venerdì 30 ottobre 2020

News CLAAI Assimprese

 Paolo Prearo designato responsabile provinciale

ristoratori della “CLAAI Assimprese Lazio Sud”

Continua l’organizzazione sul territorio e nell’ambito delle categorie produttive della “CLAAI Assimprese”. Nei giorni scorsi Paolo Prearo, storico ristoratore de “L’ Arco” di Latina, è stato designato responsabile provinciale per il comparto ristoratori e somministrazione alimenti della “CLAAI Assimprese Lazio Sud”, l’Associazione di categoria datoriale delle attività del terziario, artigianato e piccole imprese con il compito di dare voce alla categoria e strutturare sempre più la rappresentanza delle esigenze degli operatori locali.

Paolo Prearo, uno dei promotori della manifestazione di Latina, in piazza del Popolo dei giorni scorsi, sottolinea come il problema dei ristoratori e delle attività della somministrazione, oggi fortemente penalizzate e costrette a subire una chiusura, si ripercuote anche su tutta la filiera produttiva e commerciale. Molti sono i dipendenti oggi a rischio, continua Prearo, se non si riesce ad intervenire con “ristori” i quali devono giungere subito e che siano realmente proporzionati alle perdite. E’ importante, conclude Paolo Prearo, che gli operatori del settore svolgano un’azione sinergica in un confronto serio e costruttivo con tutte le Istituzioni. 

In questo momento di grave difficoltà economica del settore –ha evidenziato il Direttore “CLAAI Assimprese” Ivan Simeone- necessita più che mai una azione politico-sindacale di sostegno alle nostre imprese locali. Bisogna fare sinergia e, insieme, cercare di trovare soluzioni possibili affinché il settore riesca a superare questi momenti di difficoltà.

 

Latina 30 ottobre 2020

 CLAAI Assimprese Lazio Sud

giovedì 29 ottobre 2020

News CLAAI Assimprese - Decreto Ristori

“Decreto Ristori”: testo definitivo

e codici Ateco

 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge (DL RISTORI 28 10 bollinato) che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.

Qui l’elenco dei Codici Ateco coinvolti: ateco Decreto Ristori

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.

Di seguito le principali misure introdotte.

1. Contributi a fondo perduto 

Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (D.L.Rilancio).

La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

2. Proroga della cassa integrazione

Con un intervento da 1,6 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.

È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.

3. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

·         al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;

·         al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

4. Credito d’imposta sugli affitti

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

5. Cancellazione della seconda rata IMU

La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

6. Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Sono previste:

·         una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;

·         la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.

7. Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti

È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:

·         400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;

·         100 milioni per editoria, fiere e congressi;

·         100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;

·         400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali;

·         Taxi ed Ncc potranno usufruire di un indennizzo pari al 100 % di quanto hanno ottenuto con il DL Rilancio (D.L.Rilancio) dell’aprile scorso.

8. Reddito di emergenza

A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

9. Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo

È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” (D.L.Cura_Italia) e “Rilancio” (D.L.Rilancio). L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.

10. Sostegno allo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.

Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

11. Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca

Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.

Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.

12. Salute e sicurezza

È previsto un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi:

·         lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;

·         l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.

13. Giustizia

Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l’altro, si introducono disposizioni:

·         per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;

·         per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.

A cura della CLAAI – Unione Artigiani di Milano 

 

 

lunedì 26 ottobre 2020

IMPORTANTE - ALCUNE REGOLE DA SEGUIRE .......

 

Asporto, Ristorazione e Acconciature-Estetisti: regole e indicazioni

info: amministrazione@claai-assimprese.it 

 

Il nuovo Dpcm del 25 ottobre (DPCM 24 ottobre) avrà validità per un mese e dunque fino al 24 novembre.

Segnaliamo specifiche condizioni che regolano alcuni settori artigiani:

 

 

 RISTORAZIONE – BAR – GELATERIE- PASTICCERIE

Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi, rispettando il distanziamento di almeno un metro tra i tavoli e tra le persone.

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

ASPORTO

Ristorazione da asporto consentita fino alle ore 23, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

ACCONCIATORI – ESTETISTI

I saloni di acconciatori, parrucchieri, barbieri, estetisti restano liberamente aperti, purchè rispettino le distanze di almeno un metro di separazione tra postazioni e tra persone nel 

Tutte le attività, come da DPCM, devono esporre un cartello all’entrata dell’attività “che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti”.

da CLAAI Unione Artigiani Milano