“Confartigianato”: RIACCENDERE
I RIFLETTORI SULL’ARTIGIANATO PONTINO !
In due anni chiuse
più di 1.000 imprese artigiane in provincia.
Ivan Simeone Direttore provinciale Confartigianato Imprese Latina |
Secondo
i dati registrati dalla CPA di Latina su fonte infocamere, nella nostra
provincia tra il 2013 ed il 2014, sono cessate ben 1.043 ditte artigiane (868
nel 2013 e 175 nel 2014) e, se valutiamo una media (in difetto) di 2 lavoratori
ad impresa (la media nazionale è del 2,5 per impresa con punte del 5,28 di
media), dobbiamo evidenziare che sono andati persi in soli due anni, nella
nostra provincia pontina, oltre 2.000 posti di lavoro a cui bisogna aggiungere
oltre 1.000 artigiani.
Sono numeri importanti e gravi che
“non fanno notizia” ma che incidono pesantemente sull’economia della nostra
provincia, anche tenendo conto che la maggior parte delle ditte artigiane sono
a carattere familiare e senza contare tutto l’indotto che viene penalizzato
dalla chiusura di tante piccole ditte.
Certamente
vi sono anche nuove “aperture” .
Nel
2014, complessivamente, sono nate 146 nuove ditte artigiane e cessate 175 con
un saldo negativo di -29; un trend che sta rallentando e che fa ben sperare se
solo nel 2013 il saldo negativo provinciale era di -151.
Se
poi a questi numeri ci aggiungiamo quelli del commercio, tutto diviene ancor
più “pesante”.
Altro
dato “interessante” è il posizionamento delle imprese artigiane nel panorama
pontino. Nel Comune di Latina abbiamo (dato 2014) 1.951 ditte artigiane con un
saldo positivo di + 1, Aprilia registra 1.225 imprese con un saldo positivo +1,
mentre maglia nera spetta al Comune di Formia con un saldo negativo di -7
ovvero nel 2014 sono nate 9 nuove ditte e cessate 16 con una presenza di 587
aziende artigiane.
Sono
questi se freddi numeri ma che indicano una crisi che necessariamente deve
essere affrontata e contenuta.
Certamente la/le responsabilità sono
molte e riguardano principalmente un andamento economico nazionale ed oltre.
Non è un problema di carattere partitico…destra/sinistra/centro non centra
nulla e non bisogna assolutamente strumentalizzare questo problema e queste
dinamiche.
Bisogna,
invece, in maniera concertata e propositiva che tutti i soggetti
preposti (comuni, associazioni datoriali di categoria, mondo politico …)
interagiscano per dare vita ad interventi concreti di supporto per arginare
questa profonda crisi delle microimprese, maggiormente nel nostro territorio
pontino, sono quelle che riescono ancora a drenare.
Bisogna
smetterla di pensare al mondo dell’artigianato solamente in termini folcloristici.
Le
imprese artigiane sono unità produttive spesso all’avanguardia nell’ambito
della produzione. Sono realtà che danno lavoro a migliaia di famiglie.
Altro
dato che il mondo politico deve tener presente è che l’artigianato è, di fatto,
un “ammortizzatore sociale” indiretto.
Molte sono le figure professionali (falegnami, elettricisti, impiantisti….) che
“esodati” dalle grandi multinazionali, decidono di aprire una loro personale
ditta e continuare a produrre.
Questa
è solo la punta di un iceberg su cui bisogna accendere i riflettori.
Abbiamo
la necessità impellente di varare, a livello locale, un piano organico di interventi per arginare questo trend e dare un
po’ di respiro e supporto ai tanti piccoli operatori del settore, con fatti
concreti.
Confartigianato, nel suo piccolo,
qualche cosa cerca di fare, in particolare nell’ambito del credito agevolato
con i consorzi fidi, il mondo Artigiancassa e gli Sportelli di servizio
attivati.
Facendo
una valutazione 2014, possiamo evidenziare che, presso il nmostro Sportello
Confartigianato-Artigiancassa di Latina, abbiamo supportato piccole imprese in
finanziamenti con importo medio di € 40.000,00 a ditta. Il 50% degli interventi
sono stati supportati da confidi di garanzia con un trend in crescita (nel 2012
gli interventi confidi erano di circa il 10%-12%) e per ditte con una media di
4 addetti. Il 20% degli interventi è stato per liquidità, il 40% per scorte, il
20% per investimenti, il 15% per consolidamento e il 5% per debiti verso Enti.
Molti sono i problemi ma, tutti
insieme, qualche cosa si potrebbe fare in un’ottica positiva e non di
contrapposizione.
Latina
5 marzo 2015
Ivan Simeone
Direttore
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