venerdì 11 luglio 2014

Rete Imprese Italia sulle Camere di Commercio.



Intervento di "RETE IMPRESE ITALIA" Latina, sulle Camere di Commercio, a firma di Vincenzo Zottola, Presidente CCIAA Latina e Presidente di turno di Rete Imprese Italia Latina.



 

Oggetto:Gli impatti sul sistema delle piccole e medie imprese e lo sviluppo locale della Provincia di Latina determinati dai provvedimenti in materia di  abbattimento del diritto annuo per le imprese- Disegno di legge C. 2486 Governo di conversione in legge del decreto-legge n. 90 del 2014

Premessa
Rete Impresa Italia Provincia di Latina,prende atto della necessità di riformare ed innovare il sistema della P.A. per favorire le imprese stesse,in ottica si semplificazione.
         Rete Imprese Provincia di Latina,organismo di rappresentanza interassociativa del 99% delle imprese del nostro territorio, da tempo opera in modo diretto,e attraverso la Camera di Commercio, per facilitare le imprese nel rapporto con la burocrazia sia per favorire la vita sul territorio che nei processi di innovazione ed internazionalizzazione.
         Questa premessa è fondamentale, prima di esprimere le nostre osservazioni sugli impatti,in particolare dell’art 28 del Decreto Legge, sul sistema locale delle imprese rappresentate dalle cinque Organizzazioni di R.E TE. Imprese Italia;un impatto che potrebbe mettere in discussione la possibilità delle nostre imprese e delle loro rappresentanze a svolgere un ruolo proattivo e vincente sull’attuale mercato nazionale e internazionale,in relazione anche alla nuova Programmazione Regionale e Comunitari 2014-2020 delle nostre imprese e delle loro rappresentanze.
L’art 28 del decreto-legge n. 90 del 2014,infatti,mette in atto non una riforma delle Camere di Commercio,istituzioni di rappresentanza delle imprese in termini verticali ed orizzontali ma ne avvia uno smantellamento, che il mantenimentosolo di strutture organizzative burocratiche e non più strumenti flessibili istituzionali ed organizzativi al servizio della programmazione e dell’attuazione di uno sviluppo locale mirato ed efficace.



Gli impatti dell’art 28 sul territorio e sul sistema delle imprese della Provincia di Latina
Riportiamo alcune considerazioni generali sull’art.28,incluse nel documento per l’audizione presento da Rete Imprese per l Italia alla Camera dei deputati l’8 luglio u.s.,per poi  passare evidenziare gli impatti pesantissimi che l’attuazione di questi indirizzi normativi avra’;
·         sulla Camera di Commercio di Latina e conseguentemente
·         sul sistema delle imprese che Rete Imprese per l’Italia Provincia di Latina  ha tutelato ed assistito,in questi anni di crisi difficile e complessa,direttamente e attraverso l’azione capillare e puntuale delle 5 Organizzazioni Datoriali da noi rappresentate maniera  unitaria,al fine di rafforzarne il ruolo e le capacità di progettazione ed interlocuzione

La disposizione prevede che il bilancio delle Camere di Commercio venga ridotto di oltre un terzo, in un colpo solo ed a partire dal 1° gennaio 2015. Tale drastica riduzione delle risorse del Sistema camerale avviene senza alcun collegamento con la riorganizzazione organizzativa e funzionale delle stesse Camere di Commercio che, invece, dovrebbe essere avviata con il disegno di legge delega il cui testo non è ancora stato trasmesso al Parlamento.
R.E TE. Imprese Italia non condivide la modalità con cui si sta prospettando la riforma del Sistema camerale ricordando, peraltro, che il diritto camerale non incide direttamente sulla spesa pubblica, poiché sostenuto interamente dalle imprese.
La riduzione prospettata comporterà un minore gettito per il Sistema camerale stimabile in circa 460 milioni di €, prendendo a riferimento le stime fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico per il 2014, pari a circa il 33% delle risorse complessive del Sistema.
Il minore gettito si tradurrà in una contrazione delle risorse destinate dalle singole Camere ai progetti di sviluppo economico delle imprese.
Dall'Osservatorio Camerale relativo agli ultimi dati disponibili (bilancio 2012) risulta, infatti, che le risorse economiche utilizzate dalle Camere di Commercio per la promozione dell'economia locale sono state di 514,2 mln. di euro di cui 109,7 tramite Aziende speciali.
Riconosciamo la validità del modello italiano di Camera di Commercio quale ente di diritto pubblico a servizio dell’economia locale, dotato di autonomia funzionale e amministrato dalle rappresentanze delle categorie produttive.
Le Camere di Commercio, infatti, rappresentano uno strumento fondamentale per il sostegno e lo sviluppo delle economie locali, capaci di valorizzare le specificità territoriali oltre che gestire l’anagrafe pubblica delle imprese ed una “bagnasciuga” tra pubblico e privato che realizza una forma di democrazia economica partecipata tra le diverse componenti e categorie dei sistemi economici locali. Queste caratteristiche non devono essere modificate da qualunque azione di riforma, di efficientamento e di razionalizzazione che, noi per primi, riteniamo necessaria e che va definita prima di qualsiasi modifica nella determinazione del diritto camerale.
R.E TE. Imprese Italia è impegnata a favorire un processo di riforma che, muovendo dallo stesso sistema camerale, eviti sprechi di risorse, duplicazioni di ruoli e funzioni al fine di ottenere risposte sempre più rapide e adeguate alle esigenze delle imprese. Una riforma che, in un’ottica di riduzione e razionalizzazione dell’assetto, anche territoriale, delle Camere sia basata sulla omogeneità economico-sociale del territorio e sul numero delle imprese che vi insistono, onde assicurare il miglior mix possibile tra la vicinanza al sistema imprenditoriali.

