NATALE/Rilevazione Confartigianato
Nel mondo sempre più dolci
made in Italy:
nel 2013 esportati 285
milioni di prodotti, + 13,8% rispetto al 2012
All’estero piacciono sempre
di più i dolci natalizi della tradizione italiana. Tra gennaio e agosto 2013,
tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy, sono volati
nel mondo prodotti per un valore di 285 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo
del 2012 le vendite all’estero di pasticceria natalizia sono aumentate del 13,8%, pari a 34,6 milioni di euro in più.
Lo rileva un rapporto di Confartigianato
che ha stilato una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti dolciari italiani:
in testa c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito.
Dall’inizio dell’anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 69,6 milioni
di euro di dolci natalizi (con un aumento del 38,2% rispetto al 2012). In
Germania abbiamo esportato 41,7 milioni di pasticceria, mentre nel Regno Unito
il nostro export di dolci di Natale è pari a 26,4 milioni (+ 30,3% tra il 2012
e il 2013). In forte crescita anche le vendite negli Stati Uniti (+21,9%).
Se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il
merito è anche delle 90.577 aziende
artigiane del settore alimentare
che, rispetto al 2012, sono aumentate dello
0,6%, pari a 574 imprese in più. In
particolare, quello degli artigiani della pasticceria è un
‘esercito’ di 43.517 produttori specializzati in nicchie d’eccellenza,
come ad esempio la cioccolateria in cui operano 375 laboratori
artigiani che si dedicano esclusivamente alla lavorazione del cacao.
In testa alla classifica
regionale per il maggior numero di artigiani dell’alimentazione vi è la Lombardia (11.147 aziende), seguita
dalla Sicilia con 9.997 imprese e
dall’Emilia Romagna con 8.176
imprese artigiane del settore alimentare.
La buona tenuta del settore
alimentare fa bene anche all’occupazione: nell’ultimo anno è aumentata di
10.700 addetti, pari al +2,5%.
Secondo il rapporto di Confartigianato
a far crescere la passione degli stranieri e dei nostri connazionali per i
prodotti della buona tavola made in Italy è anche il numero di specialità
alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi
Dop, Igp e Stg. L’Italia è leader
nell’Ue per quantità di prodotti
difesi da questi marchi di qualità: ben 248, realizzati da 7.015 imprese di trasformazione. Ci seguono in
classifica la Francia (192), la Spagna (161), il Portogallo (118).
E se la qualità non si
discute, i prezzi rimangono sotto controllo: Confartigianato fa rilevare che,
nonostante i rincari dei costi delle materie prime alimentari, ad ottobre 2013
la dinamica dei prezzi dei prodotti di pasticceria fresca si è mantenuta
all’1%, meno della metà rispetto al 2,3% registrato ad ottobre dello
scorso anno.
“Il nostro rapporto –
sottolinea il Presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti - dimostra
che il buon cibo italiano resiste alla crisi. Ma non accontentiamoci di questo risultato. I
prodotti della nostra tradizione alimentare vanno difesi e valorizzati, perchè
la ricchezza economica del nostro Paese sta anche in questi ‘tesori del
palato’. I sapori autentici della cucina italiana, se scompare chi è capace di
produrli, non sono riproducibili in serie”.
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