giovedì 30 dicembre 2021

Intorno al saggio "Un mondo aperto per una buona politica" ....

 Papa Francesco “Populista gesuita”?

No “semplicemente” Cattolico.

 

di Ivan Simeone

Sul quotidiano Il Tempo del 30 dicembre, a firma di Riccardo Manzoni, è stata pubblicata una bella ed interessante presentazione del saggio “Un mondo aperto per una buona politica”, edito da Catagalli a firma Lucio Romano, Vannino Chiti e Paolo Corsini. Certamente un saggio da leggere che analizza l’azione sociale e politica -in senso lato- portata avanti da Papa Bergoglio.

Il titolo dell’articolo è certamente intrigante: “Il Populista gesuita sulle orme di Pèron, Castro e Chavez”; un frullato misto di sensazioni social-populiste in salsa latinoamericana. Certamente titolo ad effetto. Ma ecco che alcune riflessioni sono d’obbligo per chi è attento al sociale ed alla politica, raccogliendo l’invito del Santo Padre a non rimanere alla finestra. In queste teorie ci si richiama ad una “terza via” tra il pensiero e l’analisi marxista e quella capitalista e iperliberista e sembra che tutto sia nuovo e legato all’esperienza culturale di questo nostro Papa argentino, ma di “terza via” se ne è parlato da sempre analizzando e studiando le varie Encicliche sociali della Chiesa cattolica. Già con Giovanni Paolo II nella “Laborem Exercens” -1981- e nella “Centesimus Annus” -1991- è emersa in maniera palese la visione sociale di un grande impegno politico. 

Oggi è Papa Francesco che ripropone con vigore, attualizzando ai nostri tempi ed alle nostre emergenze sociali, un impegno politico pregno di socialità. Basta andarsi a studiare la “Fratelli Tutti” quando parla di “buona politica”, in particolare nel quinto capitolo dedicato a “La migliore politica”, o la stessa “Evangelii Gaudium”, prima esortazione apostolica di Papa Francesco che è il Suo biglietto da visita.

Per comprendere il pensiero sociale del Santo Padre, bisogna andare a rileggerci il saggio “Noi come Cittadini Noi come Popolo” -Edizioni Jaca Book-, nato dal discorso che l’allora Cardinale di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio –siamo nel 2010- fece in occasione dei festeggiamenti dei duecento anni dell’indipendenza dell’Argentina. Un discorso rivolto a tutti i governanti. E’ un saggio importante che fa comprendere appieno la sensibilità politica e sociale del Santo Padre, oggi sempre “tirato per la giacca” ora da questa cordata partitica ora dall’altra, perdendo di vista il grande messaggio di visione e l’indicazione della strada che dovremmo percorrere. Questo saggio è un vero atto di accusa di una mentalità politica corrente che sta mortificando la vera democrazia a favore di oligarchie economiche che, di fatto, sospingono verso un divorzio tra popolo, rappresentanti ed èlite e si guarda ad una “via d’uscita” rappresentata da un recupero della vita democratica partecipata dal popolo, termine caro al Santo Padre, concetto ben differente da “populismo”.

Ecco si vuole andare verso un rinnovamento della politica che deve basarsi principalmente su due concetti chiave, quali “il popolo” e un “nuovo progetto politico integrativo”.

SE Mario Toso, che ha curato la prefazione del saggio “Noi come Cittadini Noi come Popolo”, ha evidenziato come “il rischio della democrazia contemporanea, peraltro già molto ridimensionata sul piano della sovranità nazionale a motivo di processi globali in atto, è quello di fallire i suoi obiettivi di bene comune (…) e di trasformarsi in regime autoritario, in mano a pochi, a vantaggio di pochi”.  SE Toso conclude la prefazione evidenziando la necessità di avere nuovi leader..…”Urgono Leader che sappiano esercitare l’autorità con intelligenza, con ponderatezza e coraggio insieme, e che non abbiano paura dell’innovazione. E’ proprio  da classi dirigenti rinnovate, conclude SE Mario Toso, formate professionalmente e moralmente, che può partire uno stimolo decisivo per attivare un più alto tasso di partecipazione politica”.

