Vuoi aprire una attività ? Sei una Start Up ?
1/ Fare Impresa
Cominciamo a pubblicare una serie di “fogli informativi” sul “Fare Impresa”. Strumento di riflessione e di orientamento per chi vive il mondo della piccola impresa e attività produttiva. Quelle piccole realtà produttive che spesso sono un importante volano economico per le nostre Comunità territoriali. Sono esperienze vissute, progetti realizzati, problematiche comuni su cui confrontarci. Informazioni, pareri e approfondimenti si potranno avere contattando: direzione@claai-assimprese.it o i numeri 331.8659785 o 339.4594498
di Ivan Simeone / Direttore CLAAI Assimprese
In molti oggi decidono di aprirsi una propria attività. Dinanzi all’attuale situazione di criticità occupazionale, molti giovani ma anche ex lavoratori, scelgono di “mettersi in proprio” ed aprire bottega, come si diceva un tempo. In questi mesi abbiamo avuto modo di seguire diverse nuove attività, nei diversi settori dal food ai servizi e, la tipicità positiva che abbiamo riscontrato, è quella che oggi tutti guardano alle attività d’impresa, anche le più usuali, con una valenza di innovazione legata al mondo della digitalizzazione, internet, sostegno all’ambiente e ad affrontare il mercato con un’ottica commerciale nuova e attenta alle richieste. Lo scoglio più importante da affrontare è ovviamente l’apporto finanziario per avviare la propria attività. Per cominciare non servono cifre importanti ma molta attenzione nel programmare, analizzare ed impostare il proprio business.
La scelta del settore in cui operare…
Prima ancora bisogna però individuare attentamente il settore merceologico di riferimento, quale tipo di attività “aprire”. Questo argomento verrà sicuramente trattato in un apposito articolo. Evidenziamo solamente che bisogna valutare alcuni aspetti, per poi decidere ovvero: la propria preparazione e professionalità sia certificata che “sul campo”, le proprie aspirazioni, il contesto sociale e commerciale in cui ci si muove, gli eventuali partner e soci, la propria personale situazione patrimoniale e familiare.
Accompagnamento al “fare impresa” …
Noi, come CLAAI Assimprese, cerchiamo di accompagnare il giovane imprenditore a “calare” nel quotidiano il proprio “sogno imprenditoriale” e renderlo operativo, step by step. Le opportunità non mancano. Molte e diversificate le proposte e le misure finanziarie disponibili ma necessita un progetto ben solido e una pianificazione finanziaria attenta e precisa. Nel progetto bisogna cercare, per quanto possibile, prevedere anche le possibili situazioni di criticità e cercare di impostare delle soluzioni reali. Operiamo con una rete di collaboratori, consulenti e partner che ci permettono di seguire il neo imprenditore dalla “messa a terra” dell’idea imprenditoriale all’avvio dell’attività, supportandola sia con un accompagnamento all’accesso al credito agevolato ma anche per tutte le incombenze legate ad una corretta apertura: certificazioni, autorizzazioni, corsi di formazione, sicurezza, marketing ….
Ma quali i passaggi? Cosa fare? Come fare?
Se andiamo a navigare nel web veniamo sommersi da una mare di proposte e modelli di business, spesso anche contrastanti tra loro, che rischiano di confonderci le idee. La prima cosa è cercare di individuare un partner cui poterci rapportare e chiedere consigli e suggerimenti. Consiglio sempre figure professionali “certificate” come professionisti iscritti agli Ordini professionali, Associazioni di categoria con una valenza nazionale e firmatarie di contratti, figure cui potete andare a verificarne l’operatività magari con una prima ricerca sul web (ormai tutti conoscono tutti) e poi una conferma diretta. Bisogna fare attenzione ai “falsi profeti” che rischiano di spillare soldi a fronte del nulla.
La CLAAI Assimprese come Tutor del “fare impresa”…
Noi, come Associazione di Categoria, abbiamo predisposto un format operativo che ci permette di accompagnare l’imprenditore, passo dopo passo, ad aprire la propria attività. L’ Associazione, di fatto, funge vero e proprio Tutor, il quale accompagna fino all’apertura dell’attività. Quando si decide di avviare una propria attività, dopo averci pensato su tutto il tempo necessario, bisogna procedere celermente. NON bisogna avviare una attività solo per poter accedere a questo o a quella facilitazione finanziaria o al bando del momento. Bisogna innanzitutto pensare a quello cui piace fare, al desiderio di costruire un proprio sogno aziendale, dobbiamo fare quello che abbiamo desiderio “di fare”!
Il Colloquio iniziale…
Premesso quanto sopra, la prima cosa che facciamo è uno o più colloqui iniziali, anche via web -per essere più veloci- e conoscere il neo imprenditore e la propria idea imprenditoriale. I colloqui iniziali sono essenziali per comprendere se vi sono realmente le premesse per avviare una attività “in proprio” o se è solo una suggestione del momento. Fatto il colloquio e analizzata una prima e informale bozza di idea, bisogna condividere con il neo imprenditore la strada da percorrere. Cosa intendiamo fare con lui, come farlo ed i passaggi cui bisognerà far fronte. Ovviamente bisognerà cominciare a valutare le opzioni per il finanziamento della nascente attività. Gli aspetti amministrativi, l’attività di pre-istruttoria, la stessa realizzazione del Business Plan va orientata anche verso lo strumento finanziario cui bisognerà rivolgersi.
