lunedì 31 agosto 2020

CLAAI Assimprese: finanziamenti a tasso 0, Sportello "Artigiancassa", Decreto Liquidità, Fondo perduto.....

 

Credito: come finanziare la tua impresa?

CLAAI Assimprese & Artigiancassa Point

 

Finanziamenti a “Tasso 0”, contributi a “Fondo Perduto”,

Finanziamenti Decreto Liquidità con garanzia dello Stato…

 

Info 339.4594498 - 331.8659785 / mail: credito@claai-assimprese.it


Si susseguono in questi periodi articoli e servizi giornalistici sul problema della liquidità delle piccole attività d’impresa, le aziende artigiane e a conduzione familiare, le attività commerciali e le piccole imprese. Molti lamentano difficoltà nell’accesso al credito e, purtroppo, le statistiche ufficiali evidenziano come le micro imprese e le attività commerciali ed artigiane “faticano” ad accedere ai benefici e al credito agevolato, al contrario delle grandi imprese.

 

 Come fare ?

Gli strumenti ci sono, basta conoscerli e gestire al meglio la predisposizione della pratica. “CLAAI Assimprese” (con presenze operative a Latina, Gaeta, Aprilia ….) opera accompagnando l’imprenditore, passo dopo passo, ad ottenere il risultato: il finanziamento ! Innanzitutto essenziale è analizzare l’attività, conoscerne le eventuali problematiche da superare e, conseguentemente una prima analisi dei bilanci. Si interviene istruendo la richiesta di finanziamento con lo Sportello interno alla CLAAI Assimprese dell’ “Artigiancassa Point”, gruppo BNP Paribas e attivando le garanzie dello Stato del 100% o del 90% relative al Decreto Liquidità. Inoltre si possono attivare finanziamenti a breve e medio termine per liquidità, acquisto scorte, ristrutturazioni, investimenti ….. nonché per l’acquisto di apparecchiature e beni con la “Nuova Sabatini”. Presso la CLAAI Assimprese è anche possibile essere seguiti sui bandi e progetti con contributi a “fondo perduto” e finanziamenti a “tasso 0”.

Per prendere un appuntamento anche solo informativo, inviare una mail a credito@claai-assimprese.it Lo Sportello Credito della CLAAI Assimprese di Latina e in Via Carducci 7.

venerdì 21 agosto 2020

Positivo incontro tra CLAAI Assimprese Lazio Sud e Presidente della Provincia di Latina

 

Sviluppo del territorio ed emergenza economica

 

CLAAI Assimprese: incontra

il Presidente della Provincia Carlo Medici

 

Ivan Simeone: Politiche di sviluppo turistico unìsone, sostegno all’inserimento produttivo e start up dei nostri giovani, formazione al “saper fare” alcune delle priorità discusse. Incontro concreto e propositivo.

Le politiche per uno sviluppo del territorio pontino e l’emergenza economica, è stato il “leitmotiv” dell’incontro che si è tenuto lo scorso Giovedì 20 agosto, tra la delegazione della “CLAAI Assimprese Lazio Sud” ed il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Latina, l’Ing. Carlo Medici, dove è stata presentata l’Associazione delle imprese e dell’artigianato della CLAAI interprovinciale, una delle storiche Confederazioni imprenditoriali nazionali. Ai lavori erano presenti, con il Presidente Carlo Medici, il Direttore dell’Associazione Ivan Simeone con il Vice Presidente dott. Renzo Vecchi, la dott.ssa Marina Gargiulo responsabile per la formazione e bandi con il responsabile delle politiche turistiche il dott. Francesco D’Elia della CLAAI Assimprese. Nell’incontro, concreto e propositivo, ha dichiarato il Direttore Ivan Simeone, si è analizzata l’esigenza di una rinnovata azione per promuovere il comparto turistico pontino in maniera sinergica ed organica, aprendosi sempre più agli appuntamenti del settore con una partecipazione organizzata, azione che deve essere all’unisono con i Comuni della nostra provincia per essere competitivi e dare risposte ai tanti operatori oggi in difficoltà. Uno dei problemi affrontati sono state le dinamiche formative e le difficoltà di orientamento e supporto per chi si affaccia al mondo dell’impresa e per un inserimento nel mondo produttivo dei nostri giovani, anche tenendo presente i particolari momenti di difficoltà economica che il mondo dell’impresa sta attualmente vivendo. Essenziale è adeguare sistemi e procedure per supportare al meglio i nostri giovani nella fase di start up e rafforzare sempre più la dinamica domanda-offerta. La CLAAI Assimprese ha consegnato al Presidente Medici un primo documento “di riflessione” che fotografa la situazione economica provinciale dove si evidenzia l’esigenza di dare corso ad una nuova visione di impegno per uno sviluppo economico di sintesi e partecipato. Un primo incontro positivo, ha concluso Ivan Simeone, che guarda ad un “fare” condiviso.

