martedì 25 ottobre 2011

Rapporto Confartigianato su apprendistato e lavoro giovanile.

Rapporto di Confartigianato

In Italia senza lavoro 1,9 milioni di giovani tra 25 e 34 anni. 
Record negativo al Sud: inattivi 1,1 milioni

Apprendistato è chance per 530.000 giovani.
Milano capitale dell’Italia che forma e assume under 30



In Italia sono 1.944.000 i giovani tra 25 e 34 anni senza lavoro. Un numero che ci fa guadagnare il primato negativo in Europa per il più alto tasso di giovani inattivi: 25,9% a fronte del 15,7% della media Ue. Le cose vanno decisamente male per il Mezzogiorno e per le giovani donne: sul totale di 1.944.000 giovani inattivi, 1.120.000 si concentrano nel Sud e 1.341.000 sono femmine.
La situazione del mercato del lavoro giovanile nel nostro Paese è fotografata in un rapporto dell'Ufficio studi di Confartigianato in cui si rileva che la crisi pesa sulle spalle dei giovani: tra il 2008 e il 2011 gli occupati under 35 sono diminuiti di 1.130.000 unità, pari al -15,6%. La flessione in Italia è di intensità doppia rispetto all’Eurozona dove il calo è stato del 7,1%. Ed è sempre il Mezzogiorno l’area che ha registrato la maggiore perdita di occupati under 35: 371.000.
Ma all’Italia dei giovani disoccupati si affianca un Paese che di lavoratori ha bisogno e che li forma con lo strumento dell’apprendistato.
Secondo il rapporto di Confartigianato, Milano è la ‘capitale’ dell’Italia interessata ad offrire lavoro ai giovani under 30. Le imprese del capoluogo lombardo prevedono di assumerne 49.350 nel 2011. Seguono, nella classifica delle province con le maggiori opportunità di occupazione per i giovani fino a 29 anni, Trieste, Bologna, Rimini e Firenze. Agli ultimi posti tra le province con le minori chances di lavoro: Reggio Calabria, Foggia, Vibo Valentia, Messina e Benevento.
Una strada per avvicinare i giovani al mondo del lavoro si conferma l’apprendistato: in Italia gli apprendisti sono 530.368 e, tra i giovani con lavoro dipendente, il 19,5% per cento è occupato con questo tipo di contratto.
In particolare l'artigianato è il settore con la maggiore vocazione all'utilizzo dell’apprendistato: sono 194.495 gli apprendisti occupati nelle aziende artigiane, il 31,6% del totale. E il 12,5% delle assunzioni nelle imprese artigiane avvengono con questo contratto, a fronte del 7,2% delle aziende non artigiane.
E’ la Lombardia la regione con il più alto numero di apprendisti: 89.940, seguita dal Veneto con 65.498 apprendisti, dal Lazio (52.190) e dall’Emilia Romagna (51.004).
Ed è ancora una volta la provincia di Milano, insieme a Monza e Brianza, a detenere il primato del maggior numero di apprendisti sia in imprese artigiane (7.513) sia in aziende non artigiane (36.867).
La riforma dell'apprendistato voluta dal Ministro Sacconi che entra in vigore proprio oggi e la misura del decreto sviluppo sulla decontribuzione per gli apprendisti – commenta il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini - potranno contribuire a rilanciare questo contratto e a ridurre la distanza tra i giovani e il mercato del lavoro. Da un lato, i ragazzi potranno trovare nuove strade per imparare una professione, dall'altro le imprese potranno formare la manodopera qualificata di cui hanno necessità”.

