Indagine “Confartigianato” sulla microimpresa
nella provincia di Latina.
Meno burocrazia, più concertazione, meno gabelle, maggiore pianificazione, bene comune….le esigenze delle piccole imprese che rappresentano il 99,5% !
Ivan Simeone -Direttore "Confartigianato Imprese Latina"-
Confartigianato ha “fotografato” la realtà delle piccole imprese della provincia di Latina e il quadro che ne è emerso evidenzia come la micro e piccola impresa “conta” sull’economia locale, ma non è sufficientemente supportata. L’economia locale si basa sulle piccole attività d’impresa dell’artigianato, del commercio, PMI. Secondo lo studio Confartigianato, le microimprese, fino ai 10 addetti, sono il 95% del totale, pari a 37.936…un vero esercito della produttività…., mentre salgono al 98,3% se si considerano le imprese fino a 20 addetti. Un numero importante che non può essere non considerato e al 99,5% se comprendiamo anche quelle fino a 50 addetti. Di fatto la piccola attività d’impresa (sia essa artigianale, commerciale o servizi…) è la maggioranza assoluta della produttività della nostra provincia. Ma oggi le imprese della nostra provincia, secondo i dati dell’Ufficio Studi della Confartigianato nazionale, sono anche quelle con un peso fiscale più alto della media: il peso della fiscalità locale su una micro impresa tipo è del 7,87% del valore aggiunto, contro una media nazionale di 3,76%. L’ aliquota effettiva Irap regionale è del 5% contro una media nazionale del 4,26%. L’aliquota effettiva regionale Irpef è del 1,39% contro una media nazionale del 1,18%. L’addizionale comunale media Irpef è del 0,57%, l’aliquota media Ici ordinaria del 6,91 per mille e l’addizionale provinciale energia elettrica del 11,36%. Sul fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, rappresenta il 34,6%, mentre il tasso di occupazione è del 17,6% (sempre prendendo in considerazione la fascia tra i 15 e i 24 anni). Gli Apprendisti, nella provincia di Latina raggiungono quota 4.237. Sul fronte dell’artigianato, la situazione è certamente “pesante” e la difficoltà delle piccole attività d’impresa si sente tutta! Le imprese artigiane (al 31.12.2010) hanno registrato n. 9.766 unità, con un saldo negativo di -136 aziende. Il trand continua ad essere negativo per il secondo anno consecutivo.
Il “peso” delle attività artigianali nella provincia di Latina, è di oltre il 16% del totale delle imprese iscritte alla CCIAA e, nella nostra provincia, vi è una incidenza sociale dell’artigianato pari a 1,8 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 4,4 ogni 100 famiglie. Gli imprenditori artigiani sono nella nostra provincia 12.981 di cui 11.815 sono titolari e 1.166 collaboratori. Le imprenditrici artigiane sono 2.369, pari al 18,2% degli imprenditori. I giovani artigiani, sotto i 35 anni sono 2.690. Altro dato significativo è il numero dei dipendenti delle imprese artigiane che hanno raggiunto quota 9.882; un numero considerevole, tenendo anche presente che la dimensione media è di 2,4 addetti per impresa artigiana. I numeri sono significati ma ancora non si ha la percezione dell’importanza che le piccole imprese sono una rete di protezione dell’economia locale. I problemi e le criticità sono sempre le stesse: mancanza di infrastrutture adeguate, difficoltà di accesso al credito, eccessiva burocrazia nei rapporti con le Istituzioni locali, lavoro nero… Ecco che, il tessuto imprenditoriale locale chiede alla politica una maggiore attenzione propositiva. Allora quali le prime cosa fare ? 1) Costituire un tavolo permanente di confronto, a livello provinciale e uno a livello comunale, sulla micro impresa, attività artigianali e del commercio. Luogo propositivo di concertazione, confronto e analisi dei problemi quotidiani. 2) Rendere operativi gli sportelli SUAP…realmente ! 3) Monitorare le “fiscalità locali”, analizzarle e valutare le possibili iniziative per una concreta riduzione. 5) Promuovere una nuova organica politica di sviluppo per il territorio pontino e per E’ ora che si riprenda il cammino della produttività e dell’efficienza.
Le piccole imprese del territorio pontino, necessitano di risposte chiare e precise dal mondo politico!
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