II rapporto trimestrale nazionale PMI
Rete Imprese Italia - Artigiancassa
Sperando
di fare cosa gradita, di seguito riportiamo il rapporto nazionale del II trimestre 2012, elaborato dal Rete
Imprese Italia, il raggruppamento delle Confederazioni della piccola e media
impresa, cui Confartigianato aderisce
e detiene attualmente la presidenza.
I
dati sono di portata nazionale ma sono un valido indicatore anche per le nostre
dinamiche locali.
Cordialmente
Latina
30 luglio 2012
Confartigianato
Imprese Latina
RETE IMPRESE ITALIA E
ARTIGIANCASSA:
NASCE L’OSSERVATORIO
TRIMESTRALE SUL CREDITO DELLE PMI
Nel II trimestre per Pmi
peggiorano fiducia e ricavi, aumenta domanda di credito
Rete
Imprese Italia
(raggruppamento delle Confederazioni datoriali che rappresentano la piccola e
media impresa italiana) e Artigiancassa
(Gruppo BNP Paribas) hanno presentato oggi i dati del secondo trimestre 2012
dell’Osservatorio sul credito alle Pmi.
La presentazione è avvenuta in occasione
della firma del Protocollo d’intesa sulla realizzazione dell’“Osservatorio
nazionale sul credito delle PMI”, una rilevazione su base trimestrale
fortemente voluta da Rete Imprese Italia e realizzata con Artigiancassa
basandosi sulle indagini campionarie di Format Research e su dati di Bankitalia, Abi, InfoCamere e Istat.
Il protocollo è stato firmato dal Presidente
di Rete Imprese Italia Giorgio Guerrini e dal Direttore Generale di
Artigiancassa Giuseppe Ienzi.
L’Osservatorio estende il campo di indagine a
tutte le PMI della filiera di Rete Imprese Italia (artigianato, commercio,
turismo, servizi) analizzando il clima di fiducia, l’andamento congiunturale,
il fabbisogno finanziario, le dinamiche del credito (domanda, offerta, tassi,
costi, condizioni), la natalità e mortalità delle imprese, i finanziamenti
bancari in essere, i depositi. Partendo dai dati complessivi sui finanziamenti
totali al sistema, sono stati realizzati specifici focus sui settori
produttivi, sulle imprese produttive e sul totale delle piccole imprese (altre
piccole imprese e imprese artigiane). La cadenza trimestrale permette un
continuo aggiornamento delle tendenze e dei fenomeni e rende l’Osservatorio uno
studio in questo momento unico nel suo genere.
Ecco in
sintesi i risultati dell’analisi riferita al trimestre aprile-giugno 2012.
Fiducia
L’insieme delle piccole imprese (micro e
piccole) esprime un giudizio negativo
sull’andamento dell’economia italiana nel secondo trimestre: il saldo tra
giudizi positivi e negativi da parte degli imprenditori sale a -71,1 rispetto a
-63,4 del primo trimestre. In particolare, sono meno fiduciosi gli operatori
del commercio, dei servizi alle imprese e delle regioni del Mezzogiorno, con
prospettive non positive anche per il terzo trimestre, soprattutto per quelle
del Nord Est.
Pur peggiorando il giudizio degli
imprenditori per l’andamento della “propria impresa” (i giudizi negativi
aumentano a -44,4 da -31,3 del primo trimestre), le sole aziende artigiane
riflettono invece una dinamica meno negativa, anche in relazione alle attese
per il terzo trimestre dell’anno. Nell’attuale congiuntura, sono più
preoccupati per l’andamento della propria azienda gli imprenditori dei servizi
alle imprese, delle costruzioni e quelli che operano nel Mezzogiorno, sebbene, tale
territorio sia l’unico che si attende un lieve miglioramento della fiducia nel
prossimo trimestre, assieme alle imprese artigiane.
Congiuntura
I ricavi
attesi dalle piccole imprese, in relazione all’andamento dell’economia
italiana, registrano un peggioramento
(-44,0 da -33,4 del 1° trimestre) che diviene ancor più marcato per le imprese
artigiane; prospettive di miglioramento per il terzo trimestre si riscontrano
per le imprese artigiane e nelle regioni del Nord Ovest e del Mezzogiorno.
Peggiora
il giudizio sull’occupazione nelle piccole imprese (-17,2 da -7,2 del
1° trimestre), con prospettive poco incoraggianti per il trimestre successivo,
fatti salvi segnali di ripresa nel Nord, un lieve incremento dell’occupazione
nel settore delle costruzioni e un miglioramento in quello manifatturiero e
dell’artigianato. Il giudizio sui prezzi praticati dai fornitori migliora per
le piccole imprese (48,7 da 55,2 del 1° trimestre) anche nelle attese per il
terzo trimestre 2012 soprattutto nel Nord e, con meno enfasi, nel Mezzogiorno.
In lieve calo il giudizio relativo al ritardo nei pagamenti da parte dei
clienti per le piccole imprese (50,3 da 47,3 del 1° trimestre), anche se le
imprese artigiane evidenziano una situazione migliore con una dinamica positiva
anche nelle attese del prossimo trimestre.
Fabbisogno
finanziario
Diminuisce, sia pure di poco,
la capacità delle piccole imprese di
fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel secondo trimestre
dell’anno (-33,7 da -32,4 del 1° trimestre), con un forte recupero delle
imprese artigiane che si allineano all’intero comparto piccole imprese.