(Nei prossimi giorni pubblicheremo una scheda informativa sull'apprendistato, in riferimento alla nuovissima normativa. ) 

Seguono tabelle






Tasso d'inattività giovani 25-34 anni per ripartizione e per genere

valori assoluti in migliaia - tassi in % della popolazione al II trimestre 2011


Ripartizione
Inattivi 25-34 anni
Tasso di inattività 25-34 anni


Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine


Italia
1.944
603
1.341
25,9
16,0
35,9


  Nord-ovest
294
81
213
15,6
8,5
22,8


  Nord-est
223
64
160
16,1
9,1
23,3


  Centro
306
97
209
21,2
13,5
28,9


  Mezzogiorno
1.120
361
759
40,1
25,9
54,4


Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat



L'occupazione dei giovani under 35 per area del Paese

valori in migliaia - var. % cumulata


Area
II 2008
II 2011
var.
var. %


Italia
7.236
6.106
-1.130
-15,6


  Nord-ovest
2.156
1.811
-345
-16,0


  Nord-est
1.581
1.351
-230
-14,5


  Centro
1.440
1.255
-185
-12,8


  Mezzogiorno
2.060
1.689
-371
-18,0


Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat



Gli apprendisti per Regione

Anno 2010, 1° semestre -  Numero medio del periodo

REGIONI
Apprendisti
%

Piemonte
             46.064
        8,7

Valle d'Aosta
               1.648
        0,3

Lombardia
             89.940
       17,0

 Bolzano
               4.200
        0,8

 Trento
               6.048
        1,1

Veneto
             65.498
       12,4

Friuli-Venezia Giulia
             10.854
        2,0

Liguria
             17.806
        3,4

Emilia-Romagna
             51.004
        9,6

Toscana
             46.814
        8,8

Umbria
             14.496
        2,7

Marche
             23.567
        4,4

Lazio
             52.190
        9,8

Abruzzo
               9.542
        1,8

Molise
               1.572
        0,3

Campania
             19.704
        3,7

Puglia
             26.303
        5,0

Basilicata
               2.752
        0,5

Calabria
               7.400
        1,4

Sicilia
             24.176
        4,6

Sardegna
               8.667
        1,6

Estero
                  123
        0,0





Nord
          293.061
      55,3

Centro
          137.067
      25,8

Mezzogiorno
          100.116
      18,9

Estero
                 123
        0,0

Totale
          530.368
    100,0

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati INPS



















lunedì 24 ottobre 2011

Confartigianato Latina: al via il Corso di "Primo Soccorso" per le imprese.

Confartigianato : al via il Corso di "primo soccorso" per le imprese a Latina, Aprilia e Fondi.


Confartigianato sta organizzando il corso per " Addetti al servizio aziendale di primo soccorso e gestione delle emergenze", in riferimento al D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori). 
I corsi si terranno presso le sedi di Latina, Aprilia e Fondi
Al termine del corso, i partecipanti riceveranno regolare attestato, rilasciato ai sensi dell'attuale normativa.
Il corso, per le aziende di gruppo B e C, prevede n. 12 ore di didattica (n. 3 moduli). 
E' previsto un questionario finale di apprendimento.
Obiettivo del corso, come dalle vigenti disposizioni di legge, è quello di formare ed informare gli addetti al pronto soccorso aziendale.

Per informazioni e adesioni, contattare gli Uffici Confartigianato di latina, al numero telefonico 0773.666593 o e mail: latina@mail.confartigianato.it , specificando la sede che più si preferisce. 










domenica 23 ottobre 2011

Confartigianato Imprese Latina: il seminario sul "Piano Casa" con On. Luciano Ciocchetti, Ordini professionali e Associazioni datoriali.


L’assessore regionale all’urbanistica On. Ciocchetti,  spiega il piano casa

Rilancio del settore edile, nuovi posti di lavoro,
recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente

