lunedì 30 luglio 2012

Confartigianato: II rapporto trimestrale 2012 di Rete Imprese Italia


II rapporto trimestrale nazionale PMI
Rete Imprese Italia - Artigiancassa


Sperando di fare cosa gradita, di seguito riportiamo il rapporto nazionale del II trimestre 2012, elaborato dal Rete Imprese Italia, il raggruppamento delle Confederazioni della piccola e media impresa, cui Confartigianato aderisce e detiene attualmente la presidenza.
I dati sono di portata nazionale ma sono un valido indicatore anche per le nostre dinamiche locali.

Cordialmente

Latina 30 luglio 2012
Confartigianato Imprese Latina




RETE IMPRESE ITALIA E ARTIGIANCASSA:
NASCE L’OSSERVATORIO TRIMESTRALE  SUL CREDITO DELLE PMI

Nel II trimestre per Pmi peggiorano fiducia e ricavi, aumenta domanda di credito


Rete Imprese Italia (raggruppamento delle Confederazioni datoriali che rappresentano la piccola e media impresa italiana) e Artigiancassa (Gruppo BNP Paribas) hanno presentato oggi i dati del secondo trimestre 2012 dell’Osservatorio sul credito alle Pmi.
La presentazione è avvenuta in occasione della firma del Protocollo d’intesa sulla realizzazione dell’“Osservatorio nazionale sul credito delle PMI”, una rilevazione su base trimestrale fortemente voluta da Rete Imprese Italia e realizzata con Artigiancassa basandosi sulle indagini campionarie di Format Research e su dati  di Bankitalia, Abi, InfoCamere e Istat.
Il protocollo è stato firmato dal Presidente di Rete Imprese Italia Giorgio Guerrini e dal Direttore Generale di Artigiancassa Giuseppe Ienzi.

L’Osservatorio estende il campo di indagine a tutte le PMI della filiera di Rete Imprese Italia (artigianato, commercio, turismo, servizi) analizzando il clima di fiducia, l’andamento congiunturale, il fabbisogno finanziario, le dinamiche del credito (domanda, offerta, tassi, costi, condizioni), la natalità e mortalità delle imprese, i finanziamenti bancari in essere, i depositi. Partendo dai dati complessivi sui finanziamenti totali al sistema, sono stati realizzati specifici focus sui settori produttivi, sulle imprese produttive e sul totale delle piccole imprese (altre piccole imprese e imprese artigiane). La cadenza trimestrale permette un continuo aggiornamento delle tendenze e dei fenomeni e rende l’Osservatorio uno studio in questo momento unico nel suo genere.

Ecco in sintesi i risultati dell’analisi riferita al trimestre aprile-giugno 2012.

Fiducia
L’insieme delle piccole imprese (micro e piccole) esprime un giudizio negativo sull’andamento dell’economia italiana nel secondo trimestre: il saldo tra giudizi positivi e negativi da parte degli imprenditori sale a -71,1 rispetto a -63,4 del primo trimestre. In particolare, sono meno fiduciosi gli operatori del commercio, dei servizi alle imprese e delle regioni del Mezzogiorno, con prospettive non positive anche per il terzo trimestre, soprattutto per quelle del Nord Est.
Pur peggiorando il giudizio degli imprenditori per l’andamento della “propria impresa” (i giudizi negativi aumentano a -44,4 da -31,3 del primo trimestre), le sole aziende artigiane riflettono invece una dinamica meno negativa, anche in relazione alle attese per il terzo trimestre dell’anno. Nell’attuale congiuntura, sono più preoccupati per l’andamento della propria azienda gli imprenditori dei servizi alle imprese, delle costruzioni e quelli che operano nel Mezzogiorno, sebbene, tale territorio sia l’unico che si attende un lieve miglioramento della fiducia nel prossimo trimestre, assieme alle imprese artigiane.

Congiuntura
I ricavi attesi dalle piccole imprese, in relazione all’andamento dell’economia italiana, registrano un peggioramento (-44,0 da -33,4 del 1° trimestre) che diviene ancor più marcato per le imprese artigiane; prospettive di miglioramento per il terzo trimestre si riscontrano per le imprese artigiane e nelle regioni del Nord Ovest e del Mezzogiorno.
Peggiora il giudizio sull’occupazione nelle piccole imprese (-17,2 da -7,2 del 1° trimestre), con prospettive poco incoraggianti per il trimestre successivo, fatti salvi segnali di ripresa nel Nord, un lieve incremento dell’occupazione nel settore delle costruzioni e un miglioramento in quello manifatturiero e dell’artigianato. Il giudizio sui prezzi praticati dai fornitori migliora per le piccole imprese (48,7 da 55,2 del 1° trimestre) anche nelle attese per il terzo trimestre 2012 soprattutto nel Nord e, con meno enfasi, nel Mezzogiorno. In lieve calo il giudizio relativo al ritardo nei pagamenti da parte dei clienti per le piccole imprese (50,3 da 47,3 del 1° trimestre), anche se le imprese artigiane evidenziano una situazione migliore con una dinamica positiva anche nelle attese del prossimo trimestre.

