venerdì 26 luglio 2013

Credito alle piccole imprese: accordo Confartigianato Unicredit



CREDITO

Accordo
Confartigianato & UNICREDIT.
Nuovo accordo per le aziende artigiane e piccole imprese.
5 miliardi di euro di cui 3 miliardi per le microimprese…..


E’ stato sottoscritto un accordo tra la Confartigianato Imprese Latina e l’ Unicredit.  Lo scorso giovedì 25 luglio, in virtù di una convenzione nazionale, “Impresa Italia”, presso la Confartigianato di Latina il Presidente provinciale Aldo Mantovani, con il Direttore Ivan Simeone, ha sottoscritto un nuovo accordo con l’Unicredit, per un sostegno creditizio alle piccole imprese e alle aziende artigiane della provincia di Latina. Per l’ Unicredit erano presenti il Direttore territoriale commerciale Area centro Angelo Maria Marocco e il Direttore Area Commerciale di Latina Carlo Emanuele Savoia. Con questo nuovo accordo, ha sottolineato il Presidente Confartigianato Aldo Mantovani, si vuole offrire al mondo della piccola impresa e dell’artigianato locale, un ulteriore strumento per affrontare quella che è la criticità del momento. La sinergia “banca, associazione di categoria e confidi” può offrire un concreto sostegno per l’accesso al credito. Con questo accordo, Unicredit si è impegnata a mettere a disposizione delle micro e piccole imprese meritevoli un plafond di finanziamenti per complessivi 5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi riservati alle microimprese.  Le opportunità per le piccole attività  (fatto salvo il “merito creditizio” è bene specificare!) variano da finanziamenti a medio lungo termine a mutui chirografari per fotovoltaico, da mutui ipotecari ad operazioni a breve termine, compresi anticipo fatture, conti correnti, crediti IVA…..Inoltre, sempre in virtù di questa nuova convenzione “Confartigianato – Unicredit”, sono a disposizione diversi prodotti che vanno a “ritagliarsi” sulle esigenze dell’imprenditore come anticipo scorte, fido di cassa, operazioni finanziarie per l’estero, operazioni per riequilibri finanziari….Per approfondimenti e informazioni, la dott.ssa Angela de Tursi dell’ufficio credito della Confartigianato di Latina, è a disposizione delle imprese previo appuntamento contattando il numero 0773.666593 di Latina o e mail latina.credito@mail.confartigianato.it
Inoltre “Confartigianato Latina” è anche “Sportello COOPFIDI”, il confidi regionale unitario, che supporta le aziende con cogaranzie con oltre 500 milioni di finanziamenti alle imprese garantiti in essere.

Latina 26 luglio 2013

Confartigianato Imprese Latina

giovedì 18 luglio 2013

Credito alle piccole imprese......

Credito alle piccole imprese......

Iniziative sul "credito" della Confartigianato.
Tasso al 2,40 con Euribor a tre mesi....
Sportello Artigiancassa. 

Sono numerose le iniziative e gli strumenti che la "Confartigianato Imprese Latina" sta mettendo in campo nell'ambito del credito, con il fine di cercare di supportare le piccole attività d'impresa e lee aziende artigiane.
Lo Sportello Artigiancassa Spa di Confartigianato e il consorzio garanzia fidi "Coopfidi" della Regione Lazio sono validi punti di riferimento che vengono completati con le numerose convenzioni stipulate da Confartigianato e in continuo aggiornamento.

Una opportunità è oggi la "liquidità breve"; un prodotto di finanziamento  a tasso variabile  destinato a risolvere i piccoli problemi di liquidità. 
Destinatari tutti i tipi di ditte o società. 
Scopo del finanziamento è il credito in conto corrente per elasticità di cassa . 
Importo minimo sono 1.000,00 euro e massimo 25.000,00 euro con un tasso di grande vantaggio al 2,40 più Euribor a tre mesi.

Per informazioni contattare l'ufficio credito della confartigianato di Latina al numero tel. 0773.666593 o inviare una e mail a: latina.credito@mail.confartigianato.it




lunedì 15 luglio 2013

ESTATE - Rilevazione di Confartigianato



ESTATE - Rilevazione di Confartigianato

 Effetto crisi: 7,8 milioni di italiani
rinunciano alle ferie estive.
In 1 anno le presenze turistiche
in Italia calano del 6,3%


