lunedì 25 novembre 2013

“Accesso al credito per le PMI nell’attuale scenario economico”.



“Accesso al credito per le PMI nell’attuale scenario economico”
BNL, ARTIGIANCASSA, Confartigianato - Mercoledì 27 novembre all’ Hotel Europa ore 17.00
 
Nell’ambito della seconda giornata di educazione finanziaria a filiali unificate di BNL “Educare Day” con Artigiancassa Spa e “Confartigianato Imprese Latina”, si terrà Mercoledì prossimo, 27 novembre 2013, con inizio alle ore 17.00 presso la Sala Italia dell’ Hotel Europa di Latina, un seminario su “Accesso al credito per le PMI nell’attuale scenario economico”.
Interverranno Stefano Ambrosetti dell’ Ufficio Studi BNL, Cristiano Sperotti Direttore BNL area Lazio Sud, Abruzzo e Molise, Francesco Simone Vice Direttore Generale Artigiancassa e il direttore della Confartigianato di Latina Ivan Simeone.
All’iniziativa hanno aderito l’Ordine dei Commercialisti della provincia di Latina e l’Albo dei Consulenti del Lavoro.
E’ questo un ulteriore appuntamento informativo e di confronto per gli operatori e imprenditori, per creare un rapporto di corretta interazione con il mondo del credito locale. Con queste iniziative, che hanno come obiettivo una corretta informazione per un sano approccio al credito, si cerca di sostenere le aziende del territorio anche con la collaborazione dei professionisti e consulenti.

Confartigianato Imprese Latina

sabato 16 novembre 2013

Patente a punti in edilizia: no da Confartigianato edilizia.

Patente a punti in edilizia: no da Confartigianato Edilizia

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“Per le imprese edili è una batosta da 300 milioni di euro, costosa, inefficace e discriminatoria. La sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia”. Così il Presidente di ANAEPA - Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli, ha espresso la propria contrarietà all’istituzione di una ‘patente a punti’ in edilizia, misura annunciata dal Governo per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni ai fini della loro partecipazione ad appalti e per accedere a finanziamenti pubblici.
Confartigianato Edilizia contesta il provvedimento, giudicandolo l’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti e che alle aziende costerà non meno di 300 milioni di euro. Il meccanismo con il quale vengono attribuiti i punti della patente penalizza le piccole imprese rispetto alle grandi aziende. Tutto ciò senza garantire maggiore efficienza nella gestione della sicurezza sul lavoro.
Secondo Redaelli, “la patente a punti in edilizia rischia di trasformarsi in un nuovo Sistri, vale a dire in un sistema costoso e complesso per le imprese ma inefficace rispetto all’obiettivo che si prefigge. Un adempimento oneroso, inutile e complicato che rischia di dare il colpo di grazia alle imprese del settore costruzioni alle prese con una crisi profonda che, nel 2102, ha provocato la perdita di 122.000 addetti e 61.844 aziende”.
“La sicurezza sul lavoro – aggiunge il Presidente Redaelli – non si tutela con la burocrazia. Nel caso della patente a punti, si finirebbe per creare un nuovo ‘carrozzone’ burocratico che appare finalizzato a ‘fare cassa’ sulle spalle delle imprese, drenando almeno 300 milioni di euro, sommando gli oneri di iscrizione all’apposita sezione presso le Camere di commercio e le spese per tutti gli altri adempimenti, tra cui la formazione, la dotazione di nuove attrezzature, la nomina del responsabile tecnico”.
“Il Testo Unico sulla sicurezza del lavoro – conclude il Presidente di  ANAEPA Confartigianato Edilizia - contiene già le norme per garantire la sicurezza e per punire le violazioni. Non abbiamo bisogno di nuovi costi e di nuovi adempimenti. Invece si continua ad introdurre burocrazia, oneri procedurali ed economici, enti pubblici e privati ai quali chiedere autorizzazioni. E la tanto annunciata semplificazione, che fine ha fatto?”.
A tal proposito, le Organizzazioni dell’artigianato hanno inviato una lettera al Ministro Giovannini al fine di scongiurare l’emanazione del Decreto oltremodo penalizzante per le piccole imprese dell’edilizia in questa fase congiunturale particolarmente negativa per il settore.

Patente a punti in edilizia: no da Confartigianato edilizia.