Fabbisogno finanziario
Diminuisce, sia pure di poco, la capacità delle piccole imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel secondo trimestre dell’anno (-33,7 da -32,4 del 1° trimestre), con un forte recupero delle imprese artigiane che si allineano all’intero comparto piccole imprese. Tuttavia, la dinamica attesa nel terzo trimestre riflette indifferenziati elementi di peggioramento. Appaiono in sofferenza le imprese di costruzione, quelle dei servizi alle persone e quelle localizzate nelle regioni del Centro che si avvicinano in misura preoccupante a quelle del Mezzogiorno; per contro, sono in sensibile miglioramento le imprese del Nord Ovest. Le aspettative per il terzo trimestre riportano un miglioramento per le imprese di maggiori dimensioni e per quelle nei settori del turismo e dei servizi alle imprese, a fronte di un deterioramento nel Nord Est.

Domanda di credito
Aumenta, passando al 21,7% del secondo trimestre rispetto al 17,8% dei tre mesi precedenti, la percentuale delle piccole imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di un credito esistente. Per contro, le imprese artigiane hanno registrato una dinamica opposta: passano al 19,2% contro il 24,8% precedente. Nell’ambito delle piccole imprese che domandano credito, è diminuita (36,5% dal 38,2%) la percentuale di quelle  che hanno ottenuto un ammontare pari o superiore rispetto a quanto richiesto (la cosiddetta area di “stabilità”), mentre è aumentata (25,3% dal precedente 11,7%) la percentuale di quelle che lo hanno ottenuto per un ammontare inferiore rispetto a quanto richiesto. Nell’ambito delle imprese artigiane, è aumentata (42% dal 31,5%) la percentuale di quelle che hanno ottenuto credito in misura pari o superiore a quanto richiesto, così come è aumentata (27,7% dal 9,6%) la percentuale di imprese che lo ha ottenuto, ma in misura minore rispetto a quanto richiesto. Nel secondo trimestre 2012 la cosiddetta area di “irrigidimento” - data dalla somma della percentuale delle imprese che hanno ottenuto un credito inferiore a quanto richiesto e da quella delle imprese che non lo hanno ottenuto - è cresciuta per le piccole imprese (al 36,4% dal 33,6%), mentre si è ridotta per le sole imprese artigiane (al 33,5% dal 38,4%). L’area di irrigidimento si presenta maggiormente per le regioni del Centro e del Mezzogiorno, mentre l’area di stabilità connota le regioni del Nord in misura pressoché doppia rispetto al resto del territorio nazionale.

Offerta di credito
Migliora il giudizio relativo all’andamento dei tassi di interesse e delle altre condizioni applicate ai finanziamenti, sia da parte delle piccole imprese che, in misura ancora maggiore, da parte delle imprese artigiane. E’ positivo il giudizio sul costo dei servizi bancari nel loro complesso e  sulla durata del credito, mentre migliora la capacità di negoziare condizioni più favorevoli sia in termini di durata degli affidamenti che di garanzie richieste dalle banche.


Rete Imprese Italia - ha commentato il Presidente Giorgio Guerriniè interlocutore del governo nazionale e dei governi regionali per costruire politiche di intervento finalizzate allo sviluppo delle PMI. Abbiamo quindi deciso di dare vita ad uno strumento, l’Osservatorio, che grazie alla ricchezza e alla sistematicità delle sue rilevazioni, offrirà supporto concreto per rappresentare le ragioni e le aspettative delle nostre aziende. Abbiamo trovato in Artigiancassa il partner ideale, trattandosi della banca che da sessanta anni ha come mission esclusiva l’attenzione alle esigenze creditizie delle imprese artigiane e delle PMI.”

Il Responsabile della Divisione Retail e Private di BNL, Marco Tarantola, ha sottolineato che “la collaborazione con Rete Imprese Italia rappresenta un’ulteriore conferma del ruolo di BNL come banca dell’economia reale, vicina alle esigenze degli imprenditori e delle imprese. Anche attraverso Artigiancassa, BNL punta ad affermarsi sempre più come partner di riferimento del mondo imprenditoriale e per questo sta accentuando l’attenzione e la collaborazione verso le associazioni che lo rappresentano.”

Il Presidente di Artigiancassa, Gianluigi Serafini, ha affermato che “la vicinanza al mondo associativo e imprenditoriale è sempre stata strategica per Artigiancassa. In quest’ottica si colloca la firma del protocollo con Rete Imprese Italia, il cui ruolo di rappresentanza delle PMI italiane è fondamentale. L’Osservatorio costituisce per Artigiancassa il primo passo di un percorso di avvicinamento a tutte le PMI che si basa su modalità di sostegno innovative, improntate a logiche sempre più di efficienza e di servizio.

L’Osservatorio è per Artigiancassa – secondo il Direttore Generale Giuseppe Ienzila naturale prosecuzione del Rapporto sul credito, che ha costituito, con le 14 edizioni pubblicate, una base dati insostituibile. Ora abbiamo voluto estendere l’analisi anche alle PMI di altri settori e la partnership con Rete Imprese Italia, che ha un’area di rappresentanza potenziale pari al 95% circa del tessuto produttivo privato, è fondamentale per le strategie future di Artigiancassa.


Per informazioni:
Ufficio stampa Rete Imprese Italia, Lorenza Manessi (Confartigianato), tel. 06 70374411
Marketing Associativo e Comunicazione Artigiancassa,  Fabrizio Mancuso, tel. 06 5845227

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