Quest’anno la crisi costringe 7,8 milioni di italiani a rinunciare alle vacanze estive e condiziona le ferie di altri 23,3 milioni di nostri connazionali. Ma anche chi si metterà in viaggio porterà in valigia gli effetti delle difficoltà economiche.
Alla vigilia dell’esodo, Confartigianato ha misurato quanto pesa la crisi sull’estate degli italiani e sulle attività turistiche.
Il 55% dei vacanzieri nostrani ha scelto di trascorrere la villeggiatura in località italiane, mentre i Paesi europei sono la meta indicata dal 22% dei nostri connazionali, e l’11% preferisce località extra-Ue.
Il mare si conferma la destinazione privilegiata dal 49,3% degli italiani. Seguono le vacanze in montagna, scelte dal 12,6%, e quelle nelle città di interesse storico e artistico (10,7%).
Ma chi si mette in viaggio deve fare i conti con il caro-vacanze. Secondo la rilevazione di Confartigianato, tra il 2009 e il 2013 l’indice dei prezzi dei servizi per le vacanze è aumentato del 15,1%, e quello dei trasporti addirittura del 21,8%. Più contenuti i rincari dei pacchetti vacanze (+8,7%) e di alberghi e ristoranti (+6%).
L’impatto dell’inflazione sulle ferie degli italiani si fa sentire soprattutto per i carburanti che in Italia costano l’11,9% in più rispetto alla media dell’Eurozona. In particolare, il nostro Paese ha il record negativo per il prezzo della benzina verde, superiore dell’8,5% rispetto alla media Ue, e per quello del gasolio auto, superiore del 15,6% rispetto alla media europea.
Su chi parte e su coloro che restano a casa incombono le incertezze in tema di lavoro e fisco. Il tasso di disoccupazione è arrivato al 12,8%, mai così alto dal 1977. Per quanto riguarda le tasse, nel corso del 2012 la pressione fiscale ha registrato una crescita record pari a 1,4 punti di Pil e contemporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie è calato del 4,8%. Tra le voci che hanno pesato di più sui bilanci delle famiglie vi sono il passaggio da Ici a Imu, che ha comportato un maggiore esborso di 14,5 miliardi, e l’imposizione fiscale sui carburanti, aumentata di 5 miliardi tra il 2011 e il 2012.
La crisi ha influenzato pesantemente i flussi turistici in Italia. Confartigianato rileva che tra aprile 2012 e marzo 2013 il numero dei clienti, italiani e stranieri, di strutture ricettive e quello dei pernottamenti sono calati rispettivamente del 5,7% e del 6,3%. E rispetto ai 12 mesi precedenti, le presenze turistiche nel nostro Paese sono diminuite del 6%. E, così, l’Italia, nel 2012, si è classificata soltanto al terzo posto, dopo Francia e Spagna, nella classifica dei Paesi europei con il maggior numero di presenze turistiche.
A risentirne sono ovviamente tutte le attività imprenditoriali connesse al turismo, tra le quali operano 214.441 imprese artigiane, diminuite dello 0,4% tra marzo 2012 e marzo 2013.
“Il turismo – sottolinea il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – è uno dei settori fondamentali per l’economia del nostro Paese. Non possiamo perdere posizioni anche sul fronte dell’attrattività turistica. Per questo vanno intensificati gli sforzi per rilanciare lo sviluppo, rinvigorire i consumi delle famiglie, restituire competitività alla nostra offerta turistica e valorizzare le eccellenze del made in Italy che ci hanno resi famosi nel mondo: manifattura, ambiente e cultura che rappresentano i ‘motori’ della nostra economia”.

giovedì 11 luglio 2013

Sicurezza, dal 1° luglio le ammende e le sanzioni salgono del 9,6%



SICUREZZA

"Confartigianato Informa......"

Sicurezza, dal 1° luglio le ammende e le sanzioni 
salgono del 9,6%

          Confartigianato Imprese Lazio dichiara che il dl n. 76/2013, entrato in vigore il 29 giugno 2013, prevede multe più salate per gli inadempimenti sulla sicurezza lavoro. Le ammende e le sanzioni, infatti, salgono del 9,6% per le violazioni commesse dal 1° luglio 2013, senza arrotondamenti per i nuovi rapporti. 

         La norma, precisa il ministero, individua in un decreto direttoriale lo strumento per la rivalutazione quinquennale di ammende e sanzioni pecuniarie; e inoltre consente l’immediata applicazione della rivalutazione dal 1° luglio, in quanto già fissata nella misura del 9,6%. Per esempio, dimenticare di effettuare la valutazione dei rischi costa oggi al datore di lavoro da 2.740 a 7.014,40 euro, fino al 30 giungo la multa è stata da 2.500 a 6.400 euro. Pertanto, tutte le ammende riferite a violazioni commesse dal 1° luglio, sono incrementate del 9,6%.





Come cambiano le sanzioni

Fino al 30 giungo
Dal 1° luglio
·         A carico del datore di lavoro
Non effettuare la valutazione dei rischi o non elaborare il relativo documento
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.740 a 7.014,40 euro
Incompleta elaborazione del documento di valutazione dei rischi
Ammenda da 2.000 a 4.000 euro o da 1.000 a 2.000
Ammenda da 2.192 a 4.384 euro o da 1.096 a 2.192
·         A carico del datore di lavoro e del dirigente
Non consegnare il documento di valutazione rischi al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Arresto fino a quattro mesi o ammenda da 750 a 4.00 euro
Arresto fino a quattro mesi o ammenda da 822 a 4.384 euro
·         A carico del medico competente
Mancata trasmissione annuale di dati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria
Sanzione amministrativa da 1.000 a 4.000 euro
Sanzione amministrativa da 1.096 a 4.384 euro
·         A carico dei lavoratori
Rifiutare, senza giustificato motivo, la designazione alla gestione delle emergenze
Arresto fino a 1 mese o ammenda da 200 a 600 euro
Arresto fino a 1 mese o ammenda da 219,20 a 657,60 euro