 

Latina 20 agosto 2020

CLAAI Assimprese Lazio Sud

venerdì 7 agosto 2020

CLAAI Assimprese: OPERATIVI in Agosto !

 "OPERATIVI" in Agosto !

Lo Staff della "CLAAI Assimprese" rimane operativo per tutto il mese di Agosto.

Continuano le attività di consulenza per i bandi "a fondo perduto" in scadenza nei mesi di settembre-ottobre pv e nell'accompagnamento al credito per i finanziamenti "Decreto Liquidità" con la garanzia dello Stato al 100% e al 90%. Siamo Sportello "Artigiancassa Point" e Microcredito per le start up, nuove attività e aziende con un massimo di 5 anni di anzianità. 

Info - 331.8659785 / 339.4594498

mail: direzione@claai-assimprese.it

mercoledì 5 agosto 2020

CLAAI Assimprese: Novità per le imprese....

NEWS CLAAI Assimprese Lazio Sud

  Incentivi, Bonus ricerca e sviluppo, proroga del DURC , obbligo mascherine .......

Tutte le novità in campo !!!

 

Pubblichiamo alcune News sulle ultime novità e disposizioni.

Per informazioni, supporto neli progetti e accesso ai bonus e incentivi, i consulenti della CLAAI Assimprese Lazio Sud sono a vostra disposizione.

 

Contattare il numero 331.8659785

mail: credito@claai-assimprese.it

 

Guida agli incentivi auto e moto

L’ecobonus auto-moto è una misura promossa del Ministero dello Sviluppo Economico che offre contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni di Co2, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019.

Come sostenuto dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico:

la misura non è un provvedimento di sostegno al mercato automobilistico, oggi più che mai in profonda crisi, ma ha una finalità meramente ambientale.

 

A partire da agosto 2020 oltre all’ecobonus previsto dalla Legge di Bilancio 2019, è possibile usufruire di un ulteriore bonus previsto dal cosiddetto “Decreto Rilancio”. L’incentivo complessivo potrebbe arrivare a 10.000 euro.

L’Ecobonus è un incentivo economico per l’acquisto di auto o moto (anche in locazione finanziaria) a basso impatto ambientale. I veicoli agevolabili sono i seguenti.

Automobili

Automobili (categoria M1) destinate al trasporto di persone, almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere (oltre al sedile del conducente) con le seguenti caratteristiche:

·         nuove di fabbrica;

·         con emissioni di CO2 non superiori a 60 g/km;

·         acquistate ed immatricolate in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021;

·         aventi prezzo di listino non superiore a 50 mila euro compresi optional (IVA esclusa).

Motoveicoli

Ciclomotori e motocicli (categoria L): veicoli a due, tre o quattro ruote, appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza limiti di potenza. I veicoli nuovi di fabbrica, elettrici o ibridi, acquistati ed immatricolati in Italia entro il 31 dicembre 2020.

COME FUNZIONA L’ECOBONUS:

Dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, si può usufruire di incentivi auto anche per l’acquisto di auto Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 110 g/km, con motore termico (a scoppio), ma, in questo caso, il prezzo di listino non deve superare i 40 mila euro.

Sostanzialmente, la misura del bonus dipende da due fattori: dall’impatto ambientale del veicolo che si intende acquistare e se, contestualmente all’acquisto, viene rottamato o meno un vecchio mezzo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

Partiamo dalle automobili, ecco a quanto ammonta l’incentivo:

 ·         Per l’acquisto di un’auto nuova elettrica con Emissioni minori o uguali a 20 g/km, l’incentivo è pari a 6.000 euro con rottamazione; 4.000 senza rottamazione.

 

·         Per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida plug-in, con Emissioni comprese tra 20 g/km e 60 g/km, l’incentivo è pari a 2.500 euro con rottamazione; 1.500 senza rottamazione.

Grazie al Decreto Rilancio, dal primo agosto 2020 e fino al 31 dicembre 2020, è possibile usufruire di una ulteriore agevolazione, ma attenzione, l’ulteriore sconto è subordinato al fatto che lo stesso rivenditore accetti di applicare o meno uno sconto pari ad almeno 2.000 euro per gli acquisti con rottamazione e 1.000 euro per gli acquisti senza rottamazione.

