“Per una rinnovata politica produttiva
del nostro territorio !”
documento-riflessione
Latina – Mercoledì 27 Aprile 2016
Premessa
La “Confartigianato
Imprese Latina”, dinanzi all’attuale momento politico che sta vivendo la nostra
provincia e, in particolare, la Città capoluogo, desidera offrire uno spunto di
riflessione al mondo politico locale.
Noi riteniamo che una
Organizzazione produttiva e sociale nazionale, quale è Confartigianato, debba
avere non solo un ruolo sindacale e di “denuncia”, ruolo di servizi e sostegno
al tessuto economico locale, ma anche un ruolo
propositivo e di confronto, sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli.
Dinanzi all’attuale situazione di “difficoltà
generalizzata” che sta vivendo il comparto produttivo, è auspicio che la futura
classe amministrativa e politica del territorio, possa guardare a soluzioni
condivise con le parti sociali.
E’ ormai fondamentale
riqualificare e ridefinire la nostra
vocazione del territorio. Vocazione turistica ? Vocazione agricola ? Vocazione
industriale ? Vocazione artigianale ?
Premesso che, come
urgenze, Confartigianato ritiene essenziale una sempre maggiore cultura della legalità accompagnata da “regole certe” nel confronto con la
Pubblica Amministrazione /Enti locali.
Essenziale, inoltre,
che il “bene comune” da sigle e temi
da convegno diventi una prassi amministrativa e di governo locale. Abbiamo necessità di una Città vivibile.
Riteniamo altresì essenziale guardare e sostenere una
nuova politica che veda i “corpi intermedi”
parte attiva nelle dinamiche sociali del territorio ed interlocutori delle
Istituzioni locali e della politica tutta.
In quest’ottica “Confartigianato
Imprese Latina” ha identificato alcune precise aree di intervento:
1.
Famiglia
e Servizi Sociali alla Persona
2.
Sostegno
alle attività produttive
3.
Cultura
e sistema universitario
1) Famiglia e Servizi Sociali alla Persona
Si ritiene
fondamentale incentrare una nuova
politica sociale e di fiscalità
locale, che sostenga concretamente
l’Istituto familiare con particolare attenzione a quei nuclei familiari con
più figli e meno reddito disponibile.
Bisogna portare
avanti una “politica organica” di
sostegno alle face deboli, in sinergia con l’ATER e la Regione Lazio; puntare
al “quoziente familiare” ed alla
rivalutazione dell’anziano come di una
risorsa per l’intera collettività. Bisogna muoversi in sinergia con l’associazionismo (quello reale !) e gli
organismi no profit “certificati”.
Per coordinare tali
attività, crediamo sia necessario la costituzione di un apposito Assessorato alla Famiglia che racchiuda
in se le deleghe al sociale, diritto allo studio e cultura.
Bisogna ridare una
“speranza” alla nostra collettività.
Confartigianato
condivide appieno la posizione già espressa del “Forum 015”; realtà che raccoglie le Associazioni economiche e del
lavoro provinciali, che si riferiscono al Magistero sociale della Chiesa
Cattolica, di cui Confartigianato ne è uno dei promotori
2)
Sostegno alle attività produttive
Tutto lo sviluppo
futuro del nostro territorio, si gioca in un rilancio delle attività produttive locali.
Da subito bisogna
avviare una politica di sostegno alle
micro attività del commercio e dell’artigianato. Costituire un osservatorio permanente e propositivo di
sviluppo con tutte le parti sociali, guardando al comparto chimico
farmaceutico ed al suo indotto. Puntare
su un rilancio delle attività artigianali ed “antichi mestieri”, delle piccole aziende, valorizzando la
tipicità del nostro territorio.
Bisogna creare i presupposti di carattere fiscale e
burocratico, affinché le grandi imprese possano guardare nuovamente con
interesse al nostro territorio.
Costituzione di uno Sportello per le nuove forme di
imprenditorialità; sportello con operatori preparati che possano orientare
e supportare chi vuole aprire una nuova attività. Rivitalizzare lo Sportello SUAP e predisporre il SUE dedicato all’edilizia.
