, ingiungendogli di onorare il proprio debito entro breve, a pena di esecuzione forzata. indirizzata al debitore e, al silenzio o al rifiuto di adempiere di costui, il ricorso giudiziale per l'emissione di

A seguito dell'emissione del decreto ingiuntivo, può iniziare la procedura di recupero forzato del credito, che consta di una serie di atti, con determinate scadenze, il cui naturale epilogo è pervenire al pignoramento dei beni del debitore, dei beni immobili nel caso di crediti molto consistenti o dei beni mobili – stipendi, pensioni, conto correnti – nel caso di crediti più contenuti oppure ove non siano presenti proprietà immobiliari.

Tutto ciò ha evidentemente un prezzo, che aumenta in proporzione al credito da recuperare. L'imprenditore ha, quindi, difficoltà ad affrontare il giudizio; il committente, divenuto consapevole di questo, ne approfitta, rifiutando la prestazione o offrendo una somma irrisoria, sapendo che la controparte facilmente accetterà, non avendo altra scelta. In sostanza, l'imprenditore vede violato il proprio diritto al soddisfacimento del credito.

In conclusione, credo che valga sicuramente la pena, per tutte le Pmi che devono gestire continuativamente i crediti verso i clienti, di valutare attentamente l'ipotesi di avvalersi della tutela legale.

"Confartigianato Imprese Latina", con le sue Compagnie assicurative di riferimento, può essere di valido supporto per le imprese associate. Contattate il numero 0773.666593 di Latina.

martedì 5 luglio 2011

Fisco: meno controlli sulle PMI.....

da PMI.it

Fisco: meno controlli sulle PMI.......

Meno controlli fiscali (-20%) da parte dell'Agenzia delle Entrate nei confronti delle Pmi: dopo le proteste su Ganasce Fiscali ed Equitalia, il direttore generale Attilio Befera scrive ancora ai dipendenti del Fisco rivedendo le modalità operative sui controlli: «si dispone la riduzione nella misura del 20% del target relativo all'indicatore accertamenti nei confronti di imprese di piccole dimensioni e professionisti, mantenendo invariato l'obiettivo monetario assegnato». Obiettivo 2010, recuperare 10,6 miliardi di euro dai controlli ani-evasione fiscale, puntando sulla loro qualità. In generale il numero dei controlli sulle imprese calerà del 15%. In totale ci saranno 45.000 controlli in meno (da 221.831 a 177.340) a carico di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori. Verranno evitate verifiche che non danno risultati significativi o che portano a contestazioni di dubbia tenuta giuridica o di natura esclusivamente formale, ovvero dove non siano state rilevate violazioni sostanziali adeguatamente sostenibili. Una misura che mira anche ad assicurare un maggior rispetto dei contribuenti e che rinnova l'invito di Befera, che aveva inviato ben due lettere agli uffici minacciando sanzioni salate in caso di soprusi da parte dei controllori.

sabato 2 luglio 2011

La nuova manovra finanziaria....

Pubblichiamo, di seguito, una nota informativa di PMI.it, sulla nuova manovra finanziaria.

Approvata la manovra finanziaria correttiva e la riforma del sistema fiscale in Consiglio dei Ministri: 47 miliardi di tagli per pareggiare il bilancio entro il 2014: 1,5 miliardi andranno a incidere sul 2011, 5,5 sul 2012, per poi procedere con 20 miliardi l'anno nel 2013 e nel 2014. Eliminato l'aumento IVA di un punto percentuale, ma si procederà con una «revisione graduale delle attuali aliquote, tenendo conto degli effetti inflazionistici prodotti da un aumento» e con un «coordinamento con il sistema dell'accisa, in modo da ridurre gli effetti di duplicazione». Nel testo trova conferma la graduale abolizione dell'IRAP «con prioritaria esclusione dalla base imponibile del costo del lavoro». Confermate invece le tre aliquote IRPEF: il Governo «è delegato ad eliminare o ridurre in tutto o in parte i regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale», con «un sistema a 3 aliquote e rimodulazione delle altre forme di imposizione», ha dichiarato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Confermato nella manovra l'adeguamento graduale dal 2015 alle aspettative di vita dei requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione e l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel privato a 65 anni con un periodo transitorio che inizierà nel 2020 per andare a regime entro il 2030. In sostanza dal 2020si andrà in pensione a 60 anni più un mese. Poi, a partire dal primo gennaio 2021, i requisiti anagrafici verranno aumentati di due mesi a partire dal primo gennaio 2021. Si proseguirà quindi a scaglioni fino ad arrivare all'ultimo fissato al primo gennaio 2030. Dal testo della manovra dovrebbe essere stata cancellata la tassazione separata del 35% sul trading finanziario, che potrebbe trasformarsi in un'addizionale del 7%, ed anche la ventilata tassa sui SUV, anche se resta il super bollo per automobili oltre i 301 cavalli. Per il disegno di legge delega triennale per la riforma fiscale e assistenziale saranno emanati decreti legislativi «sottoposti al vincolo della invarianza dei saldi economici e finanziari netti dei singoli settori istituzionali, tenuto anche conto della riforma del sistema di assistenza sociale».

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