Confartigianato INFORMA
(da
PMI.it)
Detrazioni
fiscali: Guida ai Bonus Ristrutturazioni
Ecobonus
2013 e 2014 per ristrutturazioni edilizie e interventi di efficienza
energetica: ecco come usufruire di incentivi e detrazioni fiscali.
Detrazioni
fiscali per ristrutturazioni: proroghe ed estensioni dei bonus.
Dopo
il via libera del Governo alla proroga 2013 sulle detrazioni fiscali per
ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica, si sono moltiplicati i
dubbi sulla modalità di fruizione
dei bonus, previste dalla bozza di decreto legge che recepisce la direttiva
2010/31/UE sul risparmio di energia negli immobili.
Tra
le novità, infatti, spiccano:
Ecobonus
65%
sulle spese documentate, sostenute dal 1 luglio al 31 dicembre 2013, per
interventi generici di riqualificazione energetica
Ecobonus 65% fino al 30 giugno 2014 per
interventi importanti di efficienza energetica che riguardano l’intero edificio
Detrazione 50% per acquisto
di mobili in concomitanza con le ristrutturazioni edilizie,
fino a 5mila euro (per spese fino a 10mila euro).
Si
tratta in tutti i casi di detrazioni dall’imposta lorda per una quota pari al
65% o 50%, a seconda degli interventi effettuati, degli importi rimasti a
carico del contribuente, ripartita in un numero di 10 quote annuali di pari importo.
Lavori e burocrazia
Prima
di tutto, se si desidera usufruire dei bonus
ristrutturazioni, è necessario chiarire che le spese per le
quali si sta richiedendo l’agevolazione devono far riferimento a lavori effettuati realmente
sull’immobile, così come riportati nella Dia (Documento inizio
attività). Allo scopo di dimostrare che il lavoro è stato effettivamente
eseguito, sarà necessario conservare le fatture intestate a chi ha eseguito i
pagamenti.
In
caso di cantiere,
è necessario comunicare alla Asl competente le informazioni reltive alla
sicurezza. Per i condomini
l’amministratore dovrà certificare il rispetto degli obblighi di legge in tema
di sicurezza.
Pagamenti
Un
vincolo importante riguarda il pagamento dei materiali e dei lavori oggetto
della detrazione fiscale, che devono necessariamente avvenire mediante bonifico bancario o postale.
Questo deve riportare il codice fiscale del contribuente, la partita IVA della
ditta che esegue i lavori e come casuale i riferimenti alla legge che introduce
le agevolazioni
Non
sono oggetto di agevolazione, quindi non è necessario che vengano pagate con
bonifico le spese relative agli oneri di urbanizzazione, le ritenute d’acconto
dei professionistiche effettuano la prestazione, l’imposta di bollo, le
concessioni e le necessarie autorizzazioni
Avvio
lavori
Tra
la documentazione da conservare da parte delle ditte che effettuano i lavori,
c’è il consenso
all’avvio dei lavori da parte del proprietario dell’immobile
Bonus
65%
Con
solo riferimento alle detrazioni per la
riqualificazione energetica degli edifici, che vengono
innalzate al 65%,
è necessario che venga inviato all’Enea (Ente per l’energia e l’ambiente), la
documentazione sui lavori effettuati. L’attestazione ecologica andrà poi
allegata alla prossima dichiarazione dei redditi (quella del 2014 relativa
all’anno d’imposta 2013).
Infine,
in caso di lavori a cavallo di più periodi d’imposta e sempre con riferimento
al bonus del 65%, è necessario inviare all’Agenzia delle Entrate la relativa comunicazione mediante
modello IRE.
Nessun
parametro di rendimento né pratica con l’Enea è invece richiesto per il bonus
ristrutturazioni del 50%.
Rientrano
nel bonus del 65% le sostituzioni di finestre, infissi, coperture, pavimenti,
pannelli solari per la produzione di acqua calda, impianti di climatizzazione
invernale, le pose di tendoni, pellicole filtranti sulle finestre e porte
finestre che servano a facilitare l’isolamento termico dei locali. Sono invece
escluse le sostituzioni di impianti di riscaldamento con pompe di calore e di
scalda-acqua tradizionali
Bonus
arredi
Agli
arredi fissi
(cucine, armadi a muro, bagni) vengono applicate detrazioni fiscali pari al 50%, calcolata su un
ammontare complessivo non
superiore a 10mila euro. L’acquisto deve derivare da una
ristrutturazione edilizia, quindi di fatto si tratta di un ulteriore incentivo,
cumulabile con il bonus ristrutturazione.
Una
novità che gioverà a 1.800 piccole e medie imprese del settore, salvando 8 mila
posti di lavoro, favorendo i consumi (per quasi 1,8 miliardi di euro) e
contribuendo a rilanciare l’economia nazionale.
Da
precisare che non vengono coperti dal bonus arredi gli acquisti di televisori, elettrodomestici e
computer.
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