Favorire, nei
rispetti delle normative vigenti, le imprese del territorio e controllare le
dinamiche dei subappalti. Guardare
con “attenzione” le imprese che vengono da altre aree geografiche. Promuovere
una politica che favorisca i Consorzi
locali tra imprese.
Razionalizzare,
contenere e programmare lo sviluppo dei grandi Centri Commerciali e sostenere
le attività “di prossimità”.
Promuovere una edilizia realmente “agevolata” e dare
vita ad una nuova politica di sviluppo urbanistico che punti alle riqualificazioni prima ancora che di
nuovi insediamenti massivi. Sostenere una edilizia compatibile ed
ecosostenibile. Puntare su uno sviluppo
urbanistico “compatibile”.
Aprire una verifica
circa gli orari di apertura delle
attività commerciali, durante i giorni festivi. Bisogna avere una visione
d’insieme di sviluppo della Città, guardando ai quartieri periferici, senza
fossilizzarci su sterili dinamiche legate al centro cittadino inteso come la
sola Piazza del Popolo.
Ztl ? Si facciano le dovute verifiche e poi si decida in
maniera efficace e produttiva per tutti, senza preconcetti di maniera.
Credito. Una attenzione deve essere data alle dinamiche
legate all’accesso al credito per le microimprese locali. Bisognerebbe
considerare nuovi strumenti di supporto, sostenuti dall’Amministrazione locale,
posti in essere con Fondi rotativi
per co-garanzie e forme di microcredito
con una attenzione con il sistema creditizio locale e confidi 107.
Riguardo alla Marina di Latina, la situazione non è
più accettabile. Da anni si parla e si fanno interventi senza una reale
programmazione. Un’area di sviluppo
turistico considerevole ma sempre umiliata e penalizzata.
Bisogna agire con una
ottica imprenditoriale. Fondamentale è la costituzione di una apposita
“Agenzia” dedicata o una “Azienda Speciale”, con poteri reali e composta anche
da tecnici e professionisti. Monitorare i progetti già elaborati (apriamo i cassetti
del Comune !!!) e individuare un reale modello di sviluppo economico e sociale.
3) Cultura e sistema universitario
Latina è una Città
culturalmente senza una “tradizione antica”, ma non poche sono le potenzialità
ma mai ottimizzate. Quando parliamo di cultura e di università, parliamo anche
di giovani, di “futuro”, di crescita culturale e quindi sostegno sociale e
professionale.
Necessitiamo di una visione complessiva di sviluppo delle
agenzie culturali del territorio.
Perno il “Palazzo della Cultura” che deve tornare
ad essere il centro delle attività. Fuori
gli uffici comunali e “dentro” sale per i nostri giovani, biblioteca,
pinacoteca che sia realmente tale e fruibile.
Ridare vita al “laboratorio teatrale” e di “arti teatrali” (artigianato della moda
teatrale di scena, tecnici del suono e delle luci, artigiani della
scenografia….) con il sostegno delle Associazioni di categoria del settore.
Rilanciare l’albo
comunale delle Associazioni e creare un’area cittadina da dedicare alle
organizzazioni culturali dei giovani (un’ Agorà),
con particolare attenzione alle dinamiche legate alle rappresentazioni.
Riteniamo
fondamentale che si crei una rete
operativa con i principali circuiti culturali nazionali e Fondazioni.
Altro aspetto è la
creazione di un circuito museale
cittadino, anche con il supporto di privati, creazione di un apposito sito
web per la promozione culturale della Città e dare forza al trinomio “Cultura – Turismo – Impresa”.
Bisogna lavorare
tutti insieme per la creazione di un apposito polo culturale-didattico, con biblioteca e sale multimediali, con
l’attivo supporto delle Università, da destinare alla crescita culturale e
professionale dei nostri giovani.
Conclusione
Sono questi alcuni spunti per rimettere in
movimento la nostra comunità locale.
Riteniamo necessiti una
“nuova politica” che abbia solidi
riferimenti etici.
Bisogna che la
Politica, con tutti i soggetti sociali ed economici, ricrei un sistema produttivo locale, con spirito sussidiario e solidale, ridando la speranza ai cittadini, alle Famiglie, agli
anziani ed un futuro ai nostri ragazzi.
Latina 27 aprile 2016