È possibile calcolare la misura del nuovo contributo (ai sensi del Decreto Rilancio) nel modo seguente:

 ·         per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida plug-in, con Emissioni inferiori o uguali ai 60 g/km, l’incentivo è pari a 2.000 euro con rottamazione; 1.000 senza rottamazione;

·         per l’acquisto di un’auto nuova con motore termico, con emissioni comprese tra 60 g/km e 110 g/km, l’incentivo è pari a 1.500 euro con rottamazione; 750 senza rottamazione;

·         per l’acquisto di un’auto nuova elettrica, con Emissioni inferiori o uguali ai 20 g/km, costo massimo 50.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 6000 euro di ecobonus con rottamazione (4.000 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), 2000 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (1.000 senza rottamazione) per un massimo di 10.000 euro con rottamazione e 6.000 senza rottamazione;

·         per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida pug-in, con Emissioni superiori ai 20 g/km e inferiori o uguali a 60 g/km, costo massimo 50.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 2500 euro di ecobonus con rottamazione (1500 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), 2000 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (1.000 senza rottamazione) per un massimo di 6.500 euro con rottamazione e 2.500 senza rottamazione;

·         per l’acquisto di un’auto nuova con motore a scoppio benzina o diesel (motore termico), con Emissioni superiori ai 60 g/km ed inferiori o uguali ai 110 g/km, costo massimo 40.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 1500 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (750 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), per un massimo di 3.500 euro con rottamazione e 1.750 senza rottamazione.

Per ottenere l’Ecobonus

L’automobile da rottamare deve essere di categoria M1 ovvero destinate al trasporto di persone, almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere (oltre al sedile del conducente) ed inoltre:

 ·         intestata da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi;

·         omologata alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

Per ottenere il contributo Rilancio

Il veicolo rottamato deve essere anche immatricolato da almeno 10 anni.

Tale contributo è concesso solo se il venditore applica uno sconto di almeno 2.000.

Nell’atto di acquisto del veicolo nuovo deve essere indicato: il veicolo da rottamare, il contributo statale Ecobonus e l’eventuale contributo Rilancio con lo sconto del venditore.

Bonus moto

Per quanto riguarda, invece, l’acquisto di una nuova moto (L):

 ·         Con rottamazione di un veicolo della categoria L omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura, l’incentivo è pari al 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 4.000 (IVA esclusa);

·         Senza rottamazione, invece, del 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 3.000 (IVA esclusa).

Per ottenere l’incentivo, il compratore non dovrà fare alcunché. Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Durc on line, proroga della validità

Prorogata di 90 giorni la validità del Documento Unico di Regolarità Contributiva on-line.

L’Inps ha pubblicato il con cui chiarisce che la validità dei “Durc On Line” si protrarrà fino al 13 gennaio 2021 per quelli la cui scadenza era collcata tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020.

Ciò è valido ad eccezione delle stazioni appaltanti e amministrazioni procedenti nel corso di un procedimento contrattuale volto alla selezione del contraente o per l’attivazione di servizi, forniture o lavori, per i quali la richiesta di verifica della regolarità contributiva seguirà le ordinarie regole.

In considerazione di quanto sopra, è stata implementata la procedura online per consentire, attraverso la funzione “Consultazione, in mancanza di un documento che attesti la regolarità contributiva, l’acquisizione dell’ultimo Durc On Line già emesso che riporta nel campo scadenza la data compresa tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020.

Il sistema consentirà la proposizione di una nuova richiesta secondo gli ordinari criteri, anche in presenza di un Durc con validità prorogata.

In caso di esito regolare, il Durc On Line sarà l’unico documento visibile e sostituirà quello con validità prorogata; mentre, nel caso contrario, sarà consultabile il Durc On Line con validità prorogata e sarà disponibile al richiedente il documento denominato “Verifica regolarità contributiva”.

Nuova ordinanza Ministero Salute:

distanziamento e mascherina

 

Luoghi chiusi aperti al pubblico: resta l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale di almeno 1 metro.

Una decisione presa dal Ministro della Salute il quale ha ribadito l’obbligo del distanziamento interpersonale, così come della mascherina, in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico.

Una decisione presa dopo aver accertato che molte compagnie ferroviarie a partire dal1° agosto 2020 hanno tolto l’obbligo di distanziamento per i treni ad Alta Velocità, i quali sono tornati a viaggiare a pieno carico. Una novità che ha scatenato le perplessità del mondo scientifico, tant’è che è dovuto intervenire direttamente il Ministero della Salute.