Patente a punti in edilizia: no da Confartigianato Edilizia

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“Per le imprese edili è una batosta da 300 milioni di euro, costosa, inefficace e discriminatoria. La sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia”. Così il Presidente di ANAEPA - Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli, ha espresso la propria contrarietà all’istituzione di una ‘patente a punti’ in edilizia, misura annunciata dal Governo per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni ai fini della loro partecipazione ad appalti e per accedere a finanziamenti pubblici.
Confartigianato Edilizia contesta il provvedimento, giudicandolo l’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti e che alle aziende costerà non meno di 300 milioni di euro. Il meccanismo con il quale vengono attribuiti i punti della patente penalizza le piccole imprese rispetto alle grandi aziende. Tutto ciò senza garantire maggiore efficienza nella gestione della sicurezza sul lavoro.
Secondo Redaelli, “la patente a punti in edilizia rischia di trasformarsi in un nuovo Sistri, vale a dire in un sistema costoso e complesso per le imprese ma inefficace rispetto all’obiettivo che si prefigge. Un adempimento oneroso, inutile e complicato che rischia di dare il colpo di grazia alle imprese del settore costruzioni alle prese con una crisi profonda che, nel 2102, ha provocato la perdita di 122.000 addetti e 61.844 aziende”.
“La sicurezza sul lavoro – aggiunge il Presidente Redaelli – non si tutela con la burocrazia. Nel caso della patente a punti, si finirebbe per creare un nuovo ‘carrozzone’ burocratico che appare finalizzato a ‘fare cassa’ sulle spalle delle imprese, drenando almeno 300 milioni di euro, sommando gli oneri di iscrizione all’apposita sezione presso le Camere di commercio e le spese per tutti gli altri adempimenti, tra cui la formazione, la dotazione di nuove attrezzature, la nomina del responsabile tecnico”.
“Il Testo Unico sulla sicurezza del lavoro – conclude il Presidente di  ANAEPA Confartigianato Edilizia - contiene già le norme per garantire la sicurezza e per punire le violazioni. Non abbiamo bisogno di nuovi costi e di nuovi adempimenti. Invece si continua ad introdurre burocrazia, oneri procedurali ed economici, enti pubblici e privati ai quali chiedere autorizzazioni. E la tanto annunciata semplificazione, che fine ha fatto?”.
A tal proposito, le Organizzazioni dell’artigianato hanno inviato una lettera al Ministro Giovannini al fine di scongiurare l’emanazione del Decreto oltremodo penalizzante per le piccole imprese dell’edilizia in questa fase congiunturale particolarmente negativa per il settore.

mercoledì 13 novembre 2013

FISCO SU IMMOBILI/ Rilevazione di Confartigianato



FISCO SU IMMOBILI/ Rilevazione di Confartigianato

Con Imu e Trise, nel 2014 le tasse immobiliari sulle imprese
Cresceranno di 1,1 miliardi  (+9,6% rispetto al 2013)
Aldo Mantovani: ancora una volta penalizzato il mondo dell’edilizia e le imprese familiari !


Le tasse sugli immobili produttivi cambiano nome ma non diminuisce il loro impatto sugli imprenditori. Al contrario, nel 2014, con l’effetto combinato di IMU e della nuova TRISE, la tassazione immobiliare sulle imprese aumenterà fino a 1,1 miliardi, vale a dire il 9,6% in più rispetto al 2013.

L’incremento del prelievo fiscale sulle imprese derivante dai nuovi tributi immobiliari è stato calcolato dall’Ufficio studi nazionale della Confartigianato. L’aumento di 1,1 miliardi scaturisce dall’ipotesi più probabile dell’applicazione dell’aliquota TASI intermedia dell’1,9 per mille.

Il prossimo anno, quindi, l’impatto dell’Imu sugli immobili strumentali delle aziende, unito a quello della TRISE sui rifiuti e i servizi indivisibili, si attesterà a 12,8 miliardi di euro, con un incremento del 9,6% rispetto al 2013 e del 51,4% rispetto al 2011.
In particolare, rileva Confartigianato, per quanto riguarda l’IMU, le imprese nel 2014 pagheranno 7,3 miliardi (+50,4% rispetto al 2011), mentre per la TRISE il costo a carico degli imprenditori sarà pari a 5,5 miliardi (+52,8% rispetto al 2011).
Tra il 2011 e il 2014, l’aumento medio annuo della tassazione immobiliare sulle imprese è stato del 14,8%. Incrementi decisamente non proporzionali con l’andamento negativo dei risultati aziendali provocati dalla crisi: tra il 2010 e il 2013, infatti, il fatturato delle imprese manifatturiere è diminuito dello 0,5%, quello delle imprese di costruzioni è sceso del 9,4%, e per le aziende del commercio è calato dell’1,2%.

All’impatto dei nuovi tributi, fa poi notare Confartigianato, si somma un paradosso  contenuto nella legge di stabilità: infatti, l’incremento della tassazione derivante da IMU e TRISE finirà per annullare la diminuzione del carico fiscale sul costo del lavoro a carico delle imprese previsto nella manovra di finanza pubblica con la riduzione dei contributi non previdenziali e le detrazioni Irap per i nuovi assunti.

Il Presidente della Confartigianato di Latina, Aldo Mantovani, anche in qualità di dirigente nazionale della ANAEPA, la sezione edile di Confartigianato, esprime contrarietà poiché a pagare alla fine sono sempre le imprese familiari e, indirettamente, il comparto dell’edillizia, realtà produttiva strategica per lo sviluppo economico anche della nostra provincia.
Latina 13 novembre 2013
Confartigianato Imprese Latina

Il Ministero dell’Interno e le Confederazioni dell’Artigianato e delle Pmi insieme per la legalità e la sicurezza delle imprese

Confartigianato: SICUREZZA

Il Ministero dell’Interno e le Confederazioni dell’Artigianato e delle Pmi
insieme per la legalità e la sicurezza delle imprese
 
Firmato oggi a Verona un Protocollo quadro nazionale.

