“…per le intenzioni della vita
contro le intenzioni del potere…”
V. Havel
“La Famiglia: soggetto
politico,
economico e fiscale.”
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Fotografia di Eleonora Spagnolo - latinaquotidiano.it |
Documento
del “FORUM 015” (CISL, ACLI, Confcooperative, CdO e Confartigianato) in vista
delle prossime elezioni amministrative.
“Che contributo
possiamo dare noi cristiani al mondo così travagliato oggi ?” A questa
domanda anche noi, come operatori del mondo economico e del lavoro locale,
desideriamo rispondere.
Vogliamo
dare un contributo alla discussione e cercare di trovare, tutti insieme, una
strada da percorrere per ridare una speranza di crescita alla nostra comunità
locale.
Premessa
36.885 circa sono le imprese in provincia di Latina fino
ai 50 addetti, con 92.852 occupati, 9.233 sono le imprese artigiane, 3.826 sono
le aziende straniere registrate. Il tasso di occupazione è pari al 41,4% contro
quello di disoccupazione al 15,9%.
Questa la fotografia della nostra provincia di Latina,
focalizzando l’attenzione sulle piccole imprese e aziende familiari.
Complessivamente le attività registrate in CCIAA sono circa 57.659, di cui
attive l’ 82%
In questo contesto le Associazioni costituitesi in “FORUM
015” – CISL, ACLI, Confcooperative, CdO e Confartigianato- vogliono offrire
alla “comunità politica” uno spunto di riflessione in vista dei prossimi
appuntamenti elettorali.
La questione è semplice: riteniamo essenziale che la
politica incentri la sua attenzione sulla “famiglia”, quale soggetto politico e
fiscale:
- Famiglia come
reale “ammortizzatore sociale” indiretto;
- Famiglia come
luogo privilegiato per la formazione e l’educazione dei figli;
- Famiglia come strumento di “inclusione sociale” e “rete solidale” nel nostro territorio, nella
nostra comunità.
LE
FAMIGLIE AL CENTRO DELLO SVILUPPO
Desideriamo sottolineare la bellezza dell’alleanza tra uomo e
donna in tutte le dimensioni della vita sociale; un’alleanza generativa, perché
mette a frutto la ricchezza delle differenze e crea nuova vita. Nella famiglia
essa trova la sua espressione prima e più alta.
Guardiamo alla famiglia come connettivo tra persona e comunità,
palestra di relazioni dove si entra in contatto con gli altri, cellula
fondativa della polis.
Con questa visione e per favorire lo sviluppo sociale, riteniamo
che ci sia prima di tutto bisogno di un rilancio
di un patto intergenerazionale che si esprima a livelli diversi: sostegno alle
nascite e alla genitorialità, lotta contro la povertà infantile, attenzione e
presa in carico delle fragilità, la questione giovanile.
Le
Istituzioni e il Terzo Settore devono farsi compagni di strada, organizzando
una rete territoriale, evitando alle famiglie, prima di tutto, la solitudine
nell’affrontare i problemi.
Un “sistema sociale”
che accompagna la famiglia rende questa capace di generare positività, ecco il
ruolo anche economico della stessa.
Nella volontà di ripartire dall’economia civile per lo sviluppo,
allora proprio le famiglie sono nucleo fondante della rete della stessa
crescita economica, così vanno orientate in un sistema educativo e formativo
che dia consapevolezza e costruisca competenze.
L’economia civile, a differenza di quella ora prevalente di
stampo anglosassone che ha solo due attori il mercato e lo stato, mette al
centro la società, la reciprocità e le relazioni tra le persone in una rete di
inclusione sociale.
In questa rete il nucleo della famiglia va reso protagonista
favorendo i percorsi educativi e formativi per i giovani e i percorsi di
aggiornamento e riconversione professionale per gli adulti.
L’istruzione e la formazione sono da considerare note fondamentali
dello spartito del welfare, perché essenziali sia per conseguire la compiutezza
della dignità umana, che il riscatto sociale.
Oggi le Istituzioni devono investire nel sistema scolastico e
formativo convinte che la tipicità della lavorazione del “made in Italy” ha
bisogno di essere alimentato sempre di una eccellente qualificazione
professionale.
L’economia
del nostro territorio si basa sulla familiarità delle aziende, investire nella
cultura della famiglia, vuol dire investire nello sviluppo.
Scuola e
formazione ritornino ad essere centrali nei bilanci delle Istituzioni: la
Regione favorisca percorsi e sistemi formativi dinamici e veloci e le
Amministrazioni comunali favoriscano meccanismi di agevolazioni fiscali e sgravi
tributari rispetto alle famiglie che spendono per la cultura dei figli.
La Regione Lazio acceleri i processi amministrativi e finanziari
idonei a sviluppare percorsi formativi virtuosi, utili al mercato del lavoro.
Proponiamo un’attenzione particolare all’introduzione del
Sistema formativo duale, che la Regione Lazio dovrà attuare nei prossimi due
anni con un investimento di sette milioni di euro.
Un sistema, sperimentato con successo per quarant’anni in
Germania, e che, se ben attuato, porterà dei risultati anche nel Lazio.
Negli
ultimi tre anni di scuola entra in scena l’alternanza scuola e lavoro,
istituendo le politiche attive del lavoro con presidi territoriali, facilitando
pure a livello di Ente Locale- l’incontro tra domanda e offerta di lavoro,
anche con appositi percorsi formativi.