Ecco qual è il contenuto della nuova ordinanza del Ministero della Salute.

Come noto, il DPCM del 14 luglio autorizza ad attuare le deroghe al distanziamento qualora si fossero realizzate delle condizioni alternative, quali:

·         misurazione della temperatura dei viaggiatori prima di salire sui mezzi pubblici;

·         autodichiarazione dei passeggeri con la quale certifichino di non aver avuto contatti con persone contagiate dal Covid, né sintomi influenzali;

·         obbligo della mascherina con la sostituzione dopo 4 ore.

Il Ministro della Salute è intervenuto per ribadire l’obbligo del distanziamento interpersonale che andrà rispettato anche nelle prossime settimane e non solo a bordo dei mezzi pubblici.

Nel dettaglio, con la nuova ordinanza appena pubblicata, il Ministero della Salute ha ribadito il distanziamento interpersonale di almeno un metro, come pure l’obbligo delle mascherine. Regole che andranno rispettate in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico; per questo motivo anche le compagnie dei mezzi pubblici dovranno fare un passo indietro, riducendo nuovamente il limite di passeggeri a bordo.

Ricapitolando, distanziamento e mascherine nei luoghi chiusi non possono essere alternativi: vanno rispettate entrambe le condizioni contemporaneamente, come ribadito dalla nuova ordinanza del Ministero della Salute.

 nuove regole del bonus Ricerca e Sviluppo

Nel decreto Ministero dello Sviluppo Economico del 26 maggio, in Gazzetta Ufficiale il 21 luglio, ci sono tutte le caratteristiche delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta Industria 4.0 in base alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2020.

L’agevolazione fiscale, dal 6% al 12% a seconda della tipologia di spesa con tetto massimo da 1,5 a 3 milioni di euro, è prevista dai commi da 198 a 209 della legge 160/2019.

La Legge di Bilancio conteneva già il dettaglio delle spese ammissibili per tipo di attività (es.: spese di personale, beni materiali, contratti extra muros, servizi di consulenza) ma rimandava al decreto attuativo, ora pubblicato e in vigore, la definizione delle attività.

Attività di Ricerca e Sviluppo

Bonus al 12% nel limite massimo di 3 milioni di euro. In base al comma 200 della manovra, sono ammesse «le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico» che soddisfino i criteri previsti dal decreto ministeriale. In base al quale, i lavori sono classificabili in una o più delle seguenti categorie.

 

  • Ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici finalizzati principalmente all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali, senza necessariamente considerare un utilizzo o un’applicazione particolare a breve termine delle nuove conoscenze acquisite da parte dell’impresa. Il risultato delle attività di ricerca fondamentale è di regola rappresentato per mezzo di schemi o diagrammi esplicativi, o teorie interpretative delle informazioni e dei fatti emergenti dai lavori sperimentali o teorici.
  • Ricerca industriale: lavori originali intrapresi per individuare possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale, trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato. Le attività, in particolare, mirano ad approfondire le conoscenze esistenti per risolvere problemi di carattere scientifico o tecnologico: Il risultato è rappresentato, di regola, da un modello di prova che permette di verificare sperimentalmente le ipotesi di partenza e dare dimostrazione della possibilità o meno di passare alla fase successiva dello sviluppo sperimentale, senza l’obiettivo di rappresentare il prodotto o il processo nel suo stato finale.

Sviluppo sperimentale: lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere informazioni tecniche necessarie alla realizzazione di nuovi prodotti o processi di produzione, o al miglioramento significativo di prodotti o processi esistenti. Per miglioramento significativo s’intendono modifiche che hanno il carattere della novità, e non sono il risultato di un semplice utilizzo dello stato dell’arte nel settore o dominio di riferimento. Il risultato dei lavori di sviluppo sperimentale è di regola rappresentato da prototipi o impianti pilota.

 

Attenzione: tutte le attività di R&S, per essere ammissibili al credito d’imposta industria 4.0, devono perseguire un progresso o un avanzamento delle conoscenze o delle capacità generali in un campo scientifico o tecnologico e non già quelli propri di una singola impresa. Va bene anche l’adattamento delle conoscenze o capacità in un campo della scienza o tecnica volte a realizzare un avanzamento in un altro campo non facilmente deducibile o attuabile.  La spesa è ammissibile anche se l’avanzamento ricercato poi risulti non raggiunto o pienamente realizzato.

Sono ammissibili lavori svolti contemporaneamente e in modo simile nello stesso campo da imprese concorrenti indipendenti.