Il Messaggio sociale del Santo Padre non possiamo e né dobbiamo racchiuderlo in un angusto spazio ideologico (se ancora esistono le ideologie) volendogli a forza “appiccicargli addosso” una etichetta ben specifica. Il Messaggio di Papa Francesco non è “gesuitico” o terzomondista ma “semplicemente” Cattolico.

lunedì 6 dicembre 2021

News CLAAI Assimprese - Nuove Disposizioni COVID

Regole Covid dal 6 dicembre, controlli e guida per le festività

Riproponiamo una informativa tratta da PMI.IT che riqualifica in modo completo le nuove disposizioni in vigore dal 6 dicembre 2021.

Guida alle nuove regole Covid da lunedì 6 dicembre in zona bianca e in tutta Italia, passaggi di colore in base al monitoraggio ISS e situazione vaccini.

Le nuove regole Covid

Fotografia da "Regione Lombardia"
con il Super Green Pass in zona bianca e l’estensione del Green Pass “semplice” ai mezzi pubblici e gli alberghi, entrano in vigore lunedì 6 dicembre: nel primo caso si protraggono fino al 15 gennaio, nel secondo caso sono permanenti. Nel frattempo, continuano a peggiorare i dati sui contagi, con la provincia di Bolzano che entra in zona gialla affiancando il Friuli Venezia Giulia.

Super Green Pass in zona bianca

Da lunedì 6 dicembre 2021 fino a sabato 15 gennaio 2022 entrano in vigore le nuove regole anti Covid previste per le festività natalizie, che sostanzialmente prevedono il ricorso al Green Pass rafforzato. Su questo unto è intervenuta anche la Circolare del Ministero dell’Interno datata 2 dicembre, che detta le linee guida ai Prefetti per effettuare i controlli.

Le restrizioni Covid sotto le Feste

Per una serie di attività legate alla vita sociale, analogamente a quanto già avviene dal 29 novembre in zona gialla o arancione, non basta più avere la normale Certificazione Verde Covid rilasciata dopo un tampone negativo ma ci vuole il cosiddetto Super Green Pass a seguito di un vaccino o guarigione dal virus Sars-Cov-2. Il documento è obbligatorio nei seguenti casi:

cinema, teatri, spettacoli ed eventi sportivi,

ristorazione al tavolo al chiuso,

feste e cerimonie pubbliche (per i matrimoni basta invece il tampone),

discoteche.

Estensioni Green Pass

Da lunedì 6 dicembre, il green pass semplice viene esteso a nuovi ambiti oltre a quelli già previsti. In particolare:

  • lavorare in presenza,
  • mezzi di trasporto e mezzi pubblici,
  • alberghi, e ristoranti degli alberghi per i clienti che soggiornano nella struttura,
  • palestre e sport al chiuso, spogliatoi e docce.

Attenzione: le regole appena esposte valgono per tutti coloro che hanno almeno 12 anni, mentre i bambini che non hanno ancora compiuto questa età non hanno alcun obbligo, così come anche i soggetti che sono esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.

Le restrizioni in zona gialla

Per le attività sopra riportate, ci vuole sempre il Super Green Pass (anche dopo il 15 gennaio), se ci si trova in una zona gialla o arancione. Inoltre, scatta anche la mascherina all’aperto.

Durata dei Green Pass

Chi effettua il vaccino, tanto dopo la seconda o dopo la terza dose di vaccino (o unica dose per i guariti) avrà una Certificazione con durata 9 mesi (quelle già rilasciate nei mesi scorsi, saranno aggiornate in automatico alla nuova validità ridotta il giorno 15 dicembre 2021).

Il Pass semplice a seguito di guarigione dura invece i consueti 6 mesi.

I Green Pass dopo un tampone durano 72 ore per quelli molecolari e 48 ore per quelli rapidi. Si può continuare a farne uso come in precedenza per andare a lavoro e fare compere, oppure per viaggiare e prendere mezzi pubblici, mentre non bastano più per le attività “sociali”.

Lo scopo è quello di evitare nuove chiusure in caso di passaggio in zona gialla o arancione, limitando le restrizioni ai soggetti più a rischio perché non vaccinati.

Controlli

Il rispetto delle nuove disposizioni «finalizzate al contenimento della pandemia è la vera chiave per rafforzare le primarie esigenze di tutela della salute pubblica e per non vanificare gli sforzi già compiuti in tale direzione», si legge nella Circolare del Viminale, che fornisce indicazioni specifiche ai prefetti sui controlli delle certificazioni Covid.

