Intervento di "RETE IMPRESE ITALIA" Latina, sulle Camere di Commercio, a firma di Vincenzo Zottola, Presidente CCIAA Latina e Presidente di turno di Rete Imprese Italia Latina.
Oggetto:Gli impatti sul sistema delle piccole e medie imprese e lo sviluppo locale
della Provincia di Latina determinati dai provvedimenti in materia di abbattimento del diritto annuo per le
imprese- Disegno di legge C. 2486 Governo di conversione
in legge del decreto-legge n. 90 del 2014
Rete Impresa Italia Provincia di Latina,prende atto della necessità di
riformare ed innovare il sistema della P.A. per favorire le imprese stesse,in
ottica si semplificazione.
Rete Imprese Provincia di Latina,organismo
di rappresentanza interassociativa del 99% delle imprese del nostro territorio,
da tempo opera in modo diretto,e attraverso la Camera di Commercio, per
facilitare le imprese nel rapporto con la burocrazia sia per favorire la vita
sul territorio che nei processi di innovazione ed internazionalizzazione.
Questa
premessa è fondamentale, prima di esprimere le nostre osservazioni sugli
impatti,in particolare dell’art 28 del Decreto Legge, sul sistema locale delle
imprese rappresentate dalle cinque Organizzazioni di R.E TE. Imprese Italia;un
impatto che potrebbe mettere in discussione la possibilità delle nostre imprese
e delle loro rappresentanze a svolgere un ruolo proattivo e vincente
sull’attuale mercato nazionale e internazionale,in relazione anche alla nuova
Programmazione Regionale e Comunitari 2014-2020 delle nostre imprese e delle
loro rappresentanze.
L’art 28 del decreto-legge n. 90 del 2014,infatti,mette in
atto non una riforma delle Camere di Commercio,istituzioni di rappresentanza
delle imprese in termini verticali ed orizzontali ma ne avvia uno
smantellamento, che il mantenimentosolo di strutture organizzative burocratiche
e non più strumenti flessibili istituzionali ed organizzativi al servizio della
programmazione e dell’attuazione di uno sviluppo locale mirato ed efficace.
Gli impatti dell’art 28 sul territorio e sul sistema
delle imprese della Provincia di Latina
Riportiamo alcune considerazioni generali
sull’art.28,incluse nel documento per l’audizione presento da Rete Imprese per
l Italia alla Camera dei deputati l’8 luglio u.s.,per poi passare evidenziare gli impatti pesantissimi
che l’attuazione di questi indirizzi normativi avra’;
·
sulla Camera di Commercio di
Latina e conseguentemente
·
sul sistema delle imprese che
Rete Imprese per l’Italia Provincia di Latina
ha tutelato ed assistito,in questi anni di crisi difficile e complessa,direttamente
e attraverso l’azione capillare e puntuale delle 5 Organizzazioni Datoriali da
noi rappresentate maniera unitaria,al
fine di rafforzarne il ruolo e le capacità di progettazione ed interlocuzione
La disposizione prevede che il bilancio delle Camere di
Commercio venga ridotto di oltre un terzo, in un colpo solo ed a partire dal 1°
gennaio 2015. Tale drastica riduzione delle risorse del Sistema camerale
avviene senza alcun collegamento con la riorganizzazione organizzativa e
funzionale delle stesse Camere di Commercio che, invece, dovrebbe essere
avviata con il disegno di legge delega il cui testo non è ancora stato
trasmesso al Parlamento.
R.E TE. Imprese Italia non condivide la modalità con
cui si sta prospettando la riforma del Sistema camerale ricordando, peraltro,
che il diritto camerale non incide direttamente sulla spesa pubblica, poiché
sostenuto interamente dalle imprese.
La riduzione prospettata comporterà un minore gettito
per il Sistema camerale stimabile in circa 460 milioni di €, prendendo a
riferimento le stime fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico per il
2014, pari a circa il 33% delle risorse complessive del Sistema.
Il minore gettito si tradurrà in una contrazione delle
risorse destinate dalle singole Camere ai progetti di sviluppo economico delle
imprese.
Dall'Osservatorio Camerale relativo agli ultimi dati
disponibili (bilancio 2012) risulta, infatti, che le risorse economiche
utilizzate dalle Camere di Commercio per la promozione dell'economia locale
sono state di 514,2 mln. di euro di cui 109,7 tramite Aziende speciali.
Riconosciamo la validità del modello italiano di Camera
di Commercio quale ente di diritto pubblico a servizio dell’economia locale,
dotato di autonomia funzionale e amministrato dalle rappresentanze delle
categorie produttive.