Tuttavia, la dinamica attesa nel terzo trimestre riflette indifferenziati
elementi di peggioramento. Appaiono in sofferenza le imprese di costruzione,
quelle dei servizi alle persone e quelle localizzate nelle regioni del Centro
che si avvicinano in misura preoccupante a quelle del Mezzogiorno; per contro,
sono in sensibile miglioramento le imprese del Nord Ovest. Le aspettative per
il terzo trimestre riportano un miglioramento per le imprese di maggiori
dimensioni e per quelle nei settori del turismo e dei servizi alle imprese, a
fronte di un deterioramento nel Nord Est.
Domanda
di credito
Aumenta, passando al 21,7%
del secondo trimestre rispetto al 17,8% dei tre mesi precedenti, la percentuale
delle piccole imprese che si sono
rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di un credito esistente. Per
contro, le imprese artigiane hanno registrato una dinamica opposta: passano al
19,2% contro il 24,8% precedente. Nell’ambito delle piccole imprese che
domandano credito, è diminuita (36,5% dal 38,2%) la percentuale di quelle che hanno ottenuto un ammontare pari o
superiore rispetto a quanto richiesto (la cosiddetta area di “stabilità”),
mentre è aumentata (25,3% dal precedente 11,7%) la percentuale di quelle che lo
hanno ottenuto per un ammontare inferiore rispetto a quanto richiesto.
Nell’ambito delle imprese artigiane, è aumentata (42% dal 31,5%) la percentuale
di quelle che hanno ottenuto credito in misura pari o superiore a quanto
richiesto, così come è aumentata (27,7% dal 9,6%) la percentuale di imprese che
lo ha ottenuto, ma in misura minore rispetto a quanto richiesto. Nel secondo
trimestre 2012 la cosiddetta area di “irrigidimento” - data dalla somma della
percentuale delle imprese che hanno ottenuto un credito inferiore a quanto
richiesto e da quella delle imprese che non lo hanno ottenuto - è cresciuta per
le piccole imprese (al 36,4% dal 33,6%), mentre si è ridotta per le sole
imprese artigiane (al 33,5% dal 38,4%). L’area di irrigidimento si presenta
maggiormente per le regioni del Centro e del Mezzogiorno, mentre l’area di
stabilità connota le regioni del Nord in misura pressoché doppia rispetto al
resto del territorio nazionale.
Offerta
di credito
Migliora il giudizio relativo all’andamento
dei tassi di interesse e delle altre condizioni applicate ai finanziamenti, sia
da parte delle piccole imprese che, in misura ancora maggiore, da parte delle
imprese artigiane. E’ positivo il giudizio sul costo dei servizi bancari nel
loro complesso e sulla durata del
credito, mentre migliora la capacità di negoziare condizioni più favorevoli sia
in termini di durata degli affidamenti che di garanzie richieste dalle banche.
“Rete Imprese Italia - ha commentato il
Presidente Giorgio Guerrini – è interlocutore
del governo nazionale e dei governi regionali per costruire politiche di
intervento finalizzate allo sviluppo delle PMI. Abbiamo quindi deciso di dare
vita ad uno strumento, l’Osservatorio, che grazie alla ricchezza e alla
sistematicità delle sue rilevazioni, offrirà supporto concreto per
rappresentare le ragioni e le aspettative delle nostre aziende. Abbiamo trovato
in Artigiancassa il partner ideale, trattandosi della banca che da sessanta anni ha come mission esclusiva l’attenzione
alle esigenze creditizie delle imprese artigiane e delle PMI.”
Il
Responsabile della Divisione Retail e Private di BNL, Marco Tarantola, ha sottolineato che
“la collaborazione con Rete Imprese
Italia rappresenta un’ulteriore conferma del ruolo di BNL come banca
dell’economia reale, vicina alle esigenze degli imprenditori e delle imprese.
Anche attraverso Artigiancassa, BNL punta ad affermarsi sempre più come partner
di riferimento del mondo imprenditoriale e per questo sta accentuando
l’attenzione e la collaborazione verso le associazioni che lo rappresentano.”
Il
Presidente di Artigiancassa, Gianluigi Serafini, ha affermato che “la vicinanza al mondo associativo e
imprenditoriale è sempre stata strategica per Artigiancassa. In quest’ottica si
colloca la firma del protocollo con Rete Imprese Italia, il cui ruolo di
rappresentanza delle PMI italiane è fondamentale. L’Osservatorio costituisce
per Artigiancassa il primo passo di un percorso di avvicinamento a tutte le PMI
che si basa su modalità di sostegno innovative, improntate a logiche sempre più
di efficienza e di servizio.”
“L’Osservatorio
è per Artigiancassa – secondo il Direttore
Generale Giuseppe Ienzi – la naturale
prosecuzione del Rapporto sul credito, che ha costituito, con le 14 edizioni
pubblicate, una base dati insostituibile. Ora abbiamo voluto estendere
l’analisi anche alle PMI di altri settori e la partnership con Rete Imprese
Italia, che ha un’area di rappresentanza potenziale pari al 95% circa del tessuto
produttivo privato, è fondamentale per le strategie future di Artigiancassa.”
Per
informazioni:
Ufficio stampa Rete Imprese Italia, Lorenza
Manessi (Confartigianato), tel. 06 70374411
Marketing Associativo e Comunicazione
Artigiancassa, Fabrizio Mancuso, tel.
06 5845227
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