In generale, vanno previsti tavoli tecnici con i Questori, che consentano la necessaria armonizzazione della diverse attività di controllo. Viene posto l’accento sulla necessità di intensificare i controlli nelle zone particolarmente affollate, nei fine settimane, nei giorni delle festività natalizie e di fine anno.

Nei ristoranti, bar e locali, l’indicazione del ministero è di utilizzare i vigili, con un’attenta pianificazione che non si sovrapponga ai normali controlli di Guardia di Finanza e altre forze di polizia. Ricordiamo che per i controlli del green pass si utilizza la app VerificaC19, che è stata aggiornata per controllare anche il Super Green Pass.

Sui mezzi pubblici vengono effettuati da polizia, carabinieri e vigili urbani, oltre che dal personale delle aziende di trasporto (controllori e addetti). Le verifiche non devono compromettere però le esigenze di fluidità del servizio, soprattutto per scongiurare assembramenti e problemi di ordine pubblico, da qui la consapevolezza che in sostanza saranno svolti a campione. Per i trasgressori sono previste multe fino a mille euro.

 

giovedì 2 dicembre 2021

News - CLAAI Assimprese

 

Contributi a fondo perduto attività chiuse, domande al via

da PMI.it

Dal 2 al 21 dicembre, discoteche e altre imprese chiuse per Covid possono chiedere il contributo a fondo perduto del Sostegni bis: istruzioni online.

Le discoteche e le altre imprese che hanno dovuto sospendere l’attività per almeno 100 giorni fra il primo gennaio e il 25 luglio 2021 possono chiedere il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni bis presentando domanda dal 2 al 21 dicembre. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto moduli e procedure, indicate nel provvedimento del 29 novembre 2021 in attuazione dell’articolo 2 del decreto 73/2021, su cui è intervenuto poi il DM Sviluppo Economico del 9 settembre scorso, che ha fissato criteri precisi e individuato le attività aventi diritto.

Il ristoro può arrivare a 25mila euro, a cui si aggiunge una somma che va dai 3mila ai 12mila euro, a seconda dei ricavi. Spetta alle discoteche, e ad altre attività economiche, elencate nell’allegato al decreto sopra citato (cinema, teatri, musei, convegni, palestre) che, per effetto delle misure anti Covid, sono rimaste chiuse per almeno cento giorni nel primo semestre 2021.

La domanda si presenta online, utilizzando l’apposito modello approvato dalle Entrate, che mette a disposizione anche un software gratuito. Può essere trasmessa direttamente dal richiedente, oppure tramite intermediario. Bisogna inviarla dal 2 al 21 dicembre 2021: nell’arco di questo periodo è possibile presentare una nuova domanda per correggere eventuali errori. Il Fisco effettua controlli successivamente, dopo la chiusura dei termini di presentazione. A quel punto, prima vengono divise le risorse fino a un massimo di 25mila euro per ciascun richiedente e poi le eventuali rimanenze vengono distribuite in base al fatturato, nel seguente modo.

  • Attività con ricavi e compensi fino a 400mila euro: contributo di 3mila euro;
  • Attività con ricavi fra 400mila e 1 milione di euro: 7mila 500 euro;
  • Attività con ricavi sopra il milione di euro: 12mila euro.

Se quest’ultima riparto non è possibile perché le risorse non bastano, viene previsto un minimo di 3mila euro per ciascun beneficiario, e si aggiunge poi una somma alle imprese che avrebbero diritto a un contributo superiore, rapportato alle risorse ancora disponibili. Il contributo viene versato direttamente sul conto corrente (bisogna indicare l’IBAN nell’istanza). Nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi viene inviata apposita comunicazione nella sezione dedicata ai contributi a fondo perduto.

venerdì 5 novembre 2021

IMPRESE e MANOVRA 2022: LUCI e OMBRE ....