Seminario informativo promosso dalla Confartigianato Imprese Latina




Rilancio del settore edile fortemente colpito dalla crisi economica, creazione di nuovi posti di lavoro, sviluppo economico con particolare riguardo alle piccole e medie imprese del Lazio, recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente, soprattutto di quello dismesso o non utilizzato: questi in sintesi gli obiettivi principali del nuovo piano casa varato dalla Regione Lazio, al centro del seminario informativo promosso venerdì pomeriggio, all’hotel Europa, dalla Confartigianato Imprese Latina. Una iniziativa, realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio di Latina, mirata – come ha sottolineato il direttore provinciale della Confartigianato, Ivan Simeone che introdotto e coordinato i lavori - a far conoscere le opportunità offerte dal piano, affinché nei prossimi mesi si possa creare una catena virtuosa grazie alla sinergia dell’associazione di categoria (che in questo modo si fa garante anche per i consumatori) e gli ordini professionali che venerdì hanno risposto positivamente.
Hanno aderito al seminario l’ordine degli ingegneri e degli architetti della provincia di Latina, il collegio provinciale dei geometri, Ater, Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative.
«Come associazione di categoria della grande e media impresa – ha affermato Aldo Mantovani, presidente provinciale di Confartigianato – abbiamo creduto molto in questo strumento messo a disposizione dalla Regione per il rilancio del territorio. Ne trarranno vantaggio l’ambiente che ci circonda e il comparto edile. Ma le istituzioni amministrative dovranno far sentire il loro supporto».
«Abbiamo grosse speranze per risolvere il problema del reparto di cui siamo rappresentanti – ha aggiunto l’architetto Renzo Fanti, presidente provinciale della sezione edile della Confartigianato – Purtroppo finora non c’è stata molta sensibilità da parte delle istituzioni locali e molti progetti restano fermi. L’80% delle nostre piccole e medie imprese hanno enormi difficoltà, a cominciare dai paletti messi dagli istituti di credito che ne limitano le possibilità di intervento».
«Il piano – ha affermato Daniela Scaccia, responsabile dell’area tecnica della Confartigianato nazionale Anepa – permetterà grosse opportunità per la risistemazione del territorio. È sicuramente un piano orientato alle grandi imprese ma c’è spazio anche per le PMI. Quello che dobbiamo fare è esercitarci a mettere tutte le competenze in filiera. Questa possibilità di aggregazione diventa l’elemento fondamentale per essere più competitivi. Il momento di crisi è particolarmente delicato per tutti e c’è una competenza che non sempre viene riconosciuta. Di qui la necessità di aprire un mercato che prima non c’era. Il Lazio, che nel settore edile occupa 63.700 persone, può diventare un laboratorio di prova, limitando la concorrenza sleale alle piccole imprese da parte di persone non professionalizzate». 
A spiegare nel dettaglio il nuovo piano casa è stato l’architetto Walter Macchi, estensore del piano casa e consulente della Regione Lazio: «Il piano casa si applica a tutti gli edifici realizzati legittimamente, anche quelli per i quali il titolo edilizio sia stato rilasciato in sanatoria, compresi il caso della formazione del silenzio assenso, e a quelli non ultimati ma che abbiano ricevuto il titolo abilitativo edilizio. Dieci i punti chiave: semplificazione delle procedure edilizie e urbanistiche, contrasto all’abbandono delle aree agricole, tutela delle zone vincolate e dei centri storici, recupero degli immobili non residenziali, aumento della soglia minima di volumetria, riqualificazione degli stabili condominiali, adeguamento sismico, riqualificazione ambientale e delle periferie e infine demolizione e ricostruzione ecoefficiente».
A chiudere i lavori, il vice presidente e assessore alle politiche del territorio e dell’urbanistica della Regione Lazio Luciano Ciocchetti: «La rivoluzione del piano casa si basa su concetti efficaci di semplificazione, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, minor consumo del territorio. Solo così si può ottenere il rilancio dell’edilizia. I dati della Cassa Edile dimostrano che nel settore dell’edilizia si sono persi 18mila posti di lavoro. È il momento di invertire la rotta, rispondendo alle emergenze del nostro territorio che sono il lavoro e la ripresa economica e la riqualificazione del territorio stesso. Questa è una legge trasversale e ora cercheremo, con una serie di incontri nei vari comuni della regione, di dare conformità all’interpretazione del testo. Diamoci sei mesi di tempo per fare le dovute verifiche sull’applicazione e valutare eventuali modifiche in modo da dare risposte sempre più concrete ai nostri cittadini».