La Banca: croce e delizia
della piccola impresa. La "Banca 4.0"
di Ivan Simeone
direzione@claai-assimprese.it
La Banca oggi è radicalmente mutata rispetto a diversi anni fa.
Prima avevamo il mitico "Direttore" che conosceva tutti e tutto, un amico cui riferirsi quando avevi problemi o quando dovevi fare operazioni di investimento. La Banca era una sorta di tempio laico. Gli stessi impiegati, tutti in giacca e cravatta, sembravano i detentori della "verità creditizia"....una Banca amica e sopratutto con una grande valenza sociale per il territorio di riferimento.
Oggi, 2022, tutto è radicalmente cambiato e questo cambiamento ha visto una accellerazione a causa del fenomeno pandemico.
Oggi tutto deve essere smart e digitale. Casse automatiche, operatori molto giovani che puntano quasi esclusivamente ad una azione commerciale ... vendita e vendita di tutto ed oltre.
Ma dove sta la consulenza ? Dove potersi confrontare ?
Oggi bisogna essere "alti, biondi e con gli occhi azzurri", altrimenti nella Banca del 2022 non puoi neanche entrare. Ovviamente si entra solamente su appuntamento, ovviamente preso via internet.... Le operazioni a sportello ? Dovete dimenticarle. Oggi si opera su sportelli automatici o su home banking.
Tutto è ormai racchiuso all'interno del nostro magico smartphone. Se non ti aggiorni sei out !
Fortunatamente vi sono delle rare eccezioni.
Alcune Banche di prossimità cercano ancora di creare un rapporto, almeno formalmente, con l'imprenditore.... certo l'azienda deve essere sempre sana e senza alcun problema.
Ma oggi è possibile tutto ciò ? Come bisogna avvicinarsi al mondo della "Banca 4.0" ?
Le piccole imprese e le ditte individuali, in particolari le attività artigianali e quelle del commercio, vengono viste spesso come "clienti persona", i cosiddetti "clienti retail" ...singoli clienti da valutare singolarmente come persone e non come soggetti giuridici imprenditoriali.
Cosa completamente differente per le medio e grandi aziende.
Ma se una piccola realtà imprenditoriale familiare, se un artigiano o un commerciante deve richiedere un finanziamento o un prestito per la propria attività, cosa e come deve comportarsi ?
Innanzitutto un consiglio (certamente di parte) è quello di farsi seguire da qualche Associazione di Categoria seria e referenziata. La cosa importante è come avvicinarsi alla "nuova Banca", come approcciarla in maniera corretta.
Avere al proprio fianco un consulente dell'ufficio credito di una qualche Associazione può solo che giovare nel rapporto.
Oggi le banche non valutano solamente il singolo bilancio, oltre alla affidabilità dell'Amministratore e di tutti i soci .... dico di TUTTI i soci e non solamente quello di maggioranza. Oggi vogliono avere le garanzie che il finanziamento concesso non abbia problemi per il "rientro" e spesso chiedono anche una previsione di bilancio ad un paio di anni.
Ecco che bisogna predisporre per bene la pratica e la documentazione PRIMA di andare in Banca e di confrontarsi con l'operatore.
Una pratica bancaria/finanziaria è un pò come una bella torta farcita: ci deve essere la sostanza ma anche la forma di come la si presenta...
Presentiamoci in Banca con un piccolo Business Plan (vero e non copiato da internet!) ed un piano finanziario di previsione firmato e timbrato dal proprio commercialista, con un paio di bilanci (con la ricevuta di trasmissione allegata) o conto economico, una "fotografia" dei Soci con la copia dei documenti personali, i preventivi relativi alloperazione finanziaria da fare (ristrutturazione dell'attività, acquisto di un macchinario...), la propria visura camerale e magari prima d'ogni cosa fare anche una verifica della propria CRIF per vedere se ci sono o meno criticità. Se vi è un problema bisogna dirlo subito e chiaramente; intanto sempre "esce fuori" dai controlli che l'Istituto bancario pone in essere.
Cerchiamo poi di comprendere cosa ci propongono: un finanziamento bancario diretto? Uno scoperto di conto? Una azione di Microcredito? Quali tassi e spese? Quali garanzie si richiedono? E' un intervento di una qualche Società finanziaria collegata alla Banca? Vi è la garanzia del Fondo Centrale? Vi è bisogno di una co-garanzia di un Confidi? Tutti aspetti su cui bisogna confrontarsi in maniera precisa.
Attenzione alle "centrali rischi". Se vi sono segnalazioni anomale o scoperti non autorizzati o ritardi di pagamenti "segnalati", problemi con pagamenti INPS e/o Agenzia delle Entrate... la situazione si complica molto.
Come bisogna fare attenzione nel non fare il "giro delle sette chiese"... ovvero se si "prova" a richiedere un finanziamento via internet o in una banca/finanziaria e poi ci si rivolge ad una seconda Banca e poi ancora ad una terza..... tutti questi "passaggi" possono essere segnalati nella centrale rischi; una Banca che "vede" che vi è stato negato un prestito a seguito di una Vostra precedente richiesta ad altro Istituto, molto probabilmente ve lo negherà....
Quindi: scegliere l'interlocutore bancario o finanziario e poi presentarsi con tutta la documentazione regolare e "a posto". Idee e richieste precise e suffragate da "pezzi di carta". Non essere vaghi o confusionari.
Gli operatori leggono le carte e i numeri, non ascoltano le "chiacchiere".
Poi per ogni approfondimento, consulenza e/o "accompagnamento al credito", lo Sportello Credito della nostra Associaizione di Latina, la CLAAI Assimprese Lazio Sud, è a disposizione inviando una richiesta di contatto su credito@claai-assimprese.it o contattando il numero 331.8659785.
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