Credito per le attività produttive: cosa ci aspetterà nel 2022 ? Verso un percorso ad ostacoli ?   Ivan Simeone – CLAAI Assimprese Lazio Sud

Leggendo i numerosi interventi previsti nella Manovra del Governo per il 2022,  evidenzia Ivan Simeone Direttore della CLAAI Assimprese Lazio Sud, la Confederazione delle imprese artigiane e PMI, vi sono alcuni aspetti positivi ma anche diverse perplessità. Ovviamente bisognerà attendere l'approvazione definitiva del provvedimento ma la linea è certamente tracciata. Se verrà tutto confermato (il condizionale è d'obbligo e sicuramente vi saranno non pochi "aggiustamenti") riguardo al credito per le nostre imprese, si avrà una sostanziale riconferma dei vari interventi ma con percentuali minori di garanzie da parte dello Stato e, comunque uno stop definitivo è previsto per il Luglio 2022, tranne che per interventi con "finanziamenti SACE".

In estrema sintesi, continua il Direttore della CLAAI Assimprese, possiamo evidenziare alcuni interventi, come la possibilità di una nuova sospensione dei mutui prima casa per autonomi e liberi professionisti, in riferimento al Fondo Gasparrini; una proroga sostanziale di quello che erano i "Decreti Liquidità e Sostegni bis" con finanziamenti garantiti dal Fondo centrale di garanzia per una percentuale minore. Le garanzie dovrebbero essere del 80% (quella già del 100%) fino ad un massimo di 30 mila euro e sarà prevista una commissione.

Molte altre sono le opportunità. Evidenziamo i bonus per il settore dell'edilizia che, se è certamente positiva la prosecuzione degli interventi che vengono prorogati al 2024, vi è da stigmatizzare la diminuzione della percentuale delle detrazioni. Questo penalizza il comparto edile proprio ora che stava avendo una "boccata di ossigeno" e tutti sappiamo che intorno al mondo dell'edilizia si sviluppa l'economia di un territorio. Si spera che venga “aggiustato” il tiro.

Per le imprese vi è la buona notizia di una proroga della "Transizione 4.0" fino al 2025 anche se con alcuni cambiamenti, come è rifinanziata la Nuova Sabatini per l'acquisto di beni strumentali egli interventi a sostegno dell'internazionalizzazione. E' anche prevista una riforma degli ammortizzatori sociali con un aumento dei sussidi e una estensione della cassa integrazione per alcune tipologie di imprese che oggi sono escluse.

Ovviamente, conclude Ivan Simeone,  sono queste indicazioni che dovranno poi essere approvate e soggette ad un dibattito in ambito politico. Vedremo cosa ci riserverà la politica e gli interventi delle parti sociali. Come CLAAI certamente l’attenzione sarà alta.

giovedì 21 ottobre 2021

CLAAI Assimprese Lazio Sud / la "Nuova Sabatini" : più risorse per le nostre imprese......

 

Nuova Sabatini: rifinanziati gli investimenti delle PMI

da PMI.it
Nuova Sabatini: più risorse 2021 per incentivare gli investimenti produttivi delle PMI, con acquisto o leasing di beni strumentali materiali e immateriali.

Rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, agevolazione ministeriale che incentiva gli investimenti produttivi delle PMI (piccole e medie imprese) per l’acquisto di beni strumentali: lo stanziamento è previsto dalla  legge di assestamento di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021, pubblicata in Gazzetta ufficiale (G.U. n.226/2021).

Già il Decreto Sostegni bis aveva previsto un plafond di 425 milioni di euro per l’anno 2021, destinate alla riapertura dello portello per la presentazione delle domande a partire dallo scorso luglio. Adesso, con la nuova iniezione di liquidità, il fondo per la Nuova Sabatini arriva ad un ammontare complessivo di risorse pari a 725 milioni di euro.

Le PMI possono dunque continuare a presentare domanda per le agevolazioni sull’acquisto di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali), senza temere una nuova chiusura dello sportello.

Ricordiamo che per il 2021, alle imprese vengono erogate le quote di spettanza in un’unica soluzione, anche se non espressamente richiesto.  Il Decreto Lavoro (DL 99/2021, articolo 5: “Semplificazione e rifinanziamento della misura Nuova Sabatini”), ha infatti previsto l’erogazione accelerata delle quote di contributo in favore di tutte le PMI, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda e dall’importo del finanziamento

Per assistenza pratiche e consulenza, CLAAI Assimprese con il proprio Sportello "Artigiancassa Point" è operativa. Latina Via Carducci 7

Info: credito@claai-assimprese.it

venerdì 15 ottobre 2021

News CLAAI Assimprese /Operatori turistici: contributi a fondo perduto dal 15 ottobre

 

Ristori al Turismo, online i nuovi bandi: domande dal 15 ottobre

Pubblicati i bandi per le imprese del Turismo con diritto al contributo a fondo perduto del Dl Rilancio: domanda online entro il 29 ottobre per il ristoro.