Innovazione tecnologica

Bonus al 6% fino a un tetto di 1,5 milioni di euro. Sono attività, diverse da quelle di ricerca e sviluppo, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati (sul piano delle caratteristiche tecnologiche o delle prestazioni o dell’eco-compatibilità o dell’ergonomia o per altri elementi sostanziali rilevanti nei diversi settori produttivi).

Non sono ammissibili le attività di routine per il miglioramento della qualità dei prodotti, e in generale le attività volte a differenziare i prodotti dell’impresa da quelli simili dei concorrenti per elementi estetici o secondari, l’adeguamento di un prodotto esistente alle specifiche richieste di un cliente o quelle per controllo di qualità e standardizzazione dei prodotti.

Di seguito i criteri stabiliti dal decreto ministeriale.

Prodotti nuovi o significativamente migliorati: beni o servizi che si differenziano, rispetto a quelli già realizzati dall’impresa, sul piano delle caratteristiche tecniche, dei componenti, dei materiali, del software incorporato, della facilità d’impiego, della semplificazione della procedura di utilizzo, della maggiore flessibilità o di altri elementi concernenti prestazioni e funzionalità.

  • Processi nuovi o significativamente migliorati: processi o metodi di produzione e di distribuzione e logistica di beni o servizi che comportano cambiamenti significativi nelle tecnologie, negli impianti, macchinari e attrezzature, nel software, nell’efficienza delle risorse impiegate, nell’affidabilità e sicurezza per i soggetti interni o esterni coinvolti nei processi aziendali. Attenzione: sono ammissibili esclusivamente i lavori svolti nelle fasi precompetitive legate alla progettazione, realizzazione e introduzione delle innovazioni tecnologiche fino ai lavori concernenti le fasi di test e valutazione dei prototipi o delle installazioni pilota.

Non sono ammissibili al credito d’imposta:

lavori svolti per apportare modifiche o migliorie minori a prodotti e processi già realizzati o applicati dall’impresa;

  • lavori svolti per la soluzione di problemi tecnici legati al normale funzionamento dei processi di produzione, o per l’eliminazione di difetti di fabbricazione dei prodotti dell’impresa;
  • lavori svolti per adeguare o personalizzare i prodotti o i processi dell’impresa su specifica richiesta di un committente;
  • lavori svolti per il controllo di qualità dei prodotti o dei processi e per la standardizzazione degli stessi e in generale richiesti per l’adeguamento a specifici obblighi previsti dalle norme di sicurezza, salute e igiene del lavoro o in materia ambientale.

 

La norma prevede poi una maggiorazione al 10%, sempre fino a un tetto di 1,5 milioni, per i lavori di innovazione tecnologica finalizzati a un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0. I criteri vengono fissati dal decreto, che esemplifica tutte le caratteristiche sia relative all’innovazione digitale (ad esempio, integrazione fra IT e operations, simulazione dei processi produttivi, manutenzione predittiva, teleassistenza, blockchain, cybersecurity) sia relative alla sostenibilità ambientale (ad esempio, economia circolare, recupero materie prime, remanufacturing).

Design e ideazione estetica

Bonus al 6% fino a 1,5 milioni di euro. Riguarda imprese dei settori tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo, ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. I lavori devono essere finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (ad esempio, le caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della struttura superficiale, degli ornamenti). Attenzione: per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi i componenti di prodotti complessi, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici.

Per le imprese di moda, abbigliamento, o altri settori che a intervalli regolari devono rinnovare le collezioni, sono ammissibili i lavori relativi alla concezione e realizzazione di nuove collezioni o campionari che presentino elementi di novità con riguardo a tessuti, materiali utilizzati, combinazione, disegni e forme, colori o altri elementi rilevanti. Sono invece esclusi i lavori finalizzati al semplice adattamento di una collezione o campionario esistente attraverso l’aggiunta di un singolo prodotto o la modifica di una sola caratteristica dei prodotti esistenti (colori, elementi di dettaglio). Le attività ammissibili al credito d’imposta riguardano comunque la sola fase precompetitiva che termina con la realizzazione dei campionari non destinati alla vendita.

Determinazione e documentazione spese ammissibili

Le procedure per l’applicazione corretta del credito d’imposta sono contenute nell’articolo 6 del decreto. Per tutte le categorie di attività vale la regola che i lavori devono essere svolti nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, anche in relazione a progetti eventualmente avviati in periodi d’imposta precedenti.

 Fonte CLAAI- Unione Artigiani Milano