Il ristoro può arrivare a 25mila euro, a cui si aggiunge una somma che va dai 3mila ai 12mila euro, a seconda dei ricavi. Spetta alle discoteche, e ad altre attività economiche, elencate nell’allegato al decreto sopra citato (cinema, teatri, musei, convegni, palestre) che, per effetto delle misure anti Covid, sono rimaste chiuse per almeno cento giorni nel primo semestre 2021.
La domanda si presenta online, utilizzando l’apposito modello approvato dalle Entrate, che mette a disposizione anche un software gratuito. Può essere trasmessa direttamente dal richiedente, oppure tramite intermediario. Bisogna inviarla dal 2 al 21 dicembre 2021: nell’arco di questo periodo è possibile presentare una nuova domanda per correggere eventuali errori. Il Fisco effettua controlli successivamente, dopo la chiusura dei termini di presentazione. A quel punto, prima vengono divise le risorse fino a un massimo di 25mila euro per ciascun richiedente e poi le eventuali rimanenze vengono distribuite in base al fatturato, nel seguente modo.
- Attività con ricavi e compensi fino a 400mila euro: contributo di 3mila euro;
- Attività con ricavi fra 400mila e 1 milione di euro: 7mila 500 euro;
- Attività con ricavi sopra il milione di euro: 12mila euro.
Se quest’ultima riparto non è possibile perché le risorse non bastano, viene previsto un minimo di 3mila euro per ciascun beneficiario, e si aggiunge poi una somma alle imprese che avrebbero diritto a un contributo superiore, rapportato alle risorse ancora disponibili. Il contributo viene versato direttamente sul conto corrente (bisogna indicare l’IBAN nell’istanza). Nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi viene inviata apposita comunicazione nella sezione dedicata ai contributi a fondo perduto.
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