Da venerdì 15 ottobre, le imprese del Turismo possono chiedere online i contributi a fondo perduto (ristoro diretto) per i mancati introiti dovuti alla crisi Covid: la UE ha autorizzato l’apposito fondo istituito dal Dl Rilancio (articolo 182, comma 1, DL 34/2020). A tale scopo, il Ministero del Turismo ha pubblicato quattro avvisi sul proprio sito, rivolti ai seguenti beneficiari:

 

  • attività turistico-ricettive con ricavi o compensi 2019 superiori a 10 milioni di euro;
  • agenzie di animazione per feste e villaggi turistici;
  • enti che gestiscono, a scopo turistico, siti speleologici e grotte;
  • agenzie di viaggio e tour operator che non hanno già presentato stanza di contributo.

Come presentare domanda 

Le domande possono essere compilate e trasmesse online, direttamente o da un delegato, dalle ore 12:00 del 15 ottobre alle ore 17:00 del 29 ottobre, tramite sportello telematico disponibile sul sito del Ministero del Turismo, con credenziali SPID o CNS (seguendo le istruzioni contenute nel manuale operativo). Al termine della compilazione si deve scaricare la distinta, da firmare digitalmente e poi caricare e trasmettere sempre attraverso lo sportello telematico raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.ministeroturismo.gov.it. E’ inoltre attivo un canale di assistenza, telefonica e via mail.

Come calcolare il contributo

  • Per la determinazione il ristoro, le agenzie di viaggio, di animazione, i tour operator e i villaggi turistici devono inserire nella domanda l’importo del fatturato o i corrispettivi (dei periodi compresi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019,  tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2019, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 e tra il 1° gennaio e  il 30 giugno 2021) ed i ricavi relativi al 2019 e al 2020.
  • Le strutture ricettive devono riportare l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 e 2020,
  • Gli enti gestori dei siti speleologici devono indicare l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi derivanti dall’esercizio dell’attività di gestione a fini turistici dei siti in questione e delle grotte (dei periodi compresi tra il 1° marzo e il 31 dicembre 2019 e tra il 1° marzo e il 31 dicembre 2020), oltre ai ricavi conseguiti negli stessi anni.

L’assegnazione dei contributi sarà definita in seguito all’istruttoria effettuata sulle domande pervenute e dunque non si tratta di una procedura a sportello.

I bandi per i diversi beneficiari

  • Bando Imprese turistico-ricettive (codici Ateco 55.10.00, 55.20.10, 55.20.20, 55.20.30, 55.20.40, 55.20.51, 55.20.52, 55.30.00, 55.90.20 e 96.04.20): importo massimo di 1,8 milioni per ciascun beneficiario. I richiedenti devono essere in possesso di partita IVA attiva al 1° gennaio 2020, avere sede legale in Italia, non essere destinatari di sanzioni interdittive (articolo 9, comma 2, Dlgs n. 231/2001), essere in regola con gli obblighi fiscali, previdenziali e assicurativi, non trovarsi in difficoltà al 31 dicembre 2019 (regolamento Ue n. 651/201) salvo microimprese o piccole imprese di cui all’allegato I dello stesso regolamento Ue (purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non destinatarie di aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione), non essere destinatarie di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni.
  • Gli importi previsti:
    •  mille euro con ricavi e compensi 2019 fino a 100mila euro;
    •  4mila euro con ricavi o compensi fra 100mila e 400mila euro;
    •  5mila euro con ricavi o compensi fra 400mila e 1 milione;
    •  10mila euro con ricavi o compensi fra 1 e 5 milioni;
    •  100mila euro con ricavi o compensi fra 5 e 10 milioni.
  • Agenzie di viaggio e tour operator: i destinatari non devono aver già presentato un’istanza di contributo ai sensi dell’articolo 4 del decreto dirigenziale del 15 settembre 2020, devono essersi costituiti entro il 28 febbraio 2020 e, al momento della presentazione dell’istanza, devono esercitare un’attività di impresa identificata dai codici Ateco 79.1, 79.11 e 79.12. L’attività deve essere primaria o prevalente a meno che l’impresa non sia in grado di dimostrare, in maniera univoca, le perdite di fatturato e corrispettivi riferibili alle predette attività.Ristori calcolati con le seguenti aliquote:
    • 30%: imprese con ricavi fino a 400mila euro nel periodo d’imposta 2019;
    • 20%: ricavi fra 400mila e 1 milione di euro;
    • 10%: ricavi fra 1 e 50 milioni milioni di euro;
    • 5%: ricavi superiori a 50 milioni di euro.
  • Agenzie di animazione e villaggi turistici: i requisiti sono quelli dettati dall’articolo 7, comma 2, del Dm Turismo del 24 agosto 2021. Il contributo è calcolato in base alla differenza tra fatturato medio mensile 2019 e periodo dal gennaio 2020 – giugno 2021.
  • Enti gestori siti speleologici e grotte: i contributi vanno agli enti che gestiscono, a fini turistici, siti speleologici e grotte. Ci sono a disposizione per il 2021 2 milioni di euro, di cui al fondo istituito dall’articolo 6-bis, comma 11, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137.

