n. 3 / comunicato stampa
Tra gli stand del meeting….
Ivan
Simeone: molti gli input da vivificare nella nostra provincia !
Il meeting di Rimini fa oggi notizia per il
grande big dell’economia che interviene o per le dichiarazioni del politico di
turno, ma spesso si perde di vista il senso ultimo di questo appuntamento di
fine agosto.
Uomini e donne di altre confessioni che si
confrontano, autorevoli testimonianze di
vita vissuta e, soprattutto, reale; ministri che si susseguono ed operatori
economici e sociali…il tutto in un grande appuntamento che è soprattutto di
testimonianza di una esperienza.
Ma chi fa muovere tutto ? Questo grande senso
di appartenenza che si respira, aggirandosi per i padiglioni della fiera di
Rimini, da cosa scaturisce ? Perché tanti giovani si dedicano (gratuitamente) a
fare volontariato ? E’ facile trovare il professore universitario o il medico,
a fianco allo studente universitario che servono a tavola o che puliscono i
corridoi del meeting… ma perché fanno tutto questo ?
Credo che ci si debba soffermare un po’ su
questi interrogativi per comprendere il senso ultimo di questa grande
esperienza che va avanti da moltissimi anni, evento ispirato dall’insegnamento
di Don Luigi Giussani (presto Beato)
che ha fondato il movimento di Comunione e Liberazione. E’ strano (ma molto
bello) vedere tanti giovani affollarsi nella libreria del meeting ed acquistare
libri o fare la fila per vedere la mostra di turno. Sono giovani del nostro
tempo ma, forse, con una marcia in più; giovani che riescono a coniugare l’ I
PAD con una mostra su Peguy o che si
interrogano sulle parole di Padre Hilal
sulle vicende siriane. Uomini e donne che cercano di ragionare sulle start up
innovative (i seminari sono sempre affollatissimi) o sul binomio scuola-lavoro.
Rimani “piacevolmente perplesso” vedere
giovani che, in modo appassionato e professionale, spiegano le mostre dei
grandi presenti al meeting, come fanno riflettere i tanti input che giungono
sull’esigenza di una nuova stagione imprenditoriale che abbia come punto focale
il “valore persona”; il rimettere la persona al suo centro. Economia, sociale e
testimonianze internazionali sono i tre pilastri di questa edizione orientata
ad accendere i riflettori sulle “periferie del mondo”, come ci insegna Papa Francesco. Vedere manager della
moda, delle grandi Spa come ENEL, ENI, Intesa San Paolo, Confindustria,
Coldiretti, sindacati e patronati, titolari di grandi marchi confrontarsi sul
“bello” e su come far ripartire (veramente) il nostro Paese è un qualche cosa
di entusiasmante.
I padiglioni centrali sono dedicati in
maniera particolare al mondo delle imprese. La Cdo imperversa (sono i padroni
di casa !) e la parola d’ordine è: “non lasciare sole le imprese, fare rete” o,
come qualcuno dice, fare una “amicizia operativa”, avendo sempre impresso
l’insegnamento del Giuss (Don
Giussani come i ciellini affettuosamente lo chiamano) che vede nel “fare
Compagnia” uno egli elementi essenziali.
“Molti
sono gli input da vivificare anche nella nostra provincia, ha sottolineato Ivan Simeone, direttore di
Confartigianato, con i nostri
imprenditori come con i nostri politici. Dobbiamo avere il coraggio di
“metterci in discussione” e cercare di vedere l’impegno del nostro quotidiano
in maniera diversa, nuova. Bisogna passare dalla stagione delle “poltrone” e
dei tatticismi finalizzati a se stessi, alla stagione del fare. Non abbiamo più
tempo. “
Rimini 28 agosto 2014
Confartigianato Imprese Latina
dal meeting internazionale di Rimini
2014
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