Confartigianato: SICUREZZA
Il Ministero dell’Interno e le Confederazioni
dell’Artigianato e delle Pmi
insieme per la legalità e la sicurezza delle imprese
Firmato oggi a Verona un Protocollo quadro nazionale.
Intensificare la collaborazione tra Organizzazioni
imprenditoriali e forze dell’ordine per combattere la criminalità che colpisce
le imprese.
E’ l’obiettivo del Protocollo quadro per la legalità e
la sicurezza delle imprese firmato oggi a Verona dal Ministro dell’Interno
Angelino Alfano e dai vertici di Confartigianato, Cna e Casartigiani.
Per Confartigianato ha sottoscritto l’intesa il
Presidente Giorgio Merletti.
Il Protocollo, che ha durata triennale, prevede la
realizzazione di iniziative per difendere i piccoli imprenditori dai fenomeni
di criminalità attraverso programmi di informazione e di formazione, misure di
prevenzione e strumenti di protezione e contrasto dei reati predatori.
Il Ministero dell’Interno diffonderà materiale
informativo e divulgativo sulle buone prassi da seguire per ridurre il rischio
di furti e rapine e per consentire agli imprenditori di fornire alle forze
dell’ordine informazioni utili ad individuare i responsabili dei reati. Il
Viminale, inoltre, si impegna a formare, attraverso il personale delle forze
dell’ordine, gli imprenditori nell’adozione di efficaci misure di
autoprotezione.
Da parte loro, le Organizzazioni artigiane
promuoveranno la diffusione dei contenuti del Protocollo attraverso la
sottoscrizione di accordi tra le Associazioni territoriali e le Prefetture, la
partecipazione degli imprenditori alle attività di formazione per contrastare
la criminalità, la diffusione di sistemi di videosorveglianza e l’utilizzo di
strumenti di pagamento elettronici.
In particolare, il Ministero dell’Interno e le
Organizzazioni imprenditoriali si impegnano a promuovere l’adozione, da parte delle imprese artigiane e
delle piccole aziende, di sistemi di videosorveglianza e di sicurezza tecnologicamente
avanzati, anche attraverso la predisposizione di un disciplinare tecnico in
tema di video allarme antirapina.
Il disciplinare tecnico organizzativo definirà le funzionalità del sistema di video allarme
antirapina, i criteri per la scelta delle imprese fornitrici, le modalità per
adeguare gli impianti già esistenti e gli adempimenti relativi alle nuove
attivazioni.
Le Prefetture favoriranno lo sviluppo operativo del
sistema, sottoscrivendo con le articolazioni territoriali delle Confederazioni i
relativi Protocolli.
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