Le conseguenze dirette dell’attuazione dell’art 28 sul sistema locale e delle imprese della Provincia di Latina
L’attuazione del suddetto articolo provocherà l’indebolimento,in definitiva lo smantellamento reale -se non formale-dell’organizzazione della Camera di Commercio di Latina,che alla luce delle previsioni di bilancio non potrà far altro che una ordinaria amministrazione.
Ciò si trasformerà per il sistema delle nostre imprese,ma anche per i cittadini e soprattutto per le nuove generazioni,in un complessivo impoverimento dello sviluppo locale,poiché verrà a mancare la possibilità per la Camera di Commercio (così come previsto dalle sue finalità istituzionali e dalla sua storia locale) e per le organizzazioni di rappresentanza del Sistema di programmare,attivare e realizzare iniziative e progetti di promozione ed innovazione,nonchè di internazionalizzazione.
I settori emergenti e di nicchia del nostro territorio (economia del mare,agroalimentare,enogastronomia,turismo e pesca ecc..) e i settori in sviluppo (innovazione tecnologica,cultura, artigianato, artistico ecc.) non potranno più trovare nelle progettualità di sistema e nei servizi di supporto camerali ed associativi la spinta per fare rete e per vincere la sfida delle crisi e ,al tempo stesso,della ripresa.
Neoimprenditori e/o aspiranti imprenditori,le molte ma a volte non fortificate,imprese femminili (punto di eccellenza numerico e qualitativo ) della nostra Provincia si troveranno a non avere più punti di riferimento,assistenza e servizi.
La Camera di Commercio ha permesso,in questi anni,alle nostre imprese piccole e medie di avere la garanzia di un’assistenza trasparente,efficiente e controllata;dal 2015 potrebbero trovarsi a dover affidare la loro possibilità di sviluppo a realtà non rappresentative ed istituzionali,come la Camera di commercio e le associazioni che la compongono,ma legate ad interessi sostanzialmente commerciali.
Tutte le iniziative promozionali,i progetti di formazione ed internazionalizzazione realizzati che hanno sostenuto il sistema locale delle imprese avranno uno stop.
Le pmi della Provincia di Latina a fronte di un risparmio annuale di circa 99 euro perderanno la loro rete di assistenza.
E’ questa la spendingreviewtanto necessaria che abbiamo sempre richiesto come Rete Imprese per l’Italia a livello nazionale e provinciale?
E’ questa la direttrice di cui il Paese e il nostro difficile ma vivace territorio ha bisogno?
Crediamo di no!
E quindi siamo a chiedere al Governo,alla Regione Lazio e,se sarà necessario alla Commissione Europea,se dimezzare il diritto  annuo camerale abbia un senso in termini di vera riforma dei sistemi.
Chiediamo perlomeno di poter essere consultati,in tavoli di concertazione che ci faccia a no esprimere non la nostra difesa d’ufficio ma la storia e i bisogni del nostro territorio.
         Siamo pronti a mobilitarci ma per abitudine ed approccio istituzionale,chiediamo prima di avere un incontro.
           
Latina li, 10/07/2014

                                                                                                                                 Il Presidente
                                                                                                                              Vincenzo Zottola

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