Le opzioni di accesso al credito ordinario e agevolato
Come CLAAI Assimprese tra le varie opzioni, siamo anche convenzionati con il Microcredito, con il Confidi di garanzia, operiamo in partner con diversi Istituti di Credito locali e nazionali, operiamo con l’accompagnamento (realizzazione del Business Plan, progettazione, presentazione e rendicontazione) alle varie fonti di finanziamento agevolato dello Stato e della Regione. Ovviamente ogni strumento finanziario prevede un apposito “percorso” di realizzazione, predisposizione e presentazione di progetto d’impresa. CLAAI Assimprese è inoltre Sportello “Artigiancassa Point”, la Banca per le imprese del gruppo BNP Paribas.
“Mettere a terra” l’idea imprenditoriale
Una
volta concordato il percorso da fare, si comincia a “mettere a terra”
l’idea imprenditoriale cominciando con la compilazione di questionari,
analisi del territorio, aspetti finanziari, contesto personale dei soci,
fino ad arrivare alla compilazione di un preciso e puntuale “Business Plan”, strumento divenuto ormai essenziale per ogni intervento finanziario e gestione aziendale. Del Business Plan parleremo in un apposito articolo. Desidero solamente qui anticipare che bisogna redigere un documento di pianificazione finanziaria che sia originale (non fare copia-incolla di altri documenti), preciso e approfondito;
documento che dovrà servire sia alla Banca o altro Istituto erogatore
per valutare l’idea imprenditoriale, ma anche per l’imprenditore stesso
per prendere sempre maggiore coscienza della sua nuova attività e per
verificare nel tempo la linea di sviluppo della stessa.
Tutta questa fase viene svolta con il supporto di più professionisti poiché gli aspetti che vengono trattati spaziano da quelli prettamente commerciali e di marketing a quelli che riguardano la struttura aziendale, fino ad arrivare ad una pianificazione finanziaria pluriennale. E’ questa una delle fasi più delicate. E’ il documento che verrà poi valutato poiché il futuro finanziamento, ordinario o agevolato che sia, verrà valutato sull’idea realizzata nel documento, con l’analisi dei budget, del bilancio di previsione, dei freddi numeri ma anche dalla professionalità del neo imprenditore.
Il lavoro preparatorio…
A latere della redazione del Business Plan vi è tutto il lavoro di preparazione, di consulenza amministrativa essenziale per una buona redazione del piano d’impresa …. Analisi e predisposizione dei curriculum personali dei soci, valutare la professionalità dei singoli attori e dell’amministratore della futura società, verificare le autorizzazioni necessarie e i corsi essenziali, senza tralasciare tutta la documentazione relativa al locale in cui si vuole avviare l’attività anche verificando le normative del singolo Comune di appartenenza o/e le normative delle Camere di Commercio di competenza per l’avviamento della nuova attività. Come potete comprendere è una attività complessa e necessita di un “accompagnamento” professionale. Per estrema semplificazione, riportiamo solamente alcune delle voci –parziali- che dovranno essere accuratamente valutate:
– Valutare la tipologia di società da costituire
– Analizzare la normativa di riferimento anche del Comune e della Camera di Commercio di competenza
– Certificazioni occorrenti per svolgere l’attività
– I CV professionali ed eventuali attestazioni
– Autorizzazioni necessarie
– I locali con relativa agibilità, messa a norma…
– Analizzare la normativa sulla sicurezza: DVR, corsi, mezzi antincendio ….
– Cominciare ad analizzare costi al dettaglio e ricavi
– Individuare l’importo necessario da richiedere
– Cominciare a predisporre i preventivi
Nell’ambito dell’attività di consulenza amministrativa, è essenziale fare una verifica che tutti i soci e l’amministratore della costituenda società, non abbiano situazioni pendenti con l’erario e che vi siano pregiudiziali nelle varie centrali rischi. Opportuna una verifica preventiva, che facciamo direttamente, mediante una interrogazione alle banche dati di riferimento.
Presentazione del progetto e/o della richiesta finanziaria…
Redatto
il Business Plan con tutto il lavoro preparatorio, identificata la
misura su cui andare a presentare un progetto e la richiesta finanziaria
o, ancora, lo strumento creditizio più appropriato, si passerà alla
fase di presentazione/inserimento del progetto aderendo ad un apposito
bando (INVITALIA, Regione Lazio …) o istruendo la pratica di
Microcredito o, ancora presentandola all’Istituto di Credito di
riferimento. Sui bandi INVITALIA approfondiremo con una apposita scheda
come sul microcredit
o e Confidi. Ovviamente
questa fase comporta una azione di accompagnamento e di stretto
rapporto tra il neo imprenditore e l’Istituto erogatore, poiché
sicuramente vi saranno ulteriori documenti che verranno richiesti e/o
approfondimenti sul progetto d’impresa e sulla situazione dei singoli
attori.
Delibera ed erogazione ….
Arriva la tanto sospirata “delibera” con la conseguente erogazione del finanziamento…..ma attenzione: non è finita. Un aspetto essenziale è la rendicontazione del progetto e/o la presentazione alla banca della documentazione contabile se richiesta. Di questo parleremo in seguito.
Buon “fare impresa”.
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