da PMI.it del 14 ottobre 2021

martedì 5 ottobre 2021

CLAAI Assimprese: contributi per imprese femminili

 

Firmato il decreto per il “Fondo Impresa Donna”. Nuove agevolazioni per le donne imprenditrici.

 

Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

Nei giorni scorsi il Ministro per lo sviluppo economico Giorgetti ha firmato il decreto che rende operativo il “Fondo Impresa Donna” che offrirà, nel prossimo futuro, diverse opportunità di finanziamenti agevolati e a fondo perduto, per le donne che gestiranno delle attività d’impresa.
Per l’operatività bisognerà ancora attendere qualche tempo e indicazioni verranno da un prossimo Decreto del MISE, ma bisogna tenersi pronti e monitorare per bene il tutto. Se non vi saranno cambiamenti, il “Fondo Impresa Donna” sarà operativo con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Parliamo di un importo di circa 40 milioni di euro cui si dovrebbero aggiungere altri 400 milioni dal PNRR. Ovviamente per accedere a questi finanziamenti si dovrà partecipare a particolari bandi di progetto. I Finanziamenti e le agevolazioni saranno orientate per sostenere le spese per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e per consolidare quelle già operative. I contributi a fondo perduto dovrebbero essere di circa l’80% delle spese fino a 50 mila euro. Nel caso di donne disoccupate la copertura sarà del 90%. Finanziamenti anche per sostenere le attività imprenditoriali già operative. Sono previsti contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati anche a tasso 0, voucher per l’attività di consulenza.
Potranno accedere a questi benefici le cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti di cda per almeno due terzi di donne; imprese individuali la cui titolare è una donna; lavoratrici autonome. I settori per i quali si può presentare domanda sono industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo. Le imprese costituite da meno di un anno, o le persone fisiche che intendono avviare l’attività, possono presentare domanda se hanno sede legale e/o operativa in Italia. La presentazione delle domande/progetti avverranno esclusivamente su piattaforma on line e questo determinerà una preparazione amministrativa e pre-istruttoria attenta e professionale per ovviare a problemi di esclusione. Verranno presi in considerazione i progetti da realizzare entro due anni e con un budget ammissibile entro i 250mila euro per le nuove imprese. Le spese ammissibili per le imprese già esistenti invece è più alto, e ammonta a 400mila euro. Ovviamente dobbiamo attendere (e verificare bene) il nuovo Decreto che renderà il tutto operativo. La “CLAAI Assimprese Lazio Sud” (progetti@claai-assimprese.it), con i propri consulenti, offre un servizio di accompagnamento per le proprie imprese alla presentazione dei bandi che poi, in realtà, sono dei progetti da realizzare con tanto di pianificazione finanziaria. Questa nuova opportunità va ad integrarsi nei più vasti strumenti di sostegno all’imprenditorialità. In quest’ottica la CLAAI Assimprese è Sportello “Artigiancassa Point” - Via Carducci 7 Latina- grazie ad una convenzione diretta con finanziamenti a medio e breve termine. Inoltre CLAAI Assimprese è anche convenzionata con l’Ente Nazionale del Microcredito per supportare start up e nuove attività imprenditoriali con finanziamenti fino a 40 mila euro.

Latina 5 ottobre 2021