Intensificare la collaborazione tra Organizzazioni imprenditoriali e forze dell’ordine per combattere la criminalità che colpisce le imprese.
E’ l’obiettivo del Protocollo quadro per la legalità e la sicurezza delle imprese firmato oggi a Verona dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano e dai vertici di Confartigianato, Cna e Casartigiani.
Per Confartigianato ha sottoscritto l’intesa il Presidente Giorgio Merletti.
Il Protocollo, che ha durata triennale, prevede la realizzazione di iniziative per difendere i piccoli imprenditori dai fenomeni di criminalità attraverso programmi di informazione e di formazione, misure di prevenzione e strumenti di protezione e contrasto dei reati predatori.
Il Ministero dell’Interno diffonderà materiale informativo e divulgativo sulle buone prassi da seguire per ridurre il rischio di furti e rapine e per consentire agli imprenditori di fornire alle forze dell’ordine informazioni utili ad individuare i responsabili dei reati. Il Viminale, inoltre, si impegna a formare, attraverso il personale delle forze dell’ordine, gli imprenditori nell’adozione di efficaci misure di autoprotezione.
Da parte loro, le Organizzazioni artigiane promuoveranno la diffusione dei contenuti del Protocollo attraverso la sottoscrizione di accordi tra le Associazioni territoriali e le Prefetture, la partecipazione degli imprenditori alle attività di formazione per contrastare la criminalità, la diffusione di sistemi di videosorveglianza e l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
In particolare, il Ministero dell’Interno e le Organizzazioni imprenditoriali si impegnano a promuovere  l’adozione, da parte delle imprese artigiane e delle piccole aziende, di sistemi di videosorveglianza e di sicurezza tecnologicamente avanzati, anche attraverso la predisposizione di un disciplinare tecnico in tema di video allarme antirapina.
Il disciplinare tecnico organizzativo definirà  le funzionalità del sistema di video allarme antirapina, i criteri per la scelta delle imprese fornitrici, le modalità per adeguare gli impianti già esistenti e gli adempimenti relativi alle nuove attivazioni.
Le Prefetture favoriranno lo sviluppo operativo del sistema, sottoscrivendo con le articolazioni territoriali delle Confederazioni i relativi Protocolli.

sabato 9 novembre 2013

BASTA BUROCRAZIA ! “Confartigianato” dà il via all’Osservatorio anti-burocrazia, da oggi on line sul sito www.confartigianato.it”



BASTA BUROCRAZIA !
“Confartigianato” dà il via all’Osservatorio anti-burocrazia, da oggi on line sul sito www.confartigianato.it”

31 miliardi l’anno bruciati dalle imprese in adempimenti amministrativi



Ora anche le imprese della provincia di Latina, possono “denunciare” i problemi che hanno con la burocrazia, partecipando all’osservatorio on line di Confartigianato.

30,98 miliardi l’anno: è il costo annuo degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese italiane. Un onere enorme, pari a 2 punti di PIL, e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro l’anno. L’insostenibile pesantezza della burocrazia confina l’Italia al 73° posto, tra i 185 Paesi del mondo, nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa. Questi costi potrebbero diminuire di 8,49 miliardi, pari al 29% in meno, se venissero attuati i provvedimenti di semplificazione varati tra il 2008 e il 2012. Norme che dovrebbero alleggerire costi e vincoli burocratici in materia di lavoro e previdenza, fisco, privacy, appalti, ambiente, edilizia.
Ma gli effetti di questi provvedimenti sono ancora tutti da dimostrare. Confartigianato ha quindi deciso di misurare la reale efficacia per gli imprenditori di queste leggi di semplificazione e individuare nuovi interventi di sfoltimento della giungla burocratica. Per questo da oggi, sul portale di Confartigianato www.confartigianato.it è attivo l’osservatorio ‘Follia burocratica? Raccontaci la tua’.
Uno spazio nel quale gli imprenditori possono raccontare le loro esperienze, denunciare le loro storie di ordinaria follia burocratica. In pochi click, si può compilare un questionario, segnalando le complicazioni che rendono difficile l’attività produttiva.
La consultazione resterà attiva fino al 31 gennaio 2014 e le segnalazioni degli imprenditori verranno raccolte in un rapporto finale di proposte che sarà presentato al Governo e al Parlamento.
Anche nella nostra provincia, ha sottolineato il direttore di Confartigianato Ivan Simeone, abbiamo voluto promuovere ed amplificare questa iniziativa on line nazionale, affinchè si possa cercare di fare un quadro il più possibile esatto dei problemi che i nostri piccoli imprenditori vivono giornalmente. Le leggi antiburocrazia ci sono ma devono funzionare realmente. Sarà nostra premura –continua Ivan Simeone- sederci poi intorno ad un tavolo, con le Istituzioni locali, per ragionare insieme come migliorare il rapporto tra pubblica amministrazione e mondo della piccola impresa e attività produttive, comune per comune. Per superare questa crisi bisogna fare sinergia operativa e non partite in solitaria”.

Latina 9 novembre 2013
Confartigianato Imprese Latina