Le Camere di Commercio, infatti, rappresentano uno
strumento fondamentale per il sostegno e lo sviluppo delle economie locali,
capaci di valorizzare le specificità territoriali oltre che gestire l’anagrafe
pubblica delle imprese ed una “bagnasciuga” tra pubblico e privato che realizza
una forma di democrazia economica partecipata tra le diverse componenti e
categorie dei sistemi economici locali. Queste caratteristiche non devono
essere modificate da qualunque azione di riforma, di efficientamento e di
razionalizzazione che, noi per primi, riteniamo necessaria e che va definita
prima di qualsiasi modifica nella determinazione del diritto camerale.
R.E TE. Imprese Italia è impegnata a favorire un
processo di riforma che, muovendo dallo stesso sistema camerale, eviti sprechi
di risorse, duplicazioni di ruoli e funzioni al fine di ottenere risposte
sempre più rapide e adeguate alle esigenze delle imprese. Una riforma che, in
un’ottica di riduzione e razionalizzazione dell’assetto, anche territoriale,
delle Camere sia basata sulla omogeneità economico-sociale del territorio e sul
numero delle imprese che vi insistono, onde assicurare il miglior mix possibile
tra la vicinanza al sistema imprenditoriali.
Le conseguenze dirette
dell’attuazione dell’art 28 sul sistema locale e delle imprese della Provincia
di Latina
L’attuazione del suddetto articolo provocherà
l’indebolimento,in definitiva lo smantellamento reale -se non formale-dell’organizzazione
della Camera di Commercio di Latina,che alla luce delle previsioni di bilancio
non potrà far altro che una ordinaria amministrazione.
Ciò si trasformerà per il sistema delle nostre
imprese,ma anche per i cittadini e soprattutto per le nuove generazioni,in un
complessivo impoverimento dello sviluppo locale,poiché verrà a mancare la
possibilità per la Camera di Commercio (così come previsto dalle sue finalità istituzionali
e dalla sua storia locale) e per le organizzazioni di rappresentanza del
Sistema di programmare,attivare e realizzare iniziative e progetti di promozione
ed innovazione,nonchè di internazionalizzazione.
I settori emergenti e di nicchia del nostro territorio
(economia del mare,agroalimentare,enogastronomia,turismo e pesca ecc..) e i
settori in sviluppo (innovazione tecnologica,cultura, artigianato, artistico
ecc.) non potranno più trovare nelle progettualità di sistema e nei servizi di
supporto camerali ed associativi la spinta per fare rete e per vincere la sfida
delle crisi e ,al tempo stesso,della ripresa.
Neoimprenditori e/o aspiranti imprenditori,le molte ma a
volte non fortificate,imprese femminili (punto di eccellenza numerico e
qualitativo ) della nostra Provincia si troveranno a non avere più punti di riferimento,assistenza
e servizi.
La Camera di Commercio ha permesso,in questi anni,alle
nostre imprese piccole e medie di avere la garanzia di un’assistenza trasparente,efficiente
e controllata;dal 2015 potrebbero trovarsi a dover affidare la loro possibilità
di sviluppo a realtà non rappresentative ed istituzionali,come la Camera di
commercio e le associazioni che la compongono,ma legate ad interessi
sostanzialmente commerciali.
Tutte le iniziative promozionali,i progetti di
formazione ed internazionalizzazione realizzati che hanno sostenuto il sistema
locale delle imprese avranno uno stop.
Le pmi della Provincia di Latina a fronte di un risparmio
annuale di circa 99 euro perderanno la loro rete di assistenza.
E’ questa la spendingreviewtanto necessaria che abbiamo
sempre richiesto come Rete Imprese per l’Italia a livello nazionale e
provinciale?
E’ questa la direttrice di cui il Paese e il nostro
difficile ma vivace territorio ha bisogno?
Crediamo di no!
E quindi siamo a chiedere al Governo,alla Regione Lazio
e,se sarà necessario alla Commissione Europea,se dimezzare il diritto annuo camerale abbia un senso in termini di
vera riforma dei sistemi.
Chiediamo perlomeno di poter essere consultati,in
tavoli di concertazione che ci faccia a no esprimere non la nostra difesa
d’ufficio ma la storia e i bisogni del nostro territorio.
Siamo
pronti a mobilitarci ma per abitudine ed approccio istituzionale,chiediamo
prima di avere un incontro.
Latina li, 10/07/2014
Il
Presidente
Vincenzo Zottola
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