E’ da considerare anche il tema della incentivazione alla
continuità professionale dei lavoratori autonomi nelle aziende familiari,
fornendo sostegno economico con sgravi tributari e agevolazioni fiscali per i
genitori che affidano l’azienda ai figli nel momento negli anni del passaggio
di consegne
Principio
portante riteniamo debba essere la SUSSIDIARIETA’.
Come Associazioni economiche e del lavoro che guardano al
Magistero sociale della Chiesa, riteniamo che la politica e l’Amministrazione
locale debba avere una particolare attenzione ai bisogni e alle necessità delle
Famiglie a partire dalla maternità, sino al mondo dell’anziano visto come una
RISORSA per l’intera comunità.
Riteniamo si debba promuovere una “FAMILIARITA’ SOSTENIBILE”, un intervento a sostegno della famiglia
e delle sue attese sotto diversi aspetti:
§ erogazione
dei servizi
§ progetti
mirati
§ costituzione
di fondo anticrisi
§ tassazione
locale
§ solidarietà
familiare
Una azione organica che si potrà realizzare con un reale
e concreto spirito di “comune agire” con tutte le parti sociali ed i corpi
intermedi del territorio. Una vera “CONCERTAZIONE
SOCIALE” del territorio.
Questa azione politico-amministrativa, potrà avere un
concreto risultato se verrà coordinata e supportata da un apposito strumento che
le Associazioni del “FORUM 015” individuano in uno specifico ASSESSORATO ALLE POLITICHE FAMILIARI, che
dovrà avere la delega sia dei servizi sociali che dell’istruzione.
la
Famiglia al centro
la
Persona, come Valore, al centro
Ma quali
interventi concreti ?
Alcuni punti operativi…..
1. Costituzione di un Osservatorio
permanente sulle politiche familiari e sulle esigenze della “Persona”, con
il coinvolgimento attivo delle parti sociali maggiormente rappresentative sul
territorio.
2. Apertura di uno “Sportello
di sostegno e di orientamento” cui le persone e le famiglie in difficoltà
potranno rivolgersi costantemente; Sportello che dovrà anche fungere da Front
Office e di primo intervento.
3. Costituzione di un FONDO
ROTATIVO di garanzia, in collaborazione con i principali Istituti creditizi
locali, per sostenere particolari situazioni di momentanea difficoltà delle
famiglie. Agire anche con forme di MICROCREDITO.
4. Adottare regole e procedure semplici e chiare
nell’individuazione delle famiglie aventi diritto a prestazioni assistenziali,
e degli enti che si candidassero a svolgere attività in tali campi, in modo da
favorire una cultura della legalità, trasparenza ed efficienza anche e soprattutto nel settore del welfare;
5. Applicare il “Quoziente
Familiare” per la fiscalità locale. Una particolare attenzione alle
politiche abitative sociali, favorendo le famiglie numerose e anziani soli ed
in difficoltà, promuovendo interventi di housing sociale in cui il bisogno
abitativo delle famigli più numerose o con presenza di soggetti svantaggiati
sia accompagnato da iniziative di inclusione e promozione sociale;
6. Promuovere e sostenere forme di cooperazione socio-assistenziale per il sostegno
dell’anziano non autosufficiente e in difficoltà economica. Dare vita a progetti con finanziamenti europei,
gestiti da professionisti che ne curino la progettazione e la rendicontazione.
7. Favorire metodologie e diffusione dell’ utilizzo di fondi europei, regionali e nazionali, per progetti socio-assistenziali.
8.
Sostenere le politiche educative delle scuole comunali. Dare corso ad attività pre e post scolastica per venire
incontro alle famiglie che sono impegnate nel mondo lavorativo. Incentivare
forme di socializzazione e sostenere servizi di “asili nido”. Favorire reti di famiglie.
9. Promuovere e favorire forme di assistenza all’infanzia
autogestite dalle famiglie anche attraverso la formazione e la costituzione di
cooperative di quartiere o comunità;
10. Sostenere la paternità e la maternità, strutturando ed
offrendo alloggi e ospitalità momentanea, in attesa di una sistemazione
definitiva. Azione da porre in essere con il supporto di Associazioni di
volontariato di settore.
11. Favorire lo sviluppo di iniziative di inclusione sociale
e sostegno alle famiglie più bisognose attraverso la promozione di “Impresa
Sociale” di pubblica utilità idonee a fornire occasione di lavoro ai componenti
di tali nuclei;
12. Dare corso ad una politica di sostegno e supporto all’anziano, favorendone –ove possibile- forme
di reinserimento sociale in azioni
di volontariato cittadino. Una particolare attenzione alle politiche delle residenze per anziani che devono essere
monitorate e supportate ma, nello stesso tempo, devono rispondere a precisi
standard qualitativi ed etici.
13. Porre in atto iniziative concrete e misurabili, di contrasto alle forme di povertà, sia
quella “emersa” che quella che si esprime in nuove forme di “povertà dignitosa”.
14.
Adesione
al Manifesto nazionale dei sindaci per la legalità e il contrasto al gioco
d’azzardo patologico per prevenire gli incalcolabili danni, sia economici che
relazionali che stanno portando allo sfascio centinaia di famiglie anche sul
nostro territorio.
15. Costituzione di un Albo
“certificato” delle Associazioni di volontariato che si muovono nell’ambito
sociale e familiare, con particolare attenzione per quelle di portata
nazionale.
Latina 18 marzo 2016
“Forum
015”
CISL UST Latina
Confcooperative
ACLI
Compagnia delle Opere
Confartigianato Imprese Latina
CISL