L’assessore
regionale all’urbanistica On. Ciocchetti, spiega il piano casa
Rilancio del settore edile, nuovi posti di lavoro,
recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente
Seminario informativo
promosso dalla Confartigianato Imprese Latina
Rilancio
del settore edile
fortemente colpito dalla crisi economica, creazione di nuovi posti di
lavoro, sviluppo economico con particolare riguardo alle piccole e medie
imprese del Lazio, recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente,
soprattutto di quello dismesso o non utilizzato: questi in sintesi gli
obiettivi principali del nuovo piano casa varato dalla Regione Lazio,
al centro del seminario informativo promosso venerdì pomeriggio, all’hotel
Europa, dalla Confartigianato Imprese Latina. Una iniziativa, realizzata
con il patrocinio della Camera di Commercio di Latina, mirata – come ha
sottolineato il direttore provinciale della Confartigianato, Ivan Simeone
che introdotto e coordinato i lavori - a far conoscere le opportunità offerte
dal piano, affinché nei prossimi mesi si possa creare una catena virtuosa
grazie alla sinergia dell’associazione di categoria (che in questo modo si fa
garante anche per i consumatori) e gli ordini professionali che venerdì hanno
risposto positivamente.
Hanno aderito al seminario l’ordine degli ingegneri
e degli architetti della provincia di Latina, il collegio provinciale dei
geometri, Ater, Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative.
«Come associazione di categoria della grande e media
impresa – ha affermato Aldo Mantovani, presidente provinciale di
Confartigianato – abbiamo creduto molto in questo strumento messo a
disposizione dalla Regione per il rilancio del territorio. Ne trarranno
vantaggio l’ambiente che ci circonda e il comparto edile. Ma le istituzioni
amministrative dovranno far sentire il loro supporto».
«Abbiamo grosse speranze per risolvere il problema
del reparto di cui siamo rappresentanti – ha aggiunto l’architetto Renzo
Fanti, presidente provinciale della sezione edile della Confartigianato – Purtroppo
finora non c’è stata molta sensibilità da parte delle istituzioni locali e
molti progetti restano fermi. L’80% delle nostre piccole e medie imprese hanno
enormi difficoltà, a cominciare dai paletti messi dagli istituti di credito che
ne limitano le possibilità di intervento».
«Il piano – ha affermato Daniela Scaccia,
responsabile dell’area tecnica della Confartigianato nazionale Anepa – permetterà
grosse opportunità per la risistemazione del territorio. È sicuramente un piano
orientato alle grandi imprese ma c’è spazio anche per le PMI. Quello che
dobbiamo fare è esercitarci a mettere tutte le competenze in filiera. Questa
possibilità di aggregazione diventa l’elemento fondamentale per essere più
competitivi. Il momento di crisi è particolarmente delicato per tutti e c’è una
competenza che non sempre viene riconosciuta. Di qui la necessità di aprire un
mercato che prima non c’era. Il Lazio, che nel settore edile occupa 63.700
persone, può diventare un laboratorio di prova, limitando la concorrenza sleale
alle piccole imprese da parte di persone non professionalizzate».
A spiegare nel dettaglio il nuovo piano casa è stato
l’architetto Walter Macchi, estensore del piano casa e consulente della
Regione Lazio: «Il piano casa si applica a tutti gli edifici realizzati
legittimamente, anche quelli per i quali il titolo edilizio sia stato
rilasciato in sanatoria, compresi il caso della formazione del silenzio
assenso, e a quelli non ultimati ma che abbiano ricevuto il titolo abilitativo
edilizio. Dieci i punti chiave: semplificazione delle procedure edilizie e
urbanistiche, contrasto all’abbandono delle aree agricole, tutela delle zone
vincolate e dei centri storici, recupero degli immobili non residenziali,
aumento della soglia minima di volumetria, riqualificazione degli stabili
condominiali, adeguamento sismico, riqualificazione ambientale e delle
periferie e infine demolizione e ricostruzione ecoefficiente».
A chiudere i lavori, il vice presidente e assessore
alle politiche del territorio e dell’urbanistica della Regione Lazio Luciano
Ciocchetti: «La rivoluzione del piano casa si basa su concetti efficaci di
semplificazione, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle
periferie, minor consumo del territorio. Solo così si può ottenere il rilancio
dell’edilizia. I dati della Cassa Edile dimostrano che nel settore
dell’edilizia si sono persi 18mila posti di lavoro. È il momento di invertire
la rotta, rispondendo alle emergenze del nostro territorio che sono il lavoro e
la ripresa economica e la riqualificazione del territorio stesso. Questa è una
legge trasversale e ora cercheremo, con una serie di incontri nei vari comuni
della regione, di dare conformità all’interpretazione del testo. Diamoci sei mesi
di tempo per fare le dovute verifiche sull’applicazione e valutare eventuali
modifiche in modo da dare risposte sempre più concrete ai nostri cittadini».
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