martedì 13 maggio 2014

La proposta per il Testo Unico dell'artigianato del Lazio

lunedì 12 maggio 2014

Un Testo unico per l'artigianato

La nascita della figura del 'maestro artigiano', il rilancio delle botteghe-scuola, la semplificazione normativa, la riduzione degli oneri amministrativi, il sostegno per l'innovazione, il ricambio generazionale e un Fondo ad hoc da circa 12 milioni di euro. Sono i punti caratterizzanti del nuovo Testo unico per l'Artigianato (Tua), approvato dalla Giunta regionale e presentato nello spazio 'Le Cinque Lune' a Roma, con il presidenteNicola Zingaretti e l'assessore alle Attività produttive Guido Fabiani nel corso di un incontro organizzato da Cna, Casartigiani e Confartigianato. Ora il testo passerà al Consiglio, e si punta ad approvarlo al massimo entro il 2014.
I punti chiave del Tua sono semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all'Artigianato tradizionale, allo scopo di tutelare, sviluppare e valorizzare il ruolo dell'Artigianato laziale nelle sue diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche, promuovendone la funzione economica, sociale e culturale. Quattro gli obiettivi principali della riforma: riconoscere il valore economico, occupazionale e sociale dell'Artigianato, con particolare attenzione a quello artistico e tradizionale; sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese attraverso risorse regionali e Ue; semplificazione normativa e burocratica, riduzione di costi e oneri finanziari per la Regione.
Il nuovo Testo unico prevede, tra l'altro, agevolazioni finanziarie per la ristrutturazione di immobili, acquisto macchinari, adeguamento locali, sicurezza sul lavoro; incentivi per sostenere l'occupazione, il ricambio e la partecipazione alle fiere. La norma contiene disposizioni per la valorizzazione dell'artigianato artistico e tradizionale attraverso iniziative promozionali. Nascono poi le botteghe-scuola e la figura del maestro artigiano, pensate per garantire la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri e la formazione dei giovani. Inoltre, di fronte a particolari esigenze, è previsto che l'impresa possa superare i limiti dimensionali dei dipendenti per un trimestre l'anno, mentre le imprese alimentari potranno somministrare i prodotti nei locali aziendali senza servizio assistito.
La legge prevede inoltre l'istituzione del 'Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'artigianato laziale', destinato a incentivare la nascita e il consolidamento delle imprese per un valore di circa 12 milioni per il triennio 2014-2016, oltre alle risorse della nuova programmazione FESR. Infine la legge prevede che i procedimenti di iscrizione, modifica e cancellazione dagli albi provinciali delle imprese artigiane vengano adeguati alle procedure nazionali 'ComUnica', il che comporterà, ad esempio, la simultanea iscrizione ad albo, lnps, lnail e Agenzia delle Entrate, consentendo un immediato avvio dell'attività, con una netta riduzione degli oneri.
Verranno soppresse le Commissioni Provinciali per l'artigianato (con un risparmio per le casse della Regione di circa 2 milioni annui), sarà abolito l'Osservatorio per l'Artigianato e le procedure di adozione del Piano triennale per l'artigianato saranno snellite con l'introduzione di un iter semplificato. E' inoltre prevista la possibilità di ricorrere a forme di delegificazione.
